Ciao Boba, piacere di conoscerti come nuovo elemento di questa discussione. Benvenuto!!
Con una risposta dovrei rispondere ad entrambe le domande.
E’ inappropriato cercare di classificare e determinare una filosofia fondata in particolar modo sul taoismo con parametri prettamente occidentali.
Pienamente d'accordo.
La componente taoista è facilmente individuabile nel simbolo del Dao (cerchio con due parti che si compenetrano a vicenda) e nel nome Vovinam Viet Vo DAO.
Partendo da uno studio del Dao è possibile vedere come questa componente filosofica sia presente nel Vovinam. Una componente filosofica che è di per se mutevole (non a caso è difficile definire il Dao).
Il pensiero Taoista è legato praticamente a qualsiasi "forma di vita culturale" legata storicamente alla cultura cinese, egemone in Asia, quindi sicuramente anche in Vietnam.
Quello su cui ci stiamo focalizzando io e Mad non è tanto il fatto che vi sia legata una certa visione del mondo all'arte marziale. Anche i miei maestri cinesi traducono il termine con "Filosofia", tuttavia, aldilà delle loro buone intenzioni, con quel termine si indica qualcosa di ben specifico, radicato tipicamente nella cultura occidentale.
Perlomeno da Aristotele in poi, essa è stata una conoscenza di tipo razionale e intellettuale, di tipo teorico o teoretico (predominanza della vita contemplativa sulla vita activa). Il Taoismo viene classificato dagli esperti come una "via di liberazione" per il suo carattere essenzialmente etico-pratico, che rifiuta come inessenziale e ingannevole ogni concettualizzazione o teorizzazione, per un approccio di tipo esperienziale (leggiti i bei libri di Francois Jullien sull'argomento, te li consiglio!!).
Potrebbe essere più vicino alla "sapienza" degli antichi sophoi presocratici o alla mistica cristiana o araba, ma qui il discorso è lunghissimo anche se affascinante...
Vien da se che la comprensione stessa di questa filosofia possa lasciare perplessi gli occidentali, credo invece che per gli orientali essa sia naturale in quanto radicata nella loro cultura. Lo stesso compianto gran maestro Le Sang (è appena passato un anno dalla sua scomparsa), ricorda in uno dei suoi ultimi discorsi agli insegnanti di VVVD di: “continuare a lavorare diligentemente per migliorare la filosofia del Viet Vo Dao basati sulle richieste dei tempi moderni, al fine di promuovere l'armonia, l'amore, e aiutare la gente a vivere in uguaglianza e amore con tutti meritando di vivere in un mondo felice e di pace”.
La teoria del mutamento è fondamentale per il Daoismo, è l’augurio del gran maestro manifesta la sua comprensione dell’attualità del Vovinam VVD, diffuso in tutto il mondo, e promuve lo sviluppo della filosofia come ricerca.
Come ha già detto Mad, ogni evento della cultura occidentale è di origine filosofica (Internet, Comunismo, Capitalismo, Cristianesimo ecc...). Come ricordava anche il grande Severino ad una puntata di "Che tempo che fa".
Quindi anche la filosofia (non a caso nata in Grecia, contemporaneamente a Storia e Politica) è intrinsecamente legata al mondo occidentale. Qui si è solo ricordato che originariamente le arti marziale orientali non erano legate a queste visioni del mondo (Taoiste, Buddhiste ecc...), che le arti marziali non sono immutabili e storicamente cambiano e quel legame è un qualosa che si è aggiunto dopo rispetto alla pratica fisica. Poi nessuno toglie che uno oggi può scegliere di interpretare il suo cammino nelle Arti Marziali come vuole o seguire i consigli dei vari Maestri. Il fatto che storicamente non è fondata non ti impedisce di crederci (un po' come l'esistenza di Dio: la sua indimostrabilità non intacca minimamente la fede di chi crede). Che sia poi legata al Vovinam o al Pugilato, la pretesa di validità avanzata è la stessa. Era solo per operare una distinzione teoretica, tutto qui. Sai, noi ci divertiamo così...