PERCHE' PARTECIPARE AD UN SEMINARIO E' MEGLIO CHE VEDERLO IN DVD?

http://seishin-dojo.weebly.com/1/post/2011/07/perche-partecipare-di-persona-ad-un-seminario-di-arti-marziali-e-meglio-che-vederlo-in-dvd.html
(con i link)

Si è conclusa con questo fine settimana il ciclo di incontri dedicato all'approfondomento dei sei katame-waza di base. Come già detto in passato, mi riesce sempre più difficile trovare le parole adatte a descrivere il clima di sincero lavoro e di sereno scambio che caratterizza i seminari e gli stage a cui ho la fortuna di partecipare. L'unico dispiacere che ho, è che nessuno dei miei allievi abbia la possibilità di condividere queste esperienze e debba accontentarsi dei miei racconti e della riproposizione - parziale e saltuaria - di alcuni degli esercizi praticati e delle tecniche studiate.

La Takemusu Aikido Association Italy ha fatto da diversi anni l'ottima scelta di effettuare delle videoriprese della maggior parte dei seminari che organizza, rendendo poi disponibile un DVD che permette ai presenti ed agli assenti di avere un panorama del lavoro svolto nell'occasione. Sapendo di questa allettante possibilità, un allievo tempo fa - tra il seri e il faceto - mi ha chiesto se valesse ancora la pena di sobbarcarsi la fatica e le spese di viaggi, vitto, pernottamenti e seminario, quando lo si può ottenere il tutto in formato elettronico dopo poco settimane.

Senza voler negare l'utilità estrema di un DVD, che - specie per chi, come me, è geograficamente lontano dai propri insegnanti - è un utile promemoria ed un costante aiuto nel progresso della pratica, ecco alcuni dei motivi percui preferisco ancora partecipare ai seminari "live"; alcuni di questi sono generici, altri sono specificamente riferiti all'ultimo appuntamento (il video in apertura è dedicato - ad esempio a "Dart Walter" Coati), e sono certo che chi legge potrà aggiungerne molti altri.


1) Per poter godere di correzioni, suggerimenti e consigli "personalizzati" da parte di Sensei.

2) Per poter usufruire della cortesia dei tanti che si sobbarcano l'onere di recuiperarmi dalle varie stazioni d'Italia ed accompagnarmi ai Dojo (tanti per citarli tutti, ma tra i molti un grazie particolare a Marco e Giovanni, Andrea, Patrizia e Damiano, Francesco e Alessandro).

3) Per poter confermare ogni volta il detto: "Prima, non vedi l'ora che inizi; durante, non vedi l'ora di finire; dopo, non vedi l'ora di ricominciare"

4) Perche durante la pratica, oltre che atemi e sudore, ci si scambia molto altro (Honi soit qui mal y pense)

5) Per poter sfoggiare, al ritorno, le famose "stimmate da yonkyo"

6) Perché dopo cinque ore di yonkyo, rokkyo appare una piacevole passeggiata di salute.

7) Per poter rispondere all'amico cinefilo che esalta "lo sguardo della madre" ne "La corazzata Potemkin" che: "Si vabbè, ma Tropic Thunder è troppo una figata!"

Cool Per imparare che i Kiss non sono un quartetto di depravati musicisti di rock 'n'roll ma un gruppo di seri professionisti.

9) Per scoprire che l'ocarina non è uno strumento semplice come appare.

10) Per avere nuovi ed ottimi motivi per guardare in TV "La prova del cuoco" ed iscriversi all' "Elisa Isoardi Fan Club".

11) Per avere la prova provata che il tanren per esercitare il movimento 19 del "san-ju ichi no jo kata" è troppo simile alla scena del video di "I want to break free" per essere un caso.

12) Per cimentarsi nell'impresa di afferrare le mosche al volo con gli "hashi" come il Maestro Myagi in "Karate kid"

13) Per sferrare una testata in bocca che fa cascare un molare, seguita da un kaeshi waza ed ammonirlo con un "Gokyo per gokyo, dente perdente"

14) Per chiedersi se la posizione finale di "ude kime osae" non si presti come prequel della pellicola porno-marziale "Rokkyo e i suoi fratelli"

to be continued...

