bersagli non convenzionali

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Offline Clode

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Re:bersagli non convenzionali
« Reply #45 on: July 06, 2011, 09:49:17 am »
0
sorry dimenticavo quella più difficile....
non dipende dal "gruppo di tecniche" ma dalla tecnica stessa...
un anticipo fatto con un frontale in panza è certamente meno complesso di una schivata certo che un anticipo come quello descritto da Aliena è molto difficile

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Offline GiBi

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Re:bersagli non convenzionali
« Reply #46 on: July 06, 2011, 10:05:29 am »
0
sorry dimenticavo quella più difficile....
non dipende dal "gruppo di tecniche" ma dalla tecnica stessa...
un anticipo fatto con un frontale in panza è certamente meno complesso di una schivata certo che un anticipo come quello descritto da Aliena è molto difficile

 :)

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Offline steno

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Re:R: Re:bersagli non convenzionali
« Reply #47 on: July 06, 2011, 10:18:05 am »
-1
Ma infatti, se non  riesci ad anticipare schivi, se non riesci a schivare devii e se non riesci a deviare blocchi...questo non perché succeda per forza così ma per dire che non c'è un "ordine cronologico e di importanza" secondo cui imparare,imho.
Ed il timing è comunque legato strettamente ad ogni reazione.

Condivido molto questo modo di vedere  :)
[/quote]Io proprio no.
Anticipare, schivare, deviare, bloccare.
Sembra di vedere una scaletta preordinata, dove più blocchi e meno schivi, meglio è.
Personalmente io dico che quelle quatto, sono sempre giuste, ma non hanno una priorità assoluta, forse prò dipende anche dall'arte e dalle convenzioni sportive, io mi riferò al karate per semplice conoscenza più approfondita in materia.
Il karate è essenzialmente situazionale, devi fare quel che serve nel momento in cui serve, quindi delle quattro proposte sopra, devi fare quella più giusta nell'istante ove ti trovi, bloccare potrebbe eliminare un bracciio avversario.
Ma deviare potrebbe permetterti un contrattacco istantaneo, schivare potrebbe permettere lo sbilanciamento per il KO, anticipare potrebbe ridurre i danni di un colpo sostanzialmente a zero.
MA SOLO NELL'ISTANTE GIUSTO.
Stoppare un low kick di petrosyan senza essere iper allenati e condizionati come lui, significa farsi spezzare tibia e perone subito.
Deviare un pugno di un ottimo pugile, potrebbe risultare inutile, portando allo squilibrio me.
Schivare un judoka potrebbe risolversi in una sua proiezione devastante.
Anticipare uno più veloce o reattivo, potrebbeessere un suicidio.
Si deve fare ciò che serve, nell'istante in cui serve, quindi BISOGNA imparare tutte e quattro le forme basilari di comportamento, allenandole tutte, in modo da poterle usare al momento giusto.
la fijlkam è alla frutta

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Offline Aliena

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Re:bersagli non convenzionali
« Reply #48 on: July 06, 2011, 10:20:57 am »
0
Anticipare, schivare, deviare, bloccare.
Sembra di vedere una scaletta preordinata, dove più blocchi e meno schivi, meglio è.

Temo ti sia sfuggita la parte in cui scrivevo che
Quote
questo non perché succeda per forza così ma per dire che non c'è un "ordine cronologico e di importanza" secondo cui imparare,imho.
  :)
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Offline Clode

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Re:bersagli non convenzionali
« Reply #49 on: July 06, 2011, 13:25:32 pm »
0
come ho detto sopra...dipende dalla situazione, e dai contendenti in gioco...ho risposto alla domanda successiva che mi chiedeva direttamente qualse sia a livello didattico laprima cosa che insegno. Non significa che sia quella più o meno usata o "preferibile"....
di base cmq direi  che certamente bloccare un low di giorgio non è facile...certamente anticiparlo o mandarlo a vuoto non mi pare più semplice anzi...


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Offline nicola

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Re:bersagli non convenzionali
« Reply #50 on: July 07, 2011, 11:07:26 am »
0
Ieri sera in palestra s'è lavorato tirando ad avambraccia, braccia, tibia, coscia.
Anche tirando piano, molto piano, molto sciolto, se le nocche colpiscono bene, fa un male della madonna.
"Dalla morte in pianura, proteggici, o Signore" (J. Kukuczka, alpinista)

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Offline Clode

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Re:bersagli non convenzionali
« Reply #51 on: July 07, 2011, 11:09:47 am »
0
Ieri sera in palestra s'è lavorato tirando ad avambraccia, braccia, tibia, coscia.
Anche tirando piano, molto piano, molto sciolto, se le nocche colpiscono bene, fa un male della madonna.
che storia i pugni sulle tibie?

