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Offline Max

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Re:training partner
« Reply #15 on: August 23, 2011, 15:36:30 pm »
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Saper motivare

significa , secondo il proprio livello naturalmente, lasciare nell'altro una sensazione positiva e comunque una sensazione di non aver perso tempo.
porsi sempre nella condizione di permettere all'altro lo studio
essere altruista
cercare di capire le lacune e fargliele sentire/trovare
dare l'esempio
accettare gli errori dell'altro
non correggere se non esplicitamente richiesto
non fare facce strane
emanare gioia e volontà di pratica
accettare puzze e scorregge, saliva e sangue
darsi completamente e al massimo rispetto al livello dell'altro, cioè di quello che pensiamo possa reggere
Manca il sudore ... che ti cola in faccia mentre da sotto gli spieghi che la chiusura non è proprio perfetta e lui non capisce  ;)

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Offline Gelo - Killer Whale is back!

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Re:training partner
« Reply #16 on: August 23, 2011, 15:43:35 pm »
0
Marco, ti senti poetico? :-\
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
Salvaguardia gli indifesi e non fare torti.
E' il tuo giuramento!
(schiaffo)
E questo, affinchè te ne ricordi!
Sorga un cavaliere.

Cit - Le Crociate (Kingdom Of Heaven)

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marco

Re:training partner
« Reply #17 on: August 23, 2011, 16:30:28 pm »
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No è che ieri ho ricominciato grappling e ho fatto sparring con due belle persone.
e mi andava di condividere un po' della mia esperienza di praticante :gh:

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:training partner
« Reply #18 on: August 23, 2011, 16:44:58 pm »
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cercare di capire le lacune e fargliele sentire/trovare
dare l'esempio
accettare gli errori dell'altro
non correggere se non esplicitamente richiesto
non fare facce strane
emanare gioia e volontà di pratica
accettare puzze e scorregge, saliva e sangue
darsi completamente e al massimo rispetto al livello dell'altro, cioè di quello che pensiamo possa reggere
Secondo me anche spronarlo nella giusta direzione della tecnica permettergli di mandarla un minimo avanti (certo senza distruggerti) o dirgli quando inizia a funzionare, non rompere le palle su un dettaglio non esatto e nel caso 'suggerirgli' una correzione.
Marco mi sa che tu sei molto più sulla versione istintiva, io un minimo di spiegazione 'teorica' la apprezzo poi ovvio se non la sento averla capita non conta o meglio credo che non la si sia capita davvero se non quando è chiara sia per il corpo che per la mente.

Hai dimenticato pure il sudore che si condivide e non lamentarsi di gesti involontari e magari non troppo 'carini' tipi pedate in faccia o smanacciate ma che magari in alcune situazioni sono spontanei.
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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marco

Re:training partner
« Reply #19 on: August 23, 2011, 16:53:04 pm »
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del sudore ne ho parlato 8)
così anche dei gesti inconsulti o involontari (sia nell'altro post che nel dire di non fare facce strane)

per l'istintivo bisogna differenziare i ruoli
da praticante quello devi fare ( sono accettati commenti occasionali e brevi)
da insegnante devi acquisire la capacità di capire quanto, come, in che modo e poi varia da persona a persona. C'è quello che senti di dovergli dare una mano e quello che meno gliene dai e meglio è. :gh:


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Offline Hung-gio

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Re:training partner
« Reply #20 on: August 23, 2011, 22:51:03 pm »
0
Se venite ad allenarvi con me vi insegno a  resistere alle puzze :-[ :sbav: :sbav:

Comunque nella mia esperienza ho notato che il migliore partener ,soprattutto per divertirsi,è quello dello stesso livello che vuole imparare insieme a voi, perchè in questo modo non si è spaventati dal fatto di fare brutte figure, e ci si allena con più tranquillità.
Dal punto di vista del miglioramento ,invece, gli istruttori e il maestro sono i migliori( o qualunque altro compagno con molta più esperienza).
A volte una tecnica non si capisce finchè non si subisce da qualcuno che l'ha veramente compesa in precedenza.

Per quanto riguarda tutte le vostre opinioni non posso ,comunque, che condividere e quotare. :D
« Last Edit: August 24, 2011, 08:37:31 am by Hung-gio »

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Offline Syntrip

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Re:training partner
« Reply #21 on: August 24, 2011, 09:27:17 am »
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alternare collaborazione e opposizione con le precauzioni già citate è la maniera migliore, anche il carbone vegetale può risultare piacevole, mentre ceci e fagioli li sconsiglierei
Come un nano in bilico sull’orlo di un orinale, dovevo muovermi in punta di piedi…Come un cieco ad un’orgia, dovevo farmi strada palpando.

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marco

Re:training partner
« Reply #22 on: August 24, 2011, 10:02:08 am »
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Salvaguardia fisica

