Risposta lampo mi manca tempo.
tenendo conto che e' il movimento libero e naturale del combattimento che assomiglia a quello degli/di un animale e NON IL CONTRARIO, gli stili "imitativi", secondo me servivano per "ispirare" il praticante ad avere un certo atteggiamento, ad aiutarsi a trovare qualcosa, non ad imitare (se imiti non scopri) le movenze di questo o di quell'animale. e' l'atteggiamento dell'animale, l'atteggiamento simile, come se. non le movenze o le posture. le forme poi... il gou del tanglang e' un principio generico usato poi piu o meno in tutti gli stili. e' un principio. agganciare. le mani in postura significa semplicemente ricordati di agganciare o tirare. ma DEVI FARLO. forse qualcuno lo dimenticava o forse a qualcuno ha aiutato. poi diventa stile, dogma. non occorre avere le mani a mantide per agganciare e tirare. e' solo una forma, una linea guida, una semplificazione che diventa una "mappa". la mappa non e' il territorio e un giro sulla cartina non e' un viaggio. puoi fare le forme e le ripetizioni incoppia per una vita ma poi dipende tutto se sai tirare e agganciare. e basta. il cinese dice, cosi' pratichi, usare diverso. piu' uno stile e' "formale" e complesso piu' astrae e si allontana dalla realta' e richiede un lavoro di ricerca e sviscerazione. le soluzioni son semplici. gou. gancio.
c'e' uno che guarda un cane che gioca e schiva in maniera impeccabile (visto) poi uno dice, guarda il cane! e' perfetto. il secondo inizia a "imitare" il cane e a cercare di muoversi come lui, creando uno "stile" un modo, invece che cogliere la naturalezza e l'utilita' dei suoi movimenti, il fatto che si muova per istinto senza pensiero logico. l'arte marziale e' personale. la creativita' ce' dove c'e' liberta' assoluta (bruce) il che non vuol dir che posso far tutte le sciocchezze possibili....