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Offline steno

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Re:bersagli non convenzionali
« Reply #52 on: July 07, 2011, 12:25:07 pm »
0
Anticipare, schivare, deviare, bloccare.
Sembra di vedere una scaletta preordinata, dove più blocchi e meno schivi, meglio è.

Temo ti sia sfuggita la parte in cui scrivevo che
Quote
questo non perché succeda per forza così ma per dire che non c'è un "ordine cronologico e di importanza" secondo cui imparare,imho.
  :)
E si, mi era sfuggita del tutto. :(
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Offline nicola

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Re:bersagli non convenzionali
« Reply #53 on: July 07, 2011, 12:55:37 pm »
0
Ieri sera in palestra s'è lavorato tirando ad avambraccia, braccia, tibia, coscia.
Anche tirando piano, molto piano, molto sciolto, se le nocche colpiscono bene, fa un male della madonna.
che storia i pugni sulle tibie?

Ascolta, me lo fece vedere ted wong al suo ultimo seminario nel 2009. Lui aveva le 3 ultime nocche che dire condizionate è poco. Mi colpiva tra la tibia e la parte esterna della gamba, prendendo i flessori della caviglia e del piede. Un male atroce anche con poca forza nel pugno, che lui tirava come una specie di backfist.
Ora, ovviamente le probabilità di colpire quel bersaglio sono ben basse, è troppo piccolo e in movimento diventa pressoché impossibile inquadrarlo, però con lui provai anche in movimento tipo sparring e ogni tanto mi beccava.

Ah, ovviamente lui colpiva lì quando alzavo la gamba per calciare.

« Last Edit: July 07, 2011, 12:58:55 pm by nicola »
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Re:bersagli non convenzionali
« Reply #54 on: July 07, 2011, 13:15:39 pm »
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Ieri sera in palestra s'è lavorato tirando ad avambraccia, braccia, tibia, coscia.
Anche tirando piano, molto piano, molto sciolto, se le nocche colpiscono bene, fa un male della madonna.
che storia i pugni sulle tibie?

Ascolta, me lo fece vedere ted wong al suo ultimo seminario nel 2009. Lui aveva le 3 ultime nocche che dire condizionate è poco. Mi colpiva tra la tibia e la parte esterna della gamba, prendendo i flessori della caviglia e del piede. Un male atroce anche con poca forza nel pugno, che lui tirava come una specie di backfist.
Ora, ovviamente le probabilità di colpire quel bersaglio sono ben basse, è troppo piccolo e in movimento diventa pressoché impossibile inquadrarlo, però con lui provai anche in movimento tipo sparring e ogni tanto mi beccava.

Ah, ovviamente lui colpiva lì quando alzavo la gamba per calciare.

Tecnica interessante, anche se non da tutti.

Tornando alla questione parare e/o schivare, io mi associo a chi sostiene che dipende dalla preferenza e dallo stile personale. Al novizio và insegnata l base, sia parate che schivate. Nel dopo sarà lui a scegliere cosa usare quando.
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Re:bersagli non convenzionali
« Reply #55 on: July 07, 2011, 14:03:38 pm »
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Ieri sera in palestra s'è lavorato tirando ad avambraccia, braccia, tibia, coscia.
Anche tirando piano, molto piano, molto sciolto, se le nocche colpiscono bene, fa un male della madonna.
che storia i pugni sulle tibie?

Ascolta, me lo fece vedere ted wong al suo ultimo seminario nel 2009. Lui aveva le 3 ultime nocche che dire condizionate è poco. Mi colpiva tra la tibia e la parte esterna della gamba, prendendo i flessori della caviglia e del piede. Un male atroce anche con poca forza nel pugno, che lui tirava come una specie di backfist.
Ora, ovviamente le probabilità di colpire quel bersaglio sono ben basse, è troppo piccolo e in movimento diventa pressoché impossibile inquadrarlo, però con lui provai anche in movimento tipo sparring e ogni tanto mi beccava.

Ah, ovviamente lui colpiva lì quando alzavo la gamba per calciare.

