Indagine psicologica e arti marziali.

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Offline Bellerofönte

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #30 on: September 05, 2011, 11:30:57 am »
+1
Io voglio proporre un altra domanda provocatoria: perche la maggior parte dei praticanti di Sdc è ossessionato dal mondo delle arti marziali, o meglio, dal voler per forza attaccarlo?

Non ho capito il senso di questa domanda, anchè perchè dal mio punto di vista un praticante di SdC come può essere (per esempio) il Pugilato esprime nella sua visione più totale e pura l' Arte di Marte.
« Last Edit: September 05, 2011, 11:33:17 am by -BellerofontE- »
"Costantemente mantenersi presenti dentro la propria pelle, esercitarsi, avere una condotta particolare, disprezzare il facile comodo, disprezzare l’inutile lusso, essere uomini raffinati, ma essere uomini fermi. Mantenere la fedeltà della parola. E nel fisico esercitarci a combattere."

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Offline The Spartan

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #31 on: September 05, 2011, 11:33:36 am »
0
Hung, scusandomi per la franchezza, mi sono un pò rotto i coglioni di chi nn capisce quello che scrivo e viene a fare poi la morale...
A me nn frega un cazzo di chi pratica cosa...si parlava di riscatto e a quello mi sono riferito...che sia wetciù, wushu, taglio e cucito o sudoku, il concetto, riferito a un mero meccanismo mentale, nn cambia... ;)
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Offline steno

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #32 on: September 05, 2011, 11:34:02 am »
0
In pratica, vorresti fare con i WC men, quello che Adolf fece con gli ebrei.... cioè additarli con "giusta causa".

Ammesso e non concesso che si possa, con cosa li paragoni a chi?
Devi come minimo far eseguire l'identico test anche ad un pari numero di praticanti d'altre AM e SDC, perchè il karate sportivo non è il karate marziale, il pugile che vuole combattere sul ring a tutti i costri non è il pugile che ama solo la prepugilistica e gli incontri amichevoli in palestra, ecc. ecc. ecc.
Vedi poi i casi particolari, come l'aikido da una parte e la roba paranoicomilitare dall'altra.
Se devi farlo, fallo bene, sennò lascia perdere tutto.
la fijlkam è alla frutta

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Offline The Spartan

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #33 on: September 05, 2011, 11:36:33 am »
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Stai parlando con me?Dimmi di no.....
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Offline Hung-gio

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #34 on: September 05, 2011, 11:45:03 am »
0
Hung, scusandomi per la franchezza, mi sono un pò rotto i coglioni di chi nn capisce quello che scrivo e viene a fare poi la morale...
A me nn frega un cazzo di chi pratica cosa...si parlava di riscatto e a quello mi sono riferito...che sia wetciù, wushu, taglio e cucito o sudoku, il concetto, riferito a un mero meccanismo mentale, nn cambia... ;)

Non faccio la morale, sto solo dicendo che la vostra visione è appunto la vostra. Perchè da questo dovete per forza convincere il mondo che avete ragione? Se venisse uno che combatte tutti i giorni come mercenario nelle zone di guerra e dicesse che siamo tutti illusi che si credono marzialisti mentre in realtà parliamo solo sui forum e non uccidiamo tutti i giorni un po' di persone, cosa diresti? Se questo poi invetasse un test psicologico per scoprire che noi siamo tutte mammole senza un po' di coraggio che , (come tu hai dettom per i praticanti di WC )fuggono dal vero riscatto nascondendosi in un mare di discorsi e credendosi fighi perchè saliamo sul ring, ebbene, dal suo punto di vista non avrebbe ragione?
Quindi , come ho detto, non faccio la morale a nessuno. Sto solo dicendo che bisogna sempre distinguere il proprio pensiero dalla VERITA' assoluta. Io credo in quello che faccio, ma non mi sognerei mai di dire che gli altri non sono normodotati perchè non seguono la mia strada.


