Non so nulla di lei, sto inventando, ma se dovessi deudrre una sua storia basandomi sulle mie impressioni, direi che il padre ha riversato in lei tutto il suo Karate senza curarsi troppo di cosa lei ne pensasse (e in Giappone questo tipo di "instradamento forzoso" dei figli è molto frequente).
Questo fatto dell'atteggiamento triste non l'avevo notato, tuttavia, vedendo anche il padre karateka e osservando meglio il video, noto che effettivamente vi è un velo di obbligo e di tristezza nel suo sguardo. L'instradamento forzato era un dato antropologico della società giapponese che avevo già sentito da altre parti e poi mi fido, visto che tu, per ovvi motivi, conoscerai il Giappone e i Giapponesi meglio di come posso farlo io.
Sullo "sculettamento" d'anche tipico dello Shorin Ryu e così accentuato, ho chiesto alla mia amica e mi ha detto che, per una donna così minuta, un caricamento d'anche così amplificato è il metodo migliore per generare la massima potenza da una posizione "alta" e a corta distanza, senza abbassarsi. Come spiegazione personalmente, pur non avendo mai provato questo stile, mi pare plausibile. Si ricollega anche ad alcune spiegazioni di Funakoshi sulle caratteristiche del Karateka Shorin.
Infine, sul Makiwara (attrezzo che personalmente non ho mai amato molto, preferendovi un buon sacco e colpitori moderni - Egami docet
): so che quello Okinawense è generalmente molto più flessibile rispetto a quello giapponese, che è invece più rigido e piantato. Sono molto diversi. Forse presumo che derivino anche da lì le differenze nel modo di colpirlo e la magggiore attenzione sul richiamo, rispetto al video postato da Ryujin.