Geometrie della distruzione e matematica del combattimento

fa parte del discorso "statistico" insito nel krabi krabong

Potresti dirci di più (insomma butti lì alcuni concetti.. sai che sono curiosa..)?

E' un discorso che potrebbe risultare difficile senza esempi dal vivo, ma ci provo.

Esistono tecniche che, per natura stessa dello spostamento, ti mettono in una condizione della quale non puoi vedere il tuo avversario... In quei casi, c'è una certa probabilità che egli si trovi in una certa posizione (probabilità data dalla tecnica che ha fatto prima che lo "perdessimo di vista") e che attacchi un un certo modo. Allora si esegue un dato movimento (e si assume una data "configurazione geometrica") atta ad affrontare la tecnica che più probabilmente arriverà.

Non puoi vedere il tuo avversario? 
Non capisco perchè dovresti metterti in un situazione del genere    (cioè hai un qualche altro vantaggio spero nel farla..)

PS: Oppure combatti solo contro ninja?     

 

Sapevo che non ci sarei riuscito...

Mi permetto... Nella stragrande maggioranza dei casi l'attacco che viene portato da un avversario segue delle traiettorie rettilinee. Le geometrie servono semplicemente a dissiparne la forza d'attacco eseguendo delle rotazioni precedute da spostamenti a 45° tali da porci in una posizione laterale rispetto a lui. Il risultato è che per un istante l'avversario può trovarsi spiazzato e, in caso di calcio, anche in disequilibrio. Alla rotazione segue sempre un attacco immediato che di solito è anche risolutivo del conflitto. Questa concezione di cui il Krabi Krabong peraltro non è l'unico detentore, è alla base della strategia insegnata nella scuola Sritrairat. 

E' un discorso che potrebbe risultare difficile senza esempi dal vivo, ma ci provo.

Esistono tecniche che, per natura stessa dello spostamento, ti mettono in una condizione della quale non puoi vedere il tuo avversario... In quei casi, c'è una certa probabilità che egli si trovi in una certa posizione (probabilità data dalla tecnica che ha fatto prima che lo "perdessimo di vista") e che attacchi un un certo modo. Allora si esegue un dato movimento (e si assume una data "configurazione geometrica") atta ad affrontare la tecnica che più probabilmente arriverà.

Gun-Kata
Scusa, non ho saputo resistere. 

Mi permetto... Nella stragrande maggioranza dei casi l'attacco che viene portato da un avversario segue delle traiettorie rettilinee. Le geometrie servono semplicemente a dissiparne la forza d'attacco eseguendo delle rotazioni precedute da spostamenti a 45° tali da porci in una posizione laterale rispetto a lui. Il risultato è che per un istante l'avversario può trovarsi spiazzato e, in caso di calcio, anche in disequilibrio. Alla rotazione segue sempre un attacco immediato che di solito è anche risolutivo del conflitto. Questa concezione di cui il Krabi Krabong peraltro non è l'unico detentore, è alla base della strategia insegnata nella scuola Sritrairat. 

Che aspettavi ad intervenire, fai il timido?

@AndreaZ:

Dai Dorje secondo me ce la possiamo fare.. provo a esprimere le perplessità in forma di domanda:

cosa intendi per non vedi l'avversario? Sei girato di schiena? E' un combattimento così a lunga distanza che non lo vedi? Ha scavato una fossa e ci si è nascosto dentro?

Scusa non riesco  a trattenere la stupidera   

Stiamo parlando di frazioni infinitesimali di tempo....non di sparire in senso assoluto....frazioni di tempo che però risultano assolutamente essenziali per risolvere a nostro favore il conflitto. 

cosa intendi per non vedi l'avversario? Sei girato di schiena? E' un combattimento così a lunga distanza che non lo vedi? Ha scavato una fossa e ci si è nascosto dentro?

Immagina la scena in cui l'avversario ti attacca colpendo con la spada dall'alto verso l'alto a 45° (più o meno... Se sono 30 o 80 non fa differenza). Ci sono vari modi per evitare / contrattaccare / ecc. Uno di questi modi consiste nello schivare la lama passandoci sotto. Ecco, in quell'istante tu non stai più guardando l'avversario.

Più che altro è il nostro avversario che non ci vede più.....se ne accorgerà una frazione dopo e...più che vederci sentirà il colpo arrivare sul collo... 

Più che altro è il nostro avversario che non ci vede più.....se ne accorgerà una frazione dopo e...più che vederci sentirà il colpo arrivare sul collo... 

A meno che, appunto, non si disponga in un certo modo (pur non vedendoci.. ).

Si insomma... Il senso è questo giorgia, spero che ora sia più chiaro.

acc,avevo pensato anche io ai gunkata! bravo 

io ho capito benissimo ed in effetti succede anche negli attacchi disarmati in cui per frazioni di secondi ti trovi in una determinata posizione in cui è come se hai perso di vista la figura dell'avversario...
in effetti quello che mi mancava era quello che spieghi tu dorje...il "cosa" fare in quei casi...
interessante.

uhm ma quello di cui state parlando nn ricade nel concetto generale di guardia? insomma, facendo un esempio stupido a mani nude, se tiro un diretto tengo l'altro braccio in guardia perchè statisticamente so che se il mio avversario  contr'attacca lo farà sulla linea d'attacco tenuta libera ( una la sto occupando già io con il mio attacco)