Resto dell'avviso che siano meglio i dvd craccati. Risparmi tempo e denaro per allenarti seriamente

 

Resto dell'avviso che siano meglio i dvd craccati. Risparmi tempo e denaro per allenarti seriamente

Oh ber, per un certo tipo di "lotta a terra" son d'accordo con te...
 

No No parlavo d'aikido...maiale.

No No parlavo d'aikido...maiale.

Anche io, sei tu che sei malizioso!
Si vede che pratichi BJJ...
 

Tornando serio, ma tu parli di questo(in ogni caso è collegato a quanto ho capito)?



Master in Takemusu Aikido

L’eccellenza morale e tecnica di un’arte deriva dalla profondità, ampiezza e persistenza del suo “insegnamento” e del suo “metodo”.

In netta controtendenza rispetto alle idee moderne di "massificazione" e apprendimento "virtualizzato", dove regnano sovrani i maestri da “You Tube” ed il qualunquismo,

per la prima volta

un ristretto numero di dojo-cho avrà l'opportunità di soffermarsi sulla profondità delle tecniche di Aikido, le loro relazioni, la loro versatilità e le implicazioni filosofico-simboliche;

verranno approfondite tematiche spesso viste solo in modo marginale, quali randori, keri waza, sutemi waza e l'applicazione stessa del concetto di Takemusu, grazie al numero ristretto dei partecipanti, che saranno gli stessi lungo tutto il percorso didattico;

vi sarà un supporto didattico personalizzato : ogni week-end di studio verrà filmato ed ogni partecipante avrà l'opportunità di rivedere, in aggiunta alle lezioni, spezzoni della sua pratica personale.

Il corso durerà due anni, avrà un calendario ed un programma di lavoro prestabiliti, che permetterà ai partecipanti di preparare anticipatamente una serie di domande che risolvano i loro dubbi.

Alla fine del "master" verrà rilasciato un Mokuroku che attesterà l'apprendimento delle tecniche e delle metodologie affrontate.

Tornando serio, ma tu parli di questo(in ogni caso è collegato a quanto ho capito)?

No, non parlavo del master in se, ma di seminari in generale e - più specificamente - di una serie di quattro appuntamenti, dedicati ciascuno ai katame-waza.
Ma da questi poi il discorso si è ampliato sull'argomento: "poiché oggi esiste un vasto panorama di supporti multimediali, ha ancora senso andare a praticare in un seminario?".
Ovviamente la mia è poco meno che una provocazione, ma parte da un concetto che vedo sempre più diffuso.

Sul Master in Takemuso Aikido ho una mia idea ma non avendo avuto la fortunata possibilità di parteciparvi e non essendo l'argomento del 3D ne tacerò.

Allora mettiamola così..
Ha senso da un punto di vista dell'allenamento , della possibilità di praticare con altri.
Ma solo in certi stage, in alcuni c'è solo pubbliche relazioni (vedi gli stage fijilkam).
Mediamente costano troppo per quel che danno.
Troppi ci marciano(guadagnano) legandoli a percorsi obbligatori.
I docenti spesso si trovano ad offrire un percorso comprensibile al più scarso.
Gli stage servono solo ad ingrassare maestri e federazioni.

Trovo più proficuo venire da te, stare 3 giorni ad allenarci e a scambiare conoscenze a zero euro, che dare 50 euro ad un tizio che mi fa vedere 10 modi diversi di fare sankyo.
Per me è il futuro.
Sopratutto se oltre a venire da te , magari vado a scambiare con Dorje , poi con John, etc
Se proprio devo spendere soldi mi faccio un corso d'allenamento o qualcosa che non c'entri con l'aikido.
Questo per me (ma vale per tutti quelli che hanno più d'un decennio di pratica.).
Per gli altri ..che scegliessero bene come investire i soldi.. stage piccoli, maestri conosciuti, quanto più possibile girare per palestre.
In tanti anni che insegno saranno venute 10 persone a trovarmi, e non credo d'esser l'ultimo arrivato. Ogni volta andavano via dicendo che avevano capito qualcosa di nuovo.
Ma invece che fare tanti stage a pagamento perchè non si levano i dubbi aggratise così.

