Guarda Luca, io ho avuto qualche vecchietto con gli occhi a mandorla, gente da cui ne ho prese parecchie, ma con qualche fondamentale differenza.
Certe botte, che facevano molto male, non mi hanno mai, dico mai, messo fuori gioco, mai lasciato segni o fatto sanguinare labbra.
Il controllo era totale, la percezione che il colpo era controllato non lasciava spazio ai dubbi, mai le nocche sul viso, insomma erano colpi che insegnavano molto, come la necessità di non prenderli (perchè fanno male) e di stare attenti.
Spesso fungevano da spiegazione, quando le parole non bastano, sul fatto che quel tal modo di stare non era intelligentissimo.
Nonostante le mani pesanti però, non mi è mai accaduto di essere colpito "tanto per", ne di prendere colpi in faccia ripetutamente, uno era più che sufficiente, gli altri si fermavano.
Nei video che hai messo, io vedo un maestro che colpisce per colpire, cosa che, a mio avviso, non ha nulla di didattico, che rimarca solo "io maestro tu botte" senza altre finalità.
Beh io ho conosciuto maestri che non avevano nemmeno bisogno di venirti davanti per rimarcare leadership e carisma.
Togashi è un eccellente Karateka, ma in questo particolare aspetto, non lo trovo altrettanto buon maestro, perchè non dovrebbe avere (e a mio avviso non ha) bisogno di picchiare a gratis, soprattutto le cinture bianche, per riaffermarsi capo, o guida, o maestro nel suo stesso Dojo.
Sul resto, è uno che mi piace molto, ma su quel punto in particolare, considero "grandi" altri Giapponesi