Buongiorno a tutti.
Pratico ed insegno Vovinam da qualche buon annetto, e leggendo questa discussione il commento che mi viene da dentro è “CHE TRISTEZZA…….”
Eh sì, tristezza perché da quanto si vede l’ arte marziale sta diventando un vero e proprio merchandising ad uso e discrezione delle singole persone…….. si parla tanto di “rispetto”, ma è proprio il rispetto verso l’arte marziale stessa che è venuto a mancare….. non da parte di tutti, per carità, ma noto che la crescita di questa “mercificazione” sia esponenziale, specialmente in questi ultimi periodi.
Fortunatamente viviamo in una società libera, dove tutte le persone hanno libertà di scelta ed azione……. ma è fondamentale il “buon senso” nel fare le cose…… e questo va di pari passo con le “modalità di esecuzione”……… questo è il mio modo di vedere le cose, non so se riuscirò a spiegarmi bene, forse qualcuno farà fatica a capirmi…..
Ho l’ impressione che si cambi facilmente divisa in base a ciò che il ”trend di mercato” chieda ed offra di più…… CHE TRISTEZZA……. si corra dietro a titoli per poterli sfoggiare e dire “io sono xyz bla bla bla……” , si vantino gradi che (ritengo) non corrispondano a quanto realmente acquisito in quella determinata scuola…... è una mia considerazione generale, non legata alle capacità del singolo individuo……… ma è anche un fatto oggettivo che il programma Vovinam da “azzurra” a “rossa” si impara solo con parecchi anni di studio…… ne so qualcosa, e ne sto ancora imparando….. e non si tratta di sola tecnica, che comunque va “scavata” nei dettagli con la pratica continua.…. più si va avanti e più questa crescita viene correlata da una importante parte teorica…… cosa che in pochi altri stili credo ci sia (correggetemi pure se sbaglio) ma che nel Vovinam è importante……… e queste sono cose che si conoscono se si ricerca “l’ arte marziale”, ma se si ricerca solo “lo sviluppo sportivo e numerico” non credo vengano minimamente valutate…….. CHE TRISTEZZA…..
Oltre a quanto sopra esposto, dobbiamo tenere presente che il “riconoscimento ufficiale” di un alto grado in ambito Vovinam deve avere dei presupposti di base legati a tempistiche/modalità di apprendimento e sviluppo Vovinam…… oltre che a richieste “ufficiali” inoltrate agli organi di competenza Vovinam e correlate di tesi - curriculum - lettera di presentazione da parte del Maestro responsabile dell’ esaminando in questione…… e cosa non da poco, ci deve essere un Maestro ufficialmente riconosciuto e con almeno 2 gradi superiori a quello assegnante……. = nel caso in questione, per assegnare un 5° dang ci vorrebbe almeno un 7° dang ufficialmente incaricato da un organo di competenza….. questo è quanto “richiede” la scuola Vovinam…….. correggetemi pure se sbaglio.
Non conosco personalmente i Maestri indicati in questa argomentazione……… presumo siano persone di larga conoscenza ed esperienza nell’ ambito marziale da loro praticato fino ad oggi, e su questo nulla da ridire…… ma sono le MODALITA’ con cui vengono fatte queste cose a farmi cadere le braccia (e non solo), e probabilmente non sono l’ unico a pensarla così……..
Ovviamente un praticante/insegnante con svariati anni nell’ “ambiente marziale” avrà acquisito conoscenze e capacità……. alcune di queste sono generiche ed assimilabili a parecchie discipline, ma altre sono specifiche dello stile in questione…… ritengo quindi non corretto il “travasare automaticamente” il proprio grado/livello da uno stile all’ altro….. non per fare il moralista, ma è una semplice questione di rispetto e correttezza verso l’ arte marziale stessa, e verso tutti quei praticanti che dedicano tempo e passione nella disciplina stessa.
Faccio un esempio banale: domani mi tolgo il vophuc azzurro, mi metto quello nero della Fed. Viet Vo Dao, e mi assegno un grado pari al mio attuale…….. ma secondo voi cosa ne so io del Viet Vo Dao?? Risposta: dopo anni di Vovinam, se conosco il 10-20% del loro programma e metodo di studio, è già tanto! A cominciare dal lessico delle tecniche, che nei due stili è simile in alcune cose ma diverso in altre…….. per non parlare del vasto programma tecnico in sé……. e delle nozioni teoriche annesse…… eppure le due scuole hanno in comune il “ceppo viet”, giusto?
Fate pure le dovute considerazioni su quanto da me esposto.
Buona Giornata.