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Offline The Spartan

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #35 on: September 05, 2011, 11:51:19 am »
0
Vedi che continui a nn capire....
Intanto stai parlando con me....quindi eviterei il plurale...
Secondo, io nn ho detto che chi fa WT è un malato di mente...io ho detto che per quella che è la mia diretta esperienza nel campo chi cerca un riscatto vero nel pieno possesso delle proprie facoltà mentali sceglie cose più probanti...del WT come del Sudoku come del karaoke o altro.
Quindi, lo ribadisco, giudico un meccanismo mentale, nn una pratica, che io rispetto sempre e cmq, e tantomeno una disciplina.
Chiaro?
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Offline Hung-gio

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #36 on: September 05, 2011, 11:52:50 am »
0
Allora chiedo perdono per il fraintendimento. Colpa mia che ho interpretato male le tue parole. Scusami. :)

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Offline The Spartan

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #37 on: September 05, 2011, 12:20:02 pm »
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 ;)
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Luca Bagnoli

Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #38 on: September 05, 2011, 12:20:50 pm »
+2
Dunque : i praticanti di AM sono nel 99% dei casi persone disturbate e insicure , che hanno subito e subiscono quotidianamente umiliazioni e bastonature. Ciò alimenta in loro un desiderio di riscatto che , non essendo supportato da determinazione e autocritica , sfocia generalmente nella pratica di cazzate esotiche che li allontanano sempre più dalla realtà e non contribuiscono in alcun modo a risolvere i loro problemi di relazionalità e autostima.
« Last Edit: September 06, 2011, 21:35:21 pm by Wa No Seishin »

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Offline Fabio Spencer

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #39 on: September 05, 2011, 12:23:23 pm »
0
Io non capisco molto il senso della discussione ne tanto meno della ricerca psicologica. Non vi sembra un po' superbo il voler dimostrare che una categoria a voi poco simpatica sia "diversa" in qualcosa? Oltretutto la diversità consisterebbe in un deficit.
Qualcuno ha cercato di farlo ( e qualcuno continua a farlo) con le etnie mondiali con scarsi risultati.

Le etichette servono a poco secondo me. Credete di stare , marzialmente parlando, sulla starda giusta? Bene. Non capisco allora a cosa vi serva denigrare chi la pensa diversamente da voi, arrivando a definirli "malati"( vedi Jhon Spartan).

Io voglio proporre un altra domanda provocatoria: perche la maggior parte dei praticanti di Sdc è ossessionato dal mondo delle arti marziali, o meglio, dal voler per forza attaccarlo?
Ciao Hung-gio.
Ho provato aprima ad esprimere la mia visione sulla cosa.
Ma ho fatto casino con la funzionalità dei messaggi e alla fine non l'ho spedita.
Adesso nonho tempo, ma conto di farlo in pausa pranzo.
Credo che risponderò così anche alla tua domanda.
"vi prego di notare l'eleganza del piano nella sua semplicità...."


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Offline Fabio Spencer

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #40 on: September 05, 2011, 14:08:39 pm »
+1
Io non capisco molto il senso della discussione ne tanto meno della ricerca psicologica. Non vi sembra un po' superbo il voler dimostrare che una categoria a voi poco simpatica sia "diversa" in qualcosa? Oltretutto la diversità consisterebbe in un deficit.
Qualcuno ha cercato di farlo ( e qualcuno continua a farlo) con le etnie mondiali con scarsi risultati.

Le etichette servono a poco secondo me. Credete di stare , marzialmente parlando, sulla starda giusta? Bene. Non capisco allora a cosa vi serva denigrare chi la pensa diversamente da voi, arrivando a definirli "malati"( vedi Jhon Spartan).

