E' importante cercare di capire quale è la ragione che ti porta a linciare un musicista o fare spedizioni punitive perchè uno dell'altro quartiere ci ha provato con una ragazza del tuo. Ritengo che ci sia una fortissima componente di frustrazione. Fare un lavoro di merda o non averne. Non sentirti capito. Non sentirti amato.
Dicevo prima: questa città finirà per trasformari in una bestia.
Io le prepotenze le odio. E Roma è un posto dove ne vedi continuamente. Tanto che, a volte, finisco per prendermela anche per stupidaggini, rendendomi conto che esagero. Questo per dire che, dal mio punto di vista, non è una questione di frustrazione: è che se vivi in un posto dove TUTTI cercano di approfittarsene, ti domandi perché mai devi porgere l'altra guancia. E, a lungo andare, questo può finire per desensibilizzarti, e farti perdere il senso della misura.
Ma io, come dicevo, sono pacioso, oltre che adulto (anni fa la situazione non era così drastica - insomma, ho avuto la fortuna di crescere in un ambiente relativamente "sano"). Prendi invece un ragazzo che in questo ambiente ci cresce. Uno al quale viene insegnato che tutti si approfittano di tutti, e che se non lo fai sei una vittima. Uno che, andando in macchina col padre, lo sente bestemmiare, lo vede tagliare la strada ed insultare pure il tipo a cui l'ha tagliata (mi è capitato pure questo...). Uno a cui viene insegnato che gli altri (tranne magari la cerchia più ristretta di conoscenti ed amici) sono
estranei, che li devi fregare tu perché sennò ti fregano loro. Che il loro vantaggio viene prima di quello degli altri, anche a costo di mettere gli altri in pericolo, anche per una banalità (tanto ci sono le assicurazioni...).
Non mi stupisce che la gente sbrocchi, insomma.