Il mito del pugile

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Re:Il mito del pugile
« Reply #60 on: September 12, 2011, 12:04:12 pm »
0
piu' che di mito del pugile parlerei del complesso di inferiorita' di molti marzialisti, molti eh non tutti, giusto quelli che hanno venduto fumo per anni  (e nemmeno di quello buono) :whistle:

E dov'è la differenza? ???

la differenza sta tutta nel punto di vista come cantava Jarabe de Palo  :)
p.s. solitamente i marzialisti mitizzano i maestroni non i pugili  :thsit:

va beh, se andavo a parare a maestroni, si parlava di essere ridicoli e si rasentava la vecchia sezione Martial Humor.
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
Salvaguardia gli indifesi e non fare torti.
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Offline Chinaski

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Re:Il mito del pugile
« Reply #61 on: September 12, 2011, 12:05:38 pm »
0
va beh, se andavo a parare a maestroni, si parlava di essere ridicoli e si rasentava la vecchia sezione Martial Humor.
appunto restiamo IT e cerchiamo di capire come mai molti marzialisti hanno questo complesso di inferiorita' con l'ausilio di un paio di psicologi dovremmo farcela...

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Il mito del pugile
« Reply #62 on: September 12, 2011, 12:06:41 pm »
0
E se paragoniamo l'agonista di AM a quello di pugilato ?

Agonista a contatto pieno? Se sì allora probabilmente è simile.

E se paragoniamo il pugile che fa prepugilistica 2 volte a settimana (sì e no) con il solito marzialista-dopolavorista-padre-di-famiglia ?
Secondo me la differenza rimane
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline Saburo Sakai

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Re:Il mito del pugile
« Reply #63 on: September 12, 2011, 12:12:24 pm »
0
appunto restiamo IT e cerchiamo di capire come mai molti marzialisti hanno questo complesso di inferiorita' con l'ausilio di un paio di psicologi dovremmo farcela...

 :D

Il complesso di inferiorità spesso lo si esplicita presentandosi come superiori... la lotta è dura !  ;)
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Offline nicola

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Re:Il mito del pugile
« Reply #64 on: September 12, 2011, 12:17:15 pm »
+2
Visto che la discussione è già abbastanza incasinata, aggiungo una lente diversa attraverso cui guardare parte di questa discussione.
E ve la pongo con un parallelo sull'alpinismo.
Quando intervistarono Walter Bonatti a raitre, a un certo punto parlarono della sua impresa sulla nord del cervino: aprì una via totalmente nuova, in solitaria e in invernale, con 5 bivacchi in parete in condizioni agghiaccianti.
L'intervistatore provò a chiedere come fosse stato possibile, Bonatti diede una prima risposta molto romanzata, poi all'insistenza della domanda, che chiedeva appunto come fosse possibile sopportare certe condizioni, Bonatti disse che (preparazione tecnica, atletica e mentale perfetta A PARTE) in fondo lui era passato in mezzo alla seconda guerra mondiale, in fondo non era così duro mangiare 1 crosta di pane appeso a un sacco a -30.

Io credo che molto del "mito del pugile" per chi pratica AM sia anche da attribuire a un GENERICO abbassamento della "durezza" dell'allenamento nelle AM o, chiamatelo come volete, abitudine alla fatica e a un certo tipo di metodiche. E questo secondo me è da attirbuire in parte al fatto che molti corsi di AM sono inseriti in contesti "pseudosportivi" come palestre superluccicanti, che se non fosse per il nome somiglierebbero a centri commerciali e grossi iperdiscount.
La richiesta si è adeguata alla domanda e viceversa. E tutto è stato influenzato da pantacollant sbriluccicanti, magliette in micropile, attrezzi supertecnologici che ti misurano anche le gocce di sudore che ti cadono, modelli a cui tendere differenti (copertine patinate piuttosto che atleti in carne ed ossa che hanno fatto la storia degli sport).

Non dico che mi piacerebbe tornare a fare squat nel sottoscala dello stadio, in compresenza con pantegane ipertrofiche e palloni di polvere tipo far west, con pesi arrugginiti e bilanceri semipiegati, però è anche vero che una componente dello sport, in certi ambienti troppo patinati, viene quasi meno.
"Dalla morte in pianura, proteggici, o Signore" (J. Kukuczka, alpinista)


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Offline Bellerofönte

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Re:Il mito del pugile
« Reply #65 on: September 12, 2011, 12:18:36 pm »
0
mah... e quelli che fanno difesa personale/addestramento militare/combattimento israelorussoamericano dove li mettiamo ?


 :gh:
"Costantemente mantenersi presenti dentro la propria pelle, esercitarsi, avere una condotta particolare, disprezzare il facile comodo, disprezzare l’inutile lusso, essere uomini raffinati, ma essere uomini fermi. Mantenere la fedeltà della parola. E nel fisico esercitarci a combattere."

