Sò di passare per coglione Ronin, ma da quanto ho capito nel tuo discorso, se c'erano una 30na d'anni di pace, nessuno praticava AM?
Meccanico, la storia non è solo guerra. -.-"
Non mi risulta che le arti marziali abbiano genesi in altri contesti.
Che poi vengano utilizzate anche altrove ok, ma che c'entra questo con la "puttanata" storica alla quale ti riferivi?
Mah dorje, mi spiego meglio, da quanto ho letto, chiunque usava una spada era addestrato ad usarla più o meno bene, ma di certo sapeva come usarla per farti la pelle... e non era un contandino. Quindi se mi trovavo contro qualcuno che era armato di spada, mentre io ero praticamente a mani vuote, mi andava di lusso se non mi faceva a fettine.
Se vogliamo riferirci al Giappone feudale, la borghesia di allora utilizzava altre armi come il bastone, il bokken, la spada singola, ecc. ecc. Ma parliamo di borghesia, non di contadini.
Di conseguenza, per me resta una puttanata cinematografica il contadino disarmato che fà il culo al grande samurai.
Non passi per coglione, semmai dai buoni spunti per tentare di dare buone risposte
Periodi di pace ci sono sempre stati, ciò non ha mai significato che maturasse una generalizzata convinzione in ordine alla pace eterna e al mondo dell'amore
L'uomo è per natura belligerante, predatore e killer, quindi fa parte della sua natura prepararsi a queste circostanze, non di meno le AM hanno sempre avuto una serie di componenti "altre" rispetto al mero utilitarismo, persino oggi, si pratica perchè piace, per migliorarsi, per stare bene e in forma ecc.
Ovviamente non va generalizzato nulla, persino nel Giappone feudale, quando uccidere era un fatto normale (se avevi il lignaggio) e comunque non esistevano leggi se non quelle dei signori, persino li c'era chi non praticava nulla, nessuna arte e nessuna arma, contadini o semplici cittadini pacifici, che magari potevano assoldare chi li proteggesse (i 7 Samurai) ma c'era sempre chi si preparava a un eventuale combattimento o battaglia.
Ciò che un guerriero portava a casa, in termini di esperienza, diveniva inevitabilmente parte del suo bagaglio e del suo materiale di studio, sia come tipo di armi, che come strategie, che come possibili circostanze particolari (disarmo, mani nude ecc) da perfezionare e approfondire.
Ovviamente, come sempre, molti dei "perchè" di una pratica, finiscono per perdersi, vuoi perchè non scritti, vuoi perchè nessuno chiede e nessuno quindi sa, vuoi per mille ragioni, quindi si finisce per ritrovarsi con parti di un programma didattico che non hanno (apparentemente) alcun senso logico o utile.
Ma è questione di ignoranza, non di reale utilità.
Di certo c'è che, se mi metto a praticare uno Sport Da Combattimento, farò appunto uno Sport, con tutti gli annessi al seguito, le finalità eccetera, mentre se pratico una Arte Marziale, sebbene contempli aspetti sportivi, sarà il caso che almeno sappia da dove arriva e perchè, altrimenti è ovvio che troppe componenti risulteranno anacronistiche, inutili, fuori luogo eccetera.
In nodo sta appunto nel trovare il posto (e l'insegnante) che possa e sappia insegnare sensatamente e con competenza, altrimenti si cade nel misticismo idiota che ha gambe cortissime.
Allo stesso modo in cui il Samurai che perde la Katana e mette in essere gesti che gli consentano di recuperarla, di afferrare il Wakizashi, di raccogliere un'arma da terra o da un cadavere, allo stesso modo, il tizio per la strada, potrà tentare di mettere in essere gesti atti a recuperare un bastone, una bottiglia, un giubbotto con cui proteggersi eccetera, magari riuscendo (2 su 100) a disarmare l'aggressore, ma a patto che abbia affrontato il tema.
Anche oggi, come allora, c'è chi fa e chi non fa, per ragioni validissime in entrambi i casi, non siamo mai stati (noi uomini) tutti guerrieri o tutti inermi, ci si è sempre divisi fra chi sceglie di combattere e chi rifiuta di farlo.
Nulla di nuovo se non i tempi.