Beh, Marco, partendo dal fatto che il mio topic aveva un sottofondo abbastanza ironico, trovo che lo sviluppo che prende la discussione sia assai interessante.
Personalmente mi definisco una “zoccola da tatami”, leggiadra ed evocativa metafora che rappresenta il fatto che – fermo restando il percorso didattico scelto e il fare riferimento a determinate Scuole ed insegnanti - quando posso spazio volentieri altrove (gli amici di Salerno ne sanno qualcosa, per tutte le volte che hanno dovuto sopportarmi...) ed imparo, come tu ici, sempre qualcosa di nuovo.

Come opportunamente sottolinei, credo sia una scelta opportuna per chi abbia già una certa base d’esperienza, per evitare di fare un grande minestrone dove “somos todos caballeros”, ma li dove lo scambio avvenga in maniera sincera e con reciproca voglia di confronto, non può che avere effetti benefici.

Il seminario diretto da un insegnante è però un altra cosa, ha un aspetto “piramidale” li dove l’incontro “gathering” ha andamento circolare; ono esperienze diverse, non sovrapponibili e – IMHO – utili entrambi. Sta poi a ciascuno scegliere “bene” (volutamente tra virgolette) insegnanti e compagni di pratica.

Ciò premesso, questa frase

Trovo più proficuo venire da te, stare 3 giorni

conferma il fatto che sei na' suocera!
 

E comunque la proficuezza sarebbe tutta mia, dubito trarresti qualche giovamento dal frequentare gentaglia come me.
 

carlo, genero virtuale

Concordo sul fatto che sei :"na zoccola"...

Ma sugli stage e dvd, tornando seri, non concordo.

Gli stage d'aikido oggi sono diventati(salvo i piccoli stage a prezzi di costo), un modo per:
foraggiare insegnanti;
fare vetrina agli stessi;
permettere a federazioni e EPS d'esistere e farsi belle;
aggregare gruppi coartandoli;

Questo perchè:
costano troppo;
molto spesso sono obbligatori o comunque "consigliati";
non si strutturano didatticamente;
fanno sempre le stesse cose;
la platea è troppo differenziata;

Ma la ragione principale è che oramai il livello tecnico(che per me non è aikido) è alto, gli insegnanti sono una marea e per tirare a campare è dura.
Chi fa uno stage dovrebbe portare un in più, un lavoro sul quale allenarsi per qualche tempo.
Ma oramai tecnicamente cosa puoi dirmi di più?
E allora via con lo stage sui sutemi, sui kaeshi sulle cento maniere di fare sankyo.
L'aikido è vivo? la tecnica nasce da sola? E come @azzo fa a nascere da sola se continuiamo ad allenarci agli stage col maestro che fa vedere una tecnica e tu che la riproponi, magari praticando con uno che ha cominciato da sei mesi ?
Ma si facciamo uno stage sui calci nell'aikido e poi il maestro non ha mai preso un calcio in bocca da nessuno!
Seguitiamo a fare aikitaiso, quando ci sono metodi e metodologie centinaia di volte più efficaci.
Facciamo stage sui sutemi mortali e poi non andiamo a farci un giretto da quelli della "libera " che ci dimostrerebbero che per applicarli ci vuole altro che quel tipo d'allenamento.
Parliamo di Aiki allo stage, quando poi il maestro chiama l'uke conosciuto e non cade manco se lo spari.
Andiamo all'estero pagando belle cifre, rimettendoci le ferie per trovare il maestro di turno che dice: allora che facciamo oggi?
Tu (Carlo)ti spari molti stage, sei in gamba, aperto e scrupoloso, insegni e che sei ancora dopo 20 anni? 2° dan!
scherziamo? Qualcosa non va in questo sistema.

Potrei continuare, ma sono abbastanza esausto.

Bel post.

Per la conclusione (20 anni, 2° dan): mi ha sempre lasciato perplesso la disparità tra i tempi dei passaggi di grado qui e quelli della casa madre.

Poi ti ritrovi con trentenni Made in Japan che sono VI dan Aikikai Tokyo..

Marco, sulla questione didattica hai detto molto e bene, si tratta di scegliere cosa interessa, cosa ci serve e cosa possiamo permetterci (non solo economicamente).
Personalmente – come detto – ho tratto giovamento dalla serie dei masterclass dedicati ai katam,e waza, perché mi hanno permesso di comprendere particolari fondamentali, di approcciare ad una didattica interessante e di “sperimentare” in maniera soddisfacente.

