Allora, per quanto riguarda il Giappone, è ovvio che la derivazione sia sempre e comunque dalle armi, non fosse altro che, per il popolo Giapponese, il modello erano i Samurai e ciò che facevano appunto con le armi.
Per un Samurai era importante avere soluzioni a mani nude per provare a riprendersi l'arma laddove fosse stato disarmato, molte tecniche a mani nude, proprio per quello, derivavano (e derivano) dalle stesse fatte con l'arma, anche per ottimizzate tempi e materiale di studio.
In Cina forse (ma non sono ferratissimo) può essere cresciuta maggiornente l'idea del combattimento disarmato, magari fra i monaci, sebbene anche loro avessero più di una arma in repertorio.
Sulle sfide (e simili) non dovrebbe esserci molto da dire, a meno di non considerare cosa fosse il Giappone pre guerra, che tipo di leggi avesse, come funzionasse la cultura.
Ma abbianmo avuto anche dei personaggi scomparsi recentemente, come Kase e Oyama, che godevano di un certo rispetto proprio per aver sostenuto situazioni sicuramente non agonistiche.
Che Oyama poi, abbia ottenuto il rispetto e il riconoscimento per sè e per il Kyokushin, da Koreano, in terra Giapponese, non dovrei essere io a raccontare come, ma possiamo anche dirci che partecipava a campionati che non c'erano ancora, facendo uno sport che ancora non era sport
Non si tratta di mitizzare, ma nemmeno di pensare a queste cose come se fossero accadute in Italia, perchè è ovvio che qui sarebbero solo miti
ma non sono nate qui