Anche a me lasciava perplesso Reeves, ma alla fine, fa il mezzosangue, risultando finanche gradevole.
Certo ci sono delle storture e delle esagerazioni, ma come ho detto è un film fantasy, che rende omaggio alla storia dei 47 ronin.
Va visto in quel modo, non certo come l'ultimo samurai, altrimenti dovremmo partire dal fatto che non pronunciano mai la parola Katana, chiamando tutto "spada", ma il genere di riferimento, consente quasi qualsiasi cosa, ciò non di meno, molti nomi e riferimenti nel film, sono fedeli alla storia, altri ricalcano credenze e mitologia Nipponica, il tutto nel fantasy.