Troppo spesso ragioniamo di cose del passato con i criteri dell'oggi.
Niente armi perchè non si gira armati......ma un tempo non era così.
Niente strumenti per uccidere perchè si va in galera.....ma un tempo, in molti posti, non era così.
Non esiste la difesa da una spada o una lancia perchè la gente non gira con spade e lance......oggi
In molti casi, mi accorgo che manca la voglia di capire e di sapere, i perchè e i percome di molte cose che possono apparire inutili o solo rituali.
La posizione del Seiza per esempio, ha radici e ragioni precise in ambito marziale, ossia una forma di tutela, il signore del posto, esige quella posizione per tutti i convenuti, perchè da quella posizione è difficile attaccare, si pone in vantaggio rimanendo seduto davanti ad ospiti in ginocchio, perchè vive in tempi di agguati, tradimenti, omicidi su commissione, sia da fuori che da dentro le mura di casa.
Lo studio di tecniche da quella posizione, ha il doppio valore, sia nel difendersi da attacchi in quelle circostanze, sia per poter comunque attaccare sebbene costretti in quella posizione.
Ma nella gran parte dei Dojo, il Seiza viene solo considerato una forma di rispetto, con accezioni spirituali o religiose.
Persino la sequenza dell'inchino è mutuata dall'essere più o meno minacciosi, scegliendo con quale ginocchio scendere per primo, quale mano poggiare a terra per prima, se lasciando libero il lato spada oppure no, se usare o meno le due mani in contemporanea eccetera.
Ovvio che oggi il senso si perde, ma dire che il senso non c'è è un errore.