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Offline Saburo Sakai

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Re:Il mito del pugile
« Reply #66 on: September 12, 2011, 12:18:54 pm »
0
E se paragoniamo l'agonista di AM a quello di pugilato ?

Agonista a contatto pieno? Se sì allora probabilmente è simile.

E se paragoniamo il pugile che fa prepugilistica 2 volte a settimana (sì e no) con il solito marzialista-dopolavorista-padre-di-famiglia ?
Secondo me la differenza rimane

Rimaniamo nel campo del "secondo me".

Il che è assolutamente legittimo in tale contesto, ma certo non può proporsi come "oggettivo".

Inoltre il discorso del "contatto pieno" fa cambiare tipo di allenamento, ma non necessariamente qualità ed intensità della preparazione. Non vorrei che anche in questo caso si parlasse di luoghi comuni "per sentito dire". Per esempio chi fa agonismo nel dojo dove pratico io, in gara segue il regolamento con il controllo dei colpi... ma per il resto si allena al sacco (anche a casa, chi può), makiwara, altri tipi di colpitori ecc.ecc.

Lo trovi strano ?

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Offline Darth Dorgius

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Re:Il mito del pugile
« Reply #67 on: September 12, 2011, 12:23:42 pm »
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E se paragoniamo l'agonista di AM a quello di pugilato ?
E se paragoniamo il pugile che fa prepugilistica 2 volte a settimana (sì e no) con il solito marzialista-dopolavorista-padre-di-famiglia ?

Non ci si può intendere perché le 2 domande qui sopra non sono formalmente corrette, per un approccio statistico.

Devi prendere un campione di elementi da una parte e confrontarne i risultati con un altro campione dall'altra.

Perché esistono marzialisti-dopolavoristi-padri-di-famiglia che si alzano alle 5 al mattino per potersi allenare un paio d'ore, e lo fanno ogni giorno.

E ci sono quelli che vanno ad allenarsi 2 volte la settimana, 1h30min alla volta. :)

Quindi, o si considerano tutti gli elementi (poi si fa la media), oppure non ha senso fare confronti.
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline Bellerofönte

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Re:Il mito del pugile
« Reply #68 on: September 12, 2011, 12:27:19 pm »
0
Comunque insisto, trovatemi an'altro SdC/AM dove si ricevono così tanti colpi alla testa e al corpo come nel Pugilato (escludiamo le MMA ...), e avrete una parziale risposta alla domanda iniziale.
"Costantemente mantenersi presenti dentro la propria pelle, esercitarsi, avere una condotta particolare, disprezzare il facile comodo, disprezzare l’inutile lusso, essere uomini raffinati, ma essere uomini fermi. Mantenere la fedeltà della parola. E nel fisico esercitarci a combattere."

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Offline Saburo Sakai

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Re:Il mito del pugile
« Reply #69 on: September 12, 2011, 12:30:59 pm »
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E se paragoniamo l'agonista di AM a quello di pugilato ?
E se paragoniamo il pugile che fa prepugilistica 2 volte a settimana (sì e no) con il solito marzialista-dopolavorista-padre-di-famiglia ?

Non ci si può intendere perché le 2 domande qui sopra non sono formalmente corrette, per un approccio statistico.

Devi prendere un campione di elementi da una parte e confrontarne i risultati con un altro campione dall'altra.

Perché esistono marzialisti-dopolavoristi-padri-di-famiglia che si alzano alle 5 al mattino per potersi allenare un paio d'ore, e lo fanno ogni giorno.

E ci sono quelli che vanno ad allenarsi 2 volte la settimana, 1h30min alla volta. :)

Quindi, o si considerano tutti gli elementi (poi si fa la media), oppure non ha senso fare confronti.
E' proprio come dici te !  ;)

Infatti non ero io che avevo proposto confronti...  :whistle:

Si era partiti con un video di un campione di pugilato per chiedere in quanti dojo di AM si faceva quel tipo di allenamento e con quella intensità !  :o

Io sto proprio dicendo che i confronti qualitativi lasciano il tempo che trovano e che non dimostrano un granché... al limite si possono fare tra 2 praticanti, certo non tra due discipline.  ;)
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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Il mito del pugile
« Reply #70 on: September 12, 2011, 12:32:49 pm »
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Non disponendo di dati statistici accreditati da un lavoro scientifico certo che si rimane sulle opinioni personali e non ho mai detto che ci fosse nulla di oggettivo nelle mie opinioni, anzi sostengo che per avere una visione di insieme bisognerebbe provare ad avere contatto con un campione il più possibile ampio e appunto non limitarsi ai forumisti che praticano karate conosciuti sul forum. 