si tratta di tenere bene a mente che ogni incidente porta uno stop o una riduzione nell'allenamento (personale o del compagno)
Un partner che ha paura di farsi male, sarà rigido e timoroso(l'incidente è dietro l'angolo)
un partner morbido e reattivo, che ha fiducia, ci offrirà infinite occasioni di crescita
bisogna fare attenzione alla routine, abbassa le difese e favorisce l'incidente, quindi bisogna sempre tenere il partner sulla corda cambiando ritmo e velocità, ma anche uscendo talvolta dai canoni stabiliti(senza malizia)
Tenere sempre presente che l'allenamento finisce quando si è sotto la doccia. La maggior parte degli incidenti avvengono quando si abbassa la tensione, quando ormai pensiamo manca poco alla fine della lezione.
Avere grande considerazione del partner, sia di chi ci è simpatico che di quello stronzo
Sentire le sue rigidità, significa comprendere come non fargli male, ma anche come non cozzare contro un muro
osservare sempre tutto intorno a noi e non concentrarci solo sulla tecnica da eseguire
Dare il massimo della nostra forza,  non in assoluto, ma in base a quello che riteniamo l'altro possa ricevere
Anche se tiriamo piano e lentamente, la nostra mente deve porsi come se lo stessimo facendo a tutta birra
Abituarci a praticare con tutti , anzi preferendo quelli che ci mettono in difficoltà
Lo spirito generale deve essere quello che: se succede qualcosa.. è sempre colpa mia
Un buon training partner deve lasciare l'ego da parte, in quel momento è solo uno strumento di formazione di qualcun'altro(anche se in realtà ci stiamo formando quanto e come lui)

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marco

Re:training partner
« Reply #23 on: August 24, 2011, 10:15:07 am »
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il ritmo e il saperlo variare per non favorire il rilassamento

questo lo reputo molto importante, ed in parte l'ho toccato nel post precedente.

nell'allenamento in palestra spesso ci troviamo con compagni conosciuti(quindi sappiamo grosso modo come reagiscono e si muovono). Come spesso pratichiamo tecniche o sequenze in qualche modo stabilite.
Variare ritmo, velocita , inserire qualche cambiamento, seppur rimanendo nella sequenza stabilita, favirisce l'attenzione e l'allenamento.
La routine, seppur necessaria all'inizio per apprendere la coreografia di un movimento, è deleteria per l'allenamento vero dello stesso(il problema dei kata)
Naturalmente non ce l'ho con i kata, ma con il modo con cui molti interpretano ed eseguono gli stessi senza tenere in conto questo parametro e gli altri che ho citato nel post
 

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marco

Re:training partner
« Reply #24 on: August 24, 2011, 10:34:39 am »
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la giusta forza

Una delle cose meno semplici da capire.
Da tenere presente è l'obiettivo: far lavorare il compagno perchè migliori il più veloce possibile
in generale:
poca, se deve apprendere un movimento(è inutile mettere in difficoltà una persona quando ancora non sa cosa fare)
sempre più per consolidarlo(mai dargli l'impressione che sia troppo facile)
massima per consolidarlo(deve comprendere quanto sia difficile applicare quello che pensa di sapere)

Ma bisogna anche tener presente l'aspetto psicologico, se sentiamo che quel quantitativo di forza, che noi reputiamo corretto, crea disagio o stimola malamente, dobbiamo modificare. Per il principio che l'altro deve migliorare con noi e non nonostante noi.
alla fine di un maschio allenamento, tutti si dovrebbero sentire bene, stanchi distrutti, ma con la voglia di ricominciare


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marco

Re:training partner
« Reply #25 on: August 24, 2011, 10:48:51 am »
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i giusti stimoli

Altra cosa importante e difficile, ancorchè trasversale alle considerazioni precedenti.
Non esiste una regola, anzi spesso gli stimoli da dare sono completamente antitetici a seconda dei soggetti
Sempre presupponendo il nostro ruolo di partner e cioè di "allenatore" momentaneo del compagno
Solo l'esperienza e l'attenzione ci possono aiutare, ma di fondo dovremmo ricercare sempre il suo miglioramento.
Sbagliare fa parte del suo e del nostro addestramento, non deve rappresentare un problema.
Fregarsene è un problema(in teoria, in pratica nella squadra c'è bisogno anche del grosso stronzo che pensa solo a se stesso)

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marco

Re:training partner
« Reply #26 on: August 24, 2011, 11:46:52 am »
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favorire lo spirito di gruppo/squadra

cosa c'entra con l'essere un buon partner?
c'entra se si considera il gruppo importante per la crescita. Un gruppo ben affiatato, rappresenta una fonte di stimolo incredibile per ognuno dei componenti .
Posto questo, non aiutare un compagno, non coinvolgerlo in uno spirito comune di crescita reca danno a tutti.
Favorire uno spirito agonistico inviduale a scapito di questo, secondo me, reca danno anche all'agonista. Quindi darsi, per una parte dell'allenamento(aldifuori del periodo pregare), a partner diversi e magari meno stimolanti(apparentemente) porterà comunque frutti positivi.
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marco

Re:training partner
« Reply #27 on: August 24, 2011, 11:55:49 am »
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la "guida"

Certo il ruolo principale, affinchè tutte le cose dette avvengano, è rivestito dall'insegnante.
Nondimeno ognuno, per il proprio livello, è una "guida" quando si allena con un compagno.
Creare un clima di crescita generale è responsabilità di tutti.

Ho voluto condividere con voi solo la mia esperienza di praticante, non certo fornire un decalogo da seguire.
Sarei felice se altri di voi condividessero con me le proprie sensazioni

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:training partner
« Reply #28 on: August 27, 2011, 09:07:56 am »
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Sarei felice se altri di voi condividessero con me le proprie sensazioni
,,,,
,,,,
E fu silenzio,,, discussione molto interessante, quando riprendo a lavorare che ho un po' di tempo  :gh: intervengo pure io..
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline Sunny K

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Re:training partner
« Reply #29 on: August 28, 2011, 12:29:18 pm »
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Sarà che sono fortunato (lo sono senza dubbio, in realtà), ma questi punti cardine elencati da marco li ritenevo impliciti...

Sono farina del tuo sacco o citazioni da una fonte?
Peace, Unity, Brotherhood.