Tu (Carlo)ti spari molti stage, sei in gamba, aperto e scrupoloso, insegni e che sei ancora dopo 20 anni? 2° dan!
scherziamo? Qualcosa non va in questo sistema.

Ti ringrazio per i complimenti, non sono comunque 20 anni che pratico (ho iniziato tardi tardi...) ma il fatto che sono secondo dan dipende soprattutto dalla mia pigrizia e dal fatto che sono “fisicamente” lontano dai miei insegnanti.

Ribadisco la mia pigrizia, tanto che il buon Francesco Corallini sensei, compresa l’antifona, ha proceduto per step successivi:

aprile:
Francesco: “Allora quando ci dai la bella notizia che ti presenti all’esame di sandan?”
carlo: “Eh, beh, vediamo, presto comunque...”

maggio:
Francesco: “Allora, a settembre ti presenti all’esame di sandan?”
carlo: “Eh, beh, vediamo, non so...”

Giugno:
Francesco: “Allora, a settembre ti presenti all’esame di sandan!”
carlo: “...”


p.s. grazie per la zocco1a, tra colleghi... :-D

Marco, sulla questione didattica hai detto molto e bene, si tratta di scegliere cosa interessa, cosa ci serve e cosa possiamo permetterci (non solo economicamente).
Personalmente – come detto – ho tratto giovamento dalla serie dei masterclass dedicati ai katam,e waza, perché mi hanno permesso di comprendere particolari fondamentali, di approcciare ad una didattica interessante e di “sperimentare” in maniera soddisfacente.
Ti ringrazio per i complimenti, non sono comunque 20 anni che pratico (ho iniziato tardi tardi...) ma il fatto che sono secondo dan dipende soprattutto dalla mia pigrizia e dal fatto che sono “fisicamente” lontano dai miei insegnanti.

A Carlè sei 2° dan dal 2005, pratichi AM dal 90.
Ma secondo te è normale che un 2° dan da 6 anni ancora debba scoprire, capire e comprendere qualcosa su una tecnica che a dir bene riuscirebbe una volta su cento in combattimento(e sono buono)?
E sui costi? E' normale anche quello?

Ora ti faccio un resoconto di quello che dovrebbe pagare un insegnante sul tuo tipo:
iscrizione fijilkam 150€+2 dirigenti(obbligatoriamente)60€(tralascio il fatto che dovresti avere un ASD e che costa circa 300€ se ti fai lo statuto e tutti i giri da solo)+80 di taai+gli stage mettiamo 4 a 50€=200€.
Quindi ogni anno : 150+60+80+200=490€
E non ci ho messo le spese di trasporto e soggiorno(vogliamo fare 400€ perchè sei scarrupato e scrocchi a gogo!)
Bene siamo quasi a 1000€ anno.
E non t'ho messo quello che spendi per il taicci
Tu sei sicuro che utilizzando la stessa cifra  in altro modo non avresti più vantaggi?

A Carlè sei 2° dan dal 2005, pratichi AM dal 90.
Ma secondo te è normale che un 2° dan da 6 anni ancora debba scoprire, capire e comprendere qualcosa su una tecnica che a dir bene riuscirebbe una volta su cento in combattimento(e sono buono)?
E sui costi? E' normale anche quello?

Dici che "Ikkyo issho, irimi nage san nen" non era da prendere proprio alla lettera?
 

Bene siamo quasi a 1000€ anno.
E non t'ho messo quello che spendi per il taicci
Tu sei sicuro che utilizzando la stessa cifra  in altro modo non avresti più vantaggi?

Si, certo, su www.italian-top-escort.com ci sono interessanti alternative; ma la mia compagna non so se approverebbe...

A parte gli scherzi, come detto, il discorso di marco non fa una grinza ed è ampiamente condivisibile, ma IMHO è una pratica complementare e non sostitutiva a quella canonica di stage e raduni.
Insomma, va bene, siamo tutti amici e compari e ci meniamo in allegria tra noi, ma se voglio andare un po' più in la come faccio?