Certo, posso immaginare sensazioni inesistenti (sopratutto se mi fisso sul sentire)... ma allora come so quando "c'è"? Quale riscontro oggettivo posso avere?
E' abbastanza facile
Per esempio chi pratica (veramente) la piccola circolazione puo' essere in grado di mostrartelo in maniera inconfutabile, a torso nudo vedrai una profonda traccia rossa sul petto e sulla schiena che nasce e si evidenzia durante la respirazione.
Riguardavo questo post e ripensavo alla diatriba successiva "soggettivo-oggettivo"... e mi è venuto in mente un discorso che ai convegni (di solito a tavola e dopo un bel po' di vino) salta SEMPRE fuori - il "problema" degli stimmatici - non le persone che vedono poco, ma quei fedeli che mostrano i segni di stimmate.
Lasciando perdere quelle di Francesco d'Assisi (che probabilmente neppure c'erano...) e quelle di Padre Pio (su cui, per quieto vivere, non mi pronuncio), si ha tutta una serie di fenomeni del genere, nel mondo cristiano, soprattutto nelle realtà sociali povere (America Latina, Filippine eccetera) di cui di solito si discute poco.
Insomma, 'sti fenomeni ci sono, e spesso (non sempre) sono "reali" - cioè tangibili, oggettivamente (nel senso indicato da YM) osservabili e osservati. E, secondo le teorie mediche più fashionable, si tratta di manifestazioni "psicosomatiche". L'effetto della mente sul corpo. Qui mi fermo, perché davvero non me ne occupo e non saprei...
...però mi è venuto in mente che l'effetto della pratica "puramente mentale" di un Tokitsu (e non solo) potrebbe essere avvicinato a questi fenomeni. Non è roba New Age, all'acqua di rose, perché altrimenti i Tokitsu spunterebbero come funghi presso ogni candelaio e cristallista di paese e asilo d'infanzia (mio figlio è convinto di avere i poteri del suo eroe, Yang Luciàn...), però...
Così, pour parler