Molto tempo fa, dissi che che la parata media soto chudan uke e la parata bassa gedan barai, NON sono parate.
Ora altri arrivano alla conclusione che parare in maniera adeguata, non solo ad evitare doi essere colpiti, ma anche a causare dolore a chi attacca, è cosa: interessante \ già fatta \ normale.
Sono dell'opinione che la parata non attiva sia sbaglaita in partenza a prescindere, l'avversario altrimenti ottiene un vantaggio tattico assoluto, cioè può attaccare all'infinito, dato che vi limitate a parare, sperando al massimo in una rimessa.
Diverso è invece la logica di parata attiva, chi venne allo stage a Parma e subì la lezione di Claudio, rammenterà come le parate fossero indirizzate e focalizzate, due o tre parate messe bene e l'avversario non ha più arti validi per attaccare efficacemente.
Questo concetto è molto usato anche nel karate tradizionale, ovviamente ci sono delle differenze tra stile e stile, ma non strategicamente, dato che impedire all'avversario di proseguire l'attacco, è "conditio sine qua non" per vincere.