Al cappellaio un lavoro non dispiacerebbe cosi' tanto
Cmq nei prossimi giorni tra universita' e impegni saro' parecchio occupato e la mia petulante presenza diminuirà
Non sono stato molestato, peggio, ho buttato 10 anni di pratica in minchiate.
Dunque il culo mi brucia molto ma molto' di piu'....
Allora ieri la discussione si e' parecchio infervorata su questi temi,vi riporto i punti essenziali, cmq andra' avanti:
Un Test nell'accezione accademica e' pressoche' impossibile da fare perche' servirebbe un team di ricerca molto piu' serio,un sacco di tempo e un sacco di persone solo per fare le calibrazioni iniziali.
Pero' e' possibile adottare una differente metodologia:
Non possiamo stabilire che "i fantini sono bassi",ma possiamo ricavare dati utili nel rapporto con i giocatori di basket e dire che "i fantini sono mediamente piu' bassi dei giocatori basket".
Sara' piu' un sondaggio che un test, nel senso che non avremo un giudizio gia' nella puro risultato ma solo dei dati sui cui poi discutere.
Probabilmente la modalita' che seguiremo sara' una variante di quella dei focus group.
Rilevante sul piano teorico e' che andremo a conoscere le opinioni e le percezioni di queste persone, non la "realta' " pura:
Domanda: ti reputi una persona generosa?
-soggetto uno: SI (il soggetto uno ha donato 50 cent a un barbone)
-soggetto due: NO (il soggetto due passa tre mesi all'anno a fare volontariato nel terzo mondo)
Noi non avremo il background ne' il modo per stabilire il dato oggettivo,ma avremo dei dati su come le persone di percepiscono.
---> questa cosa che e' un eresia per l'approccio psicologico che riguarda i test e' invece secondo me una delle parti piu' significative.
(ma si sa' che c'e' un antico duello tanto tra gli stessi psicologi che nel resto del mondo: Se il soggetto puo' essere ridotto a oggetto o se la soggettivita' e' irriducibile.)
Scusate la forma sconclusionata ma mi sono appena svegliato