Questo modo di colpire è molto debilitante per chi lo subisce. Vi sono molti bersagli su cui un colpo di nocche risulta efficace. Noi lo usiamo sull'avambraccio in vari punti, sul tricipite, bicipite, interno-coscia ecc. Anche se non si riesce a prendere proprio il punto voluto comunque un effetto lo sortisce e consente una replica rapida e incisiva. IMHO

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Offline Clode

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Re:bersagli non convenzionali
« Reply #56 on: July 07, 2011, 14:21:38 pm »
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Ieri sera in palestra s'è lavorato tirando ad avambraccia, braccia, tibia, coscia.
Anche tirando piano, molto piano, molto sciolto, se le nocche colpiscono bene, fa un male della madonna.
che storia i pugni sulle tibie?

Ascolta, me lo fece vedere ted wong al suo ultimo seminario nel 2009. Lui aveva le 3 ultime nocche che dire condizionate è poco. Mi colpiva tra la tibia e la parte esterna della gamba, prendendo i flessori della caviglia e del piede. Un male atroce anche con poca forza nel pugno, che lui tirava come una specie di backfist.
Ora, ovviamente le probabilità di colpire quel bersaglio sono ben basse, è troppo piccolo e in movimento diventa pressoché impossibile inquadrarlo, però con lui provai anche in movimento tipo sparring e ogni tanto mi beccava.

Ah, ovviamente lui colpiva lì quando alzavo la gamba per calciare.
OK capito...certo è che io mi chiedo da sempre non solo nel tuo caso..se alcuni determinati colpi possano poi in una situazione"adrenalitica" essere davvero efficaci....nel senso certamente una botta sulla tibia è dolorosa e in un momenti di non tensione tale dolore si sente e si può utilizzare ma sarebbe davvero efficace nella realtà?
Ora io non mi doppo ma in più di una occasione ho portato aventi incontri anche con danni "importanti" come mandibola fuori posto, frattura del setto,frattura dle carpo e frattura del piede pure 2 costole incrinate....(non tutte insieme fortunatamente  ;D).

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Re:bersagli non convenzionali
« Reply #57 on: July 07, 2011, 15:37:45 pm »
0
Capisco cosa intendi.
Mio padre anni fa durante una corsa in montagna si ruppe una caviglia da solo nel bosco, era sera. Tornò in albergo da solo, correndo sulla caviglia rotta per 4 chilometri.
Io credo che quel che dici sia vero a metà. Se un colpo mi inabilita davvero, posso anche avere per vari motivi una soglia di sopportazione del dolore elevata, ma di fatto certi movimenti non riuscirò a farli, o ci riuscirò a patto di stringere i denti, perdere concentrazione, spendere più energie, fare più fatica, e prima o poi quell'inabilità la pago.
Le cose cambiano in relazione al contesto, certo. In uno scontro che si debba risolvere non con 45 minuti di sparring in strada, il tempo di "aspettare" che l'avversario patisca l'inabilità di un arto e mi permetta un vantaggio non ce l'ho, quindi i colpi come questo devono essere comunque visti per quello che sono, vale a dire applicabili ed efficaci in ben determinate e limitate situazioni.
Se vedo una mandibola libera o uno stomaco in bella vista e non ho chance di essere da un'altra parte, direi che preferisco un destro al viso o al corpo a un carpiato avvitato sui 2 centimetriquadri liberi tra tibia e polpaccio.  XD
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Offline Dottor Wolvie Killmister

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Re:bersagli non convenzionali
« Reply #58 on: July 07, 2011, 15:52:59 pm »
+1

Ma infatti certi bersagli li "cerchi" solo se sei davvero più in gamba di quello che ti sta davanti, e se pertanto ti fai qualche scrupolo e ti basta fargli male in modo da farlo desistere. Per gli altri casi, l'imperativo è colpire bersagli più facili (che poi sono quelli che ti capitano meglio a tiro in quel dato istante). Ad ogni modo, IMHO, uno studio più o meno accurato dei punti critici della struttura umana non dovrebbe essere escluso, a prescindere dalla disciplina praticata.
Fondatore dell'omonimo sistema di difesa personale!

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Re:bersagli non convenzionali
« Reply #59 on: July 07, 2011, 16:05:21 pm »
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Ascolta, me lo fece vedere ted wong al suo ultimo seminario nel 2009. Lui aveva le 3 ultime nocche che dire condizionate è poco. Mi colpiva tra la tibia e la parte esterna della gamba, prendendo i flessori della caviglia e del piede. Un male atroce anche con poca forza nel pugno, che lui tirava come una specie di backfist.
Ora, ovviamente le probabilità di colpire quel bersaglio sono ben basse, è troppo piccolo e in movimento diventa pressoché impossibile inquadrarlo, però con lui provai anche in movimento tipo sparring e ogni tanto mi beccava.

Ah, ovviamente lui colpiva lì quando alzavo la gamba per calciare.
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