Credo che i dubbi di Ryujin siano più che legittimi, io ne ho moltissimi cui cerco di dare risposte.
Mi sto convincendo che alla base di tutto, ci siano sempre gli stessi problemi, poca comprensione, toppa fede cieca, superficialità, lacune cognitive colmate con la fantasia o con i misticismi eccetera.
Sono i problemi che affliggono in generale le AM, che invece sono (io credo) assai più semplici nella pratica sebbene trattino un tema complesso come quello di provare a codificare lo scontro che, per sua natura, non ha codici fissi, è imprevedibile e mutevole.
Gli Uchi Waza, a mio avviso, possono essere visti come le armi bianche in guerra, che hanno un loro ruolo in certe fasi dello scontro, dopo i cannoni, i fucili e le mitraglie, quando parte l'assalto, il corpo a corpo, dove entrano in gioco le pistole, le baionette sui fucili e poi le lame a mano.
Ovvio che l'assalto all'arma bianca possa partire per primo, è un fatto di libere scelte, così come è ovvio che le lame possano uccidere il nemico.
Ovvio che, per la legge dei grandi numeri, è possibile che qualche nemico cada ugualmente sotto le lame di quell'assalto, ma credo sia altrettanto ovvio che non si potrà definire una "strategia intelligente".
Allo stesso modo, un Karateka è liberissimo di combattere a suon di Uchi Waza per il semplice motivo che ci sono e quindi si possono usare, magari al posto di pugni e calci, ma magari la scelta più saggia è di usarli in situazione di maggiore sicurezza.
L'eccesso nella realizzazione di coreografie da combattimento, le evoluzioni acrobatiche, i colpi che nutrono l'immaginario collettivo (il Karateka è quello con le mani come coltelli che usa come il Big Gym) sono utilissime per fare spettacolo, magari attirano qualche iscritto in un Dojo, ma diffido che possano farci portare a casa la pellaccia.