In tutta sincerità ti dico che imho questo dovrebbe essere un comportamento del tutto normale. E - sempre imho - la gelosia è un sentimento che è stato in un qualche modo "costruito" dall'essere umano nel corso dei millenni. Sono dell'idea che l'homo sapiens sapiens non ce l'ha, allo "stato brado". 
Concordo sul fatto che in natura l'uomo non sarebbe monogamo. Sono, invece, in disaccordo sulla questione della gelosia.
Postuliamo che l'uomo abbia (in parte) natura animale - e su questo mi pare che siamo tutti d'accordo. Ora, avere accesso a più partner sessuali è chiaramente un vantaggio dal punto di vista riproduttivo, e questo è coerente con l'istinto di accoppiarsi con più partner.
Ora però bisogna considerare che questo ci pone in una posizione nella quale è inevitabile la
competizione. Sarebbe quindi normale essere "invidiosi" di chi ha l'opportunità di accopiarsi con più noi, in quanto è qualcosa che ognuno vorrebbe per sé. Se non lo si ha, si prova invidia per chi ce l'ha. E, fin qui, mi pare che fili tutto quanto.
Cosa succede se questi naturali vengono travasati in una società nella quale vige il modello sociale della monogamia? Cosa succede se il mio partner mi "tradisce" con un altro?
Mi sminuisce. Preferisce un altro a me. Mi dice che l'altro è più "fit" di me (banalizzo, ben consapevole che le dinamiche del "tradimento" sono molto più complesse di così).
Mi mette in una posizione subalterna rispetto all'altro. Se l'istinto competitivo vale ancora, penso che la gelosia non sia altro che una forma dell'"invidia" di cui parlavo prima.
Cosa ne pensate?
