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marco

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« on: August 23, 2011, 11:30:00 am »
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http://maxbjj.blogspot.com/2011/08/chi-e-un-buon-training-partner.html#more

bell'articolo su come ci si dovrebbe porre nello sparring ed in genere nel lavoro di palestra.
E' fatto da un bjjman, ma secondo me va bene per qualsiasi disciplina.   

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« Reply #1 on: August 23, 2011, 11:38:06 am »
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http://maxbjj.blogspot.com/2011/08/chi-e-un-buon-training-partner.html#more

bell'articolo su come ci si dovrebbe porre nello sparring ed in genere nel lavoro di palestra.
E' fatto da un bjjman, ma secondo me va bene per qualsiasi disciplina.

L'articolo lo leggo con calma dopo, ma io credo che una soluzione valida sia il sistema Tori & Uke di Judo e Ju Jutsu
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
Salvaguardia gli indifesi e non fare torti.
E' il tuo giuramento!
(schiaffo)
E questo, affinchè te ne ricordi!
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marco

Re:training partner
« Reply #2 on: August 23, 2011, 11:45:09 am »
+1
Non è solo una questione di sistema.
Conta molto l'atteggiamento e lo spirito.
Come conta molto la "guida" nel favorire il giusto spirito.

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« Reply #3 on: August 23, 2011, 11:51:05 am »
0
Non è solo una questione di sistema.
Conta molto l'atteggiamento e lo spirito.
Come conta molto la "guida" nel favorire il giusto spirito.

Effettivamente è quello lo spirito di questa cosa:
Tori (che esegue la tecnica) ha bisogno di un Uke (quello che la subisce) che collabori in modo passivo, nel senso che non opponga troppa resistenza nè favorisca troppo. D'altro canto, Tori è comunque responsabile di Uke mentre esegue la tecnica, perchè deve cercare di eseguire la tecnica in modo corretto per renderla sicura al compagno.
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
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Re:training partner
« Reply #4 on: August 23, 2011, 12:01:42 pm »
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Cavaliè n'è scontata sta cosa ed è ben più difficile di quello che si pensi.

il saper essere "attivo"(non passivo come hai scritto, ma il senso era corretto e si capiva)
il saper motivare
la salvaguardia fisica
il ritmo e il saperlo variare per non favorire il rilassamento
la giusta forza
i giusti stimoli
favorire lo spirito di gruppo/squadra
la "guida"


ripeto, secondo me, è un campo dove si può parlare per ore ed è molto sottovalutato.
« Last Edit: August 24, 2011, 10:04:48 am by marco »


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« Reply #5 on: August 23, 2011, 12:03:56 pm »
0
Cavaliè n'è scontata sta cosa ed è ben più difficile di quello che si pensi.
il saper essere "attivo"(non passivo come hai scritto, ma il senso era corretto e si capiva)
il saper motivare
la salvaguardia fisica
il ritmo e il saperlo variare per non favorire il rilassamento
la giusta forza
i giusti stimoli
favorire lo spirito di gruppo/squadra
la "guida"

ripeto, secondo me, è un campo dove si può parlare per ore ed è molto sottovalutato.

Guarda, io non ti stò dando torto, perchè sono d'accordo con te.
Avere un partner che ti aiuta a progredire è abbastanza difficile.
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
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marco

Re:training partner
« Reply #6 on: August 23, 2011, 12:09:05 pm »
0
 Ma lo so te l'ho detto che il senso si capisce  :gh: .
è solo per invitare qualche altro disperato su questo argomento che reputo importante

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Offline Paguro49

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Re:training partner
« Reply #7 on: August 23, 2011, 12:14:27 pm »
0
L'atteggiamento di tori e uke è importantissimo, le fasi di collaboratività sono doverose per un buono studio, salvo che si deve andare verso un livello sempre minore di collaborazione fra i due, diversamente non si progredisce, ma deve essere graduale.
Quando poi i due hanno una certa pratica e sintonia, io insisto molto proprio sull'atteggiamento.
Non amo risa e sorrisi durante l'esecuzione, li trovo poco rispettosi.
Se davanti a un compagno sorrido, parlo o rido, di fatto gli sto dicendo che non lo considero un pericolo, che non è all'altezza di essere una preoccupazione.
A mio avviso, un atteggiamento rispettoso, deve essere quello di chi considera il partner, in quel preciso momento, il più pericoloso dei nemici, con le peggiori delle intenzioni.
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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marco

Re:training partner
« Reply #8 on: August 23, 2011, 12:26:24 pm »
+1
marò che serioso..
se pratichi con me me sa che t'encazzi 8)

comincio dal primo postulato:
saper essere attivi.

significa concedere aperture, ma richiuderle se non vengano colte.
significa non ostacolare, ma nemmeno crollare
significa reagire se qualcosa è scorretto o si vede una perdita d'equilibrio
significa reagire non per ribaltare una situazione(ma sulla linea che lo consentirebbe), ma per stimolare la reattività del compagno
significa comprendere il livello del compagno e cosa può essergli utile
significa anche NON permettergli di ridere, ma sorridendo noi stessi

e per il momento mi fermo qui :gh:
« Last Edit: August 24, 2011, 10:03:00 am by marco »

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Offline Paguro49

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Re:training partner
« Reply #9 on: August 23, 2011, 12:38:15 pm »
0
No no....io sono il re dei cazzari.....ma prima e dopo, mai durante una esecuzione, ho troppo rispetto per quello che faccio e, quello che faccio, tradotto terra terra, sono botte, ridere è da stronzi. XD
Poi, dopo la tecnica, oppure prima della tecnica, tutte le minchiate che si vogliono ;) ;)
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Offline Max