Io voglio proporre un altra domanda provocatoria: perche la maggior parte dei praticanti di Sdc è ossessionato dal mondo delle arti marziali, o meglio, dal voler per forza attaccarlo?
Ciao Hung-gio.
Ho provato aprima ad esprimere la mia visione sulla cosa.
Ma ho fatto casino con la funzionalità dei messaggi e alla fine non l'ho spedita.
Adesso nonho tempo, ma conto di farlo in pausa pranzo.
Credo che risponderò così anche alla tua domanda.
Eccomi, nel frattempo altre persone sono intervenute quindi probabilmente il mio intervento non aggiungerà nulla di nuovo.
Anche io sono convinto che pratiche di scontro fisico (che siano AM o SDC) peschino per loro natura in un bacino di riferimento che ha problemi di autostima e di percezione di sè.
Che qusto sia generato da esperienze tipo bullismo, dal non sentirsi adeguati o soddifatti della propria posizione sociale (basta solo pensare alle figure di leader e di gregario nelle compagnie di ragazzi) o dall'essere l'obbiettivo delle prese in giro del gruppo di compagni di scuola poco importa.
Si cerca tramite una pratica che prevede uno scontro, tramite un percorso visto come faticoso e probante degli autoriconoscimenti.
Sono riuscito ad arrivare in fondo quella certa prova mentre nessuno credeva ce l'avrei fatta, ho meno paura di un tempo, ecc...
Questo è per me il discorso generale.
E le esigenze di chi è in quella situazione, chi in maniera più grave, chi meno, sono comunque sacrosante.
Non saprei quando un disagio del genere diventi così grave da rappresentare una psicopatologia, ma per questo secondo me il discorso di base ha sicuramente senso.
Ci sono situazioni in cui l'ottenere risultati che si credevano impossibili effettivamente impatta positivamente l'autostima e la percezione di sè, con un effetto virtuoso a valanga su tutto un insieme di altre cose.
Ce ne sono altre in cui invece il risultato che si ottiene è quello di far richiodere sempre di più il praticante in un mondo di fantasia in cui si sente completo, alimentando un circolo vizioso in cui è sempre più sepratato dalla realtà, i suoi rapporti sociali peggiorano e più questo succede più è forte la spinta al mondo di fantasia in cui si sente bene.
Sicuremnte dipende dalla persona, dalla sua iniziale situazione, ma anche da capacità/incapacità dei maestri o dalla loro mala/buona fede.
Certe organizzazioni che funzionano su meccanismi che garantiscono introiti e soldi al vertice però hanno l'effetto collaterale di aggravare situazioni negative come espresso sopra.
E purtroppo il mondo del WC secondo me sta ancora pagando lo scriteriato marketing dell'EWTO di alcuni anni fa.
Esattamente come quei corsi oggetto del tread "pubblicità marziale".
Se io ti dico:
1) il mondo è pericoloso e tutti vogliono farti male.--> alimento la tua "paranoia"
2) io però posso darti una soluzione che funziona al 100% --> ti tranquillizzo
3) possibilmente senza fare troppi sacrifici (se non economici) perchè ti faccio studiare la geometria del corpo e le strategie.--> ti spiego e ti convinco perchè funziona.

Ti sto vendendo un prodotto andando a solleticare proprio le situazioni di difficoltà di cui sopra.
Poco da stupirsi se poi mi trovo il palestra tutta gente con quel tipo di difficoltà (specialmente se poi non faccio nulla per aiutarle).
Spero di aver chiarito.

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #41 on: September 05, 2011, 14:31:40 pm »
0
E purtroppo il mondo del WC secondo me sta ancora pagando lo scriteriato marketing dell'EWTO di alcuni anni fa.
Esattamente come quei corsi oggetto del tread "pubblicità marziale".
Se io ti dico:
1) il mondo è pericoloso e tutti vogliono farti male.--> alimento la tua "paranoia"
2) io però posso darti una soluzione che funziona al 100% --> ti tranquillizzo
3) possibilmente senza fare troppi sacrifici (se non economici) perchè ti faccio studiare la geometria del corpo e le strategie.--> ti spiego e ti convinco perchè funziona.