Io credo che a maggiori rischi debba corrispondere una maggior cautela per cui mi sembra normale dedurre che chi combatte a contatto pieno abbia necessità di una preparazione fisica maggiore appunto per evitare danni, questo discorso ti sembra insensato?
Gli agonisti seri con cui mi sono allenata hanno una preparazione a parte a cui io non riuscirei a tenere dietro, decisamente più intensa.

Per esempio chi fa agonismo nel dojo dove pratico io, in gara segue il regolamento con il controllo dei colpi... ma per il resto si allena al sacco (anche a casa, chi può), makiwara, altri tipi di colpitori ecc.ecc.

Lo trovi strano ?
No anzi mi sembra buona cosa.
« Last Edit: September 12, 2011, 13:16:46 pm by giorgia (Zia Illusa) »
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline Darth Dorgius

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Re:Il mito del pugile
« Reply #71 on: September 12, 2011, 12:35:25 pm »
0
Si era partiti con un video di un campione di pugilato per chiedere in quanti dojo di AM si faceva quel tipo di allenamento e con quella intensità !  :o

Vabbé, ma poi ho anche scritto che mi spiace per l'esagerazione, ma che intendevo sostanzialmente dire che "quel tipo di allenamento manca", non "quell'intensità/bravura manca". Infatti poi è stato pure postato un video di esercizi ai pad fatti da amatori. :)

Io sto proprio dicendo che i confronti qualitativi lasciano il tempo che trovano e che non dimostrano un granché... al limite si possono fare tra 2 praticanti, certo non tra due discipline.  ;)

Ha senso invece, e posso anche spiegarti perché. :)

Metti che un tizio ti dica che vuole imparare a combattere bene, che non viva nella tua zona e che nella zona dove può seguire un corso di arti marziali non ci sono istruttori o maestri che tu conosci e che quindi sai essere validi.

Che disciplina gli consigli? :sur:
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Offline Saburo Sakai

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Re:Il mito del pugile
« Reply #72 on: September 12, 2011, 12:40:40 pm »
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Io credo che a maggiori rischi debba corrispondere una maggior cautela per cui mi sembra normale dedurre che chi combatte a contatto pieno abbia necessità di una preparazione fisica maggiore appunto per evitare danni, questo discorso ti sembra insensato?


Direi che ha uno stimolo concreto in più...

Metti che un tizio ti dica che vuole imparare a combattere bene, che non viva nella tua zona e che nella zona dove può seguire un corso di arti marziali non ci sono istruttori o maestri che tu conosci e che quindi sai essere validi.

Che disciplina gli consigli? :sur:

Se devo essere sincero, non saprei davvero !  :pla:

Cercherei di capire cosa vuole davvero questo tizio... "combattere bene" ? Cosa intende ? Combattere dove ? Con che regolamento ? Com'è caratterialmente ? Che esperienze pregresse ha ?

Se di lui non sapessi proprio un bel niente gli darei l'elenco del telefono e gli direi... vai, vedi, prova e fai quello che ti piace di più.
« Last Edit: September 12, 2011, 12:42:37 pm by saburo sakai »
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Offline Dieselnoi

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Re:Il mito del pugile
« Reply #73 on: September 12, 2011, 12:43:28 pm »
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Resta il fatto che la boxe viene praticata quasi esclusivamente da gente che vuole farsi strada nel professionismo, le arti marziali (anche la thai qui in Italia) sconfinano spesso nel fitness e nel "devo buttar giù un pò di pancia."

Questo porta la boxe ad avere, che so, il 95% di praticanti seri che van sul ring a menare per davvero. le AM da ring, invece, ne hanno forse il 20% e poi non so.

Ergo, il livello medio dei pugili è molto più alto.

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Offline Saburo Sakai

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Re:Il mito del pugile
« Reply #74 on: September 12, 2011, 12:45:41 pm »
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Resta il fatto che la boxe viene praticata quasi esclusivamente da gente che vuole farsi strada nel professionismo, le arti marziali (anche la thai qui in Italia) sconfinano spesso nel fitness e nel "devo buttar giù un pò di pancia."

Questo porta la boxe ad avere, che so, il 95% di praticanti seri che van sul ring a menare per davvero. le AM da ring, invece, ne hanno forse il 20% e poi non so.

Ergo, il livello medio dei pugili è molto più alto.

Eh NO !  ;)

Questo è un trucchetto...  :ricktaylor:

Perché se trai marzialisti si parla gente che vuole buttar giù un po' di pancia...

allora trai pugili ( o comunque tra gli SDC, visto che dall'altro lato si parla in genere di AM) si deve annoverare la fit-boxe, l'aero-boxe, e tutti i vari corsetti che simulano a vuoto movimenti tipici di SDC... con il solo scopo di buttar giù pancia o rassodar i glutei.



E vediamo un po' dove ci porta il conto...  :whistle:
« Last Edit: September 12, 2011, 12:50:03 pm by saburo sakai »
Lo spirito viene prima della tecnica.