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« Reply #10 on: August 23, 2011, 12:40:29 pm »
0
marò che serioso..
se pratichi con me me sa che t'encazzi 8)

comincio dal primo postulato:
saper essere attivi.

significa concedere aperture, ma richiuderle se non vengano colte.
significa non ostacolare, ma nemmeno crollare
significa reagire se qualcosa è scorretto o si vede una perdita d'equilibrio
significa reagire non per ribaltare una situazione(ma sulla linea che lo consentirebbe), ma per stimolare la reattività del compagno
significa comprendere il livello del compagno e cosa può essergli utile
significa anche NON permettergli di ridere, ma sorridendo noi stessi

e per il momento mi fermo qui :gh:
Quoto ... io lo chiamo allenarsi insieme in modo fruttuoso.
Concordo anche sul fatto che è molto semplice da dire e spiegara ma non facile da ottenere per mille motivi di cui i più comuni sono a mio avviso:
1. Ego smisurato del praticante che non accetta di essere battuto manco per prova
2. Paura estrema del dolore che impediscono le reazioni a movimenti dolorosi ma errati
3. Paura estrema di procurare del dolore al compagno e quindi incapacità di avazare nell'allenamento
4. Idiozia estrema della persona che è convinta che solo tirando a mille si impara (l'uke si irrigidisce, si incazza e se ne va)

Max

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marco

Re:training partner
« Reply #11 on: August 23, 2011, 12:49:55 pm »
0
Per questo Max reputo molto importante che se ne parli 8) :gh:

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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« Reply #12 on: August 23, 2011, 13:11:06 pm »
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@marco: negli esempi stai parlando di sparring, non di provare la singola tecnica vero?

significa concedere aperture, ma richiuderle se non vengano colte.
Secondo me dipende dal livello a cui si trova la componente attiva, ovvero se è molto al di sotto delle capacità di uke perchè non lasciarle aperte o suggerire se questo non vede la tecnica?

significa non ostacolare, ma nemmeno crollare
Eh qui concordo, aldilà della percentuale (variabile) di opposizione, per fare capire se la tecnica funziona non posso cadere perchè so che dovrebbe essere quella la reazione, ci ho messo un po' ad entrare in questa ottica, le prime lezioni di bjj ero proprio una massa inerte (anche se notevole come mole  :-[ ) e anzi "assecondante"

significa reagire se qualcosa è scorretto o si vede una perdita d'equilibrio
Sì e per me reagire vuol dire anche nel caso suggerire correzioni in itinere, fermando l'azione e riprendendo da capo

significa reagire non per ribaltare una situazione(ma sulla linea che lo consentirebbe), ma per stimolare la reattività del compagno
Lo metti in difficoltà per insegnargli a reagire, qui concordo in pieno, se la reazione non c'è come ti comporti?


significa comprendere il livello del compagno e cosa può essergli utile
Questo è un bel casino, ma forse perchè sono davvero agli inizi, Intenti che cerchi di metterlo nelle posizioni in cui lui è poco a suo agio per farlo migliorare?

significa anche NON permettergli di ridere, ma sorridendo noi stessi
??? Io quando faccio sparring con uno assai più bravo mi scopro a sorridere un sacco, perchè in fondo mi sento un po' il topo alle prese con il gatto e devo dire che la situazione ha un suo fascino perchè mi permette di capire un sacco di miei errori e poi apprezzo la fantasia con cui mi annodano, perchè magari sistemo un aspetto ma poi mi beccano su un altro   XD


Bella discussione marco  :thsit:
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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marco

Re:training partner
« Reply #13 on: August 23, 2011, 13:37:14 pm »
+1
Ti rispondo seguendo le tue domande.
Parlo della pratica "normale" di palestra in genere(vale anche con i dovuti distinguo e aggiustamenti, nell'apprendimento di una tecnica)

perchè se gli suggerisco lui non impara, meglio cambiare apertura e fargli uscire la tecnica(o quel che gli viene) spontaneamente.

ok

Va bene anche quel che dici, ma preferisco stimolare facendo "sentire" cosa non va, se si tratta di lotta un ribaltamento, se di strike un colpo(leggero) sul lato lasciato scoperto p.e.

Seguito a reagire evitando di finalizzare per due o tre volte poi finalizzo. L'importante è non distruggere il suo amor proprio.

Non conta il livello, conta lo spirito/atteggiamento, se combatto con uno più forte do il massimo e me ne fotto di perdere/capire, ma non sto fermo non mi arrendo subito. E' più forte so cazzi suoi al limite della scorrettezza(ma con rispetto). Lui impara tanto dalle reazioni inconsulte.

Giusta attitudine è un giuoco(da prendere seriamente, ma ne parleremo nella salvaguardia fisica) 8)
naturalmente se sale il livello ci sarà sempre meno spazio al sorriso, ma ci si arriva per gradi.
Trovo inutile mettere una persona, agli inizi, nella condizione di aver tanta paura da non ridere.
Come trovo inutile dirgli(nelcaso sia l'istruttore) non si parla e non si ride, deve essere una cosa che si costruisce dal basso e naturalmente.


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marco

Re:training partner
« Reply #14 on: August 23, 2011, 14:01:36 pm »
0
Saper motivare
significa , secondo il proprio livello naturalmente, lasciare nell'altro una sensazione positiva e comunque una sensazione di non aver perso tempo.
porsi sempre nella condizione di permettere all'altro lo studio
essere altruista
cercare di capire le lacune e fargliele sentire/trovare
dare l'esempio
accettare gli errori dell'altro
non correggere se non esplicitamente richiesto
non fare facce strane
emanare gioia e volontà di pratica
accettare puzze e scorregge, saliva e sangue
darsi completamente e al massimo rispetto al livello dell'altro, cioè di quello che pensiamo possa reggere
« Last Edit: August 24, 2011, 10:03:29 am by marco »