Ti sto vendendo un prodotto andando a solleticare proprio le situazioni di difficoltà di cui sopra.
Poco da stupirsi se poi mi trovo il palestra tutta gente con quel tipo di difficoltà (specialmente se poi non faccio nulla per aiutarle).
Spero di aver chiarito.


Infondo è un po' il riassunto di una buona pubblicità, dove spieghi i problemi ed esalti le tue soluzioni.

Il problema, però, si pone quando questa cosa degenera nel delirio di onnipotenza
Spoiler: show
come il panzone del TKD, nel programma Stan Lee Super Human's, che pretendeva di praticare un KO senza colpire.
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
Salvaguardia gli indifesi e non fare torti.
E' il tuo giuramento!
(schiaffo)
E questo, affinchè te ne ricordi!
Sorga un cavaliere.

Cit - Le Crociate (Kingdom Of Heaven)

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Offline Fabio Spencer

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #42 on: September 05, 2011, 14:35:18 pm »
0

Infondo è un po' il riassunto di una buona pubblicità, dove spieghi i problemi ed esalti le tue soluzioni.

Il problema, però, si pone quando questa cosa degenera nel delirio di onnipotenza[spoiler]come il panzone del TKD, nel programma Stan Lee Super Human's, che pretendeva di praticare un KO senza colpire.
é il sunto del corso di "vendita strategica avanzata" della mia ex azienda.
Spaventalo
Presenta la soluzione
Rassicuralo.

A maggior ragione per indicare che il mio non è un discorso contro qualche stile marziale o qualcuno che mi sta sulle scatole.
Ma un discorso generale.
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Offline Rangio

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #43 on: September 05, 2011, 14:49:25 pm »
0
Tra il serio e il faceto si sono toccati diversi punti interessanti. U po' di considerazioni a random:
prendendo spunto dalla domanda provocatoria di Hung "Io voglio proporre un altra domanda provocatoria: perche la maggior parte dei praticanti di Sdc è ossessionato dal mondo delle arti marziali, o meglio, dal voler per forza attaccarlo?"
Si può rispondere: e viceversa.

Tra i mille scenari immaginabili e gli aggressori plausibili, c'è uno spettro che si aggira nella mente di qualche praticante di Difesa Personale: il pugile  :o Ogni volta che si immagina qualcuno con cui scontrarsi c'è sempre quello che salta fuori e dice: "e se il tizio è un pugile professionista?" Come a dire il Golem!!!  :-X ma vabbè....

Prendendo invece il punto dal motivo per il quale si pratica un'arte o un sdc ci sono talmente tanti distinguo da fare che sarebbe impossibile essere esaustivi, anche perchè si deve sempre e comunque partire dall'uomo,  mai dall'arte che pratica.

Non voglio addentrarmi in motivazioni psicologiche perchè non ho gli strumenti per poter formulare una tesi valida, però non vedo niente di strano tra gente che fa sport da combattimento et similia, in fondo sia i cuccioli di animale che i bambini hanno come istinto quello di lottare, giocando, per prendere confidenza con il proprio corpo, il proprio spazio e le proprie possibilità fin dalla tenera età, quindi scevri da sovrastrutture che hanno a che fare con la rivalsa, l'autostima e via dicendo; tenendo poi ben presente che anche altre discipline o sport che non prevedono come scopo "la distuzione" dell'avversario, sono ben più dure e violente di tante arti marziali (penso al football americano o all'hockey...).
Credo che tra molti giocatori di questi sport si possano ritrovare le medesime motivazioni e caratteristiche, più o meno violente e "disadattate", che si possono riscontrare in tanti marzialisti (uso il termine "disadattato" perchè mi pare di capire che sia il filo conduttore di un certo discorso).
Do what you can, with what you have, where you are.
(T. Roosevelt, XXVI President of United States of America)

Dorje, my Hi-Tech Hero : )

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Offline Ethan

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Re:Indagine psicologica e arti marziali.
« Reply #44 on: September 05, 2011, 20:00:13 pm »
0
non per farmi i cazzi vostri,ma mi spiegate sta storia del riscatto  :-\