Le convinzioni consce o meno di base nell'approccio a una disciplina:
SDC = Cacchio, li volano pugni in faccia, magari mi rompo il naso, comunque fa male e lascia lividi.
AM = Wow come nel film xjyk..
li si che mi insegnano i trucchi giusti e tutte le mosse, così imparo ma senza rompermi il naso.
Non a caso, l'amico del praticante di AM, prima o poi dice "ma tu fai .....? Dai mi insegni un paio di mosse per difendermi?"
Perchè è la percezione più diffusa.
Da qui, a mio avviso, nasce tutto il casino, perchè da qui, subentrano e leggi di mercato, la domanda e l'offerta, in modo che il cliente trovi ciò che va cercando.
Fioriscono le scuole, super maestroni, i metodi definitivi, i CV allucinanti in cui c'è tutta la cinematografia di genere e le fantasie correlate, dai reparti speciali alle sfide per la vita, i millemila Dan in ogni arte esotica conosciuta e non eccetera.
Il punto è che fare SDC è faticoso, spesso fa male e lascia poco spazio alla fantasia, mentre fare AM permette di raccontarla e raccontarsela molto di più, con addosso il GI e la cintura, con i colpi mortali che "non posso altrimenti muori" e tutte le storie e leggende al seguito.
La realtà è che il panorama delle arti marziali è un minestrone in cui ci si capisce davvero poco, pieno di fuffa, con dentro pezzi di pregio assoluto, ma difficili da trovare, perchè portare la capacità di combattere a livello di arte del combattimento, è cosa difficile e assai lunga, legata a caratteristiche non del tutto comuni, quindi non universali.
I Dojo dove si insegna e si impara bene, ci sono, non sono moltissimi ma ci sono, vanno cercati con l'onestà intellettuale di chi non pretende di imparare a picchiare senza essere mai picchiato.
Poi c'è tutto il marasma di contorno, dove ci si può convincere, a ragion veduta, che è sempre e solo fuffa.