Il mito del pugile

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Offline Saburo Sakai

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Re:Il mito del pugile
« Reply #120 on: September 12, 2011, 16:45:04 pm »
0
Quindi saburo, aspetto ancora un link in questo topic, supportato da molte persone in cui si sostiene che "il marzialista (al 99%) fa ridere sia come preparazione fisica che tecnica"

Vabbè, dai... è stato più volte ribadito che anche a parità di concezione (dilettante VS dilettante) l'allenamento del Pugile è molto superiore di quello di un qualsiasi marzialista.
Basta leggere vari messaggi.

Però non intestardiamoci, l'importante è che ci siamo capiti.
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Il mito del pugile
« Reply #121 on: September 12, 2011, 16:50:32 pm »
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Beh le parole sono importanti, molte persone hanno detto (in base alla loro esperienza) che la preparazione atletica è più completa questo non vuol dire che gli artisti marziali facciano ridere ne tantomeno che non esistono le eccezioni.

Quindi ci siamo capiti e nessuno in questo topic ha detto che  "il marzialista (al 99%) fa ridere sia come preparazione fisica che tecnica"

Quindi se sul pugile ci siamo come definizione, per marzialista tu chi definisci se non qualcuno iscritto a un corso di AM?
I requisiti per una discussione sono onestà intellettuale e una mente aperta, senza questi nessun confronto è possibile

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Offline Aliena

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Re:Il mito del pugile
« Reply #122 on: September 12, 2011, 16:53:45 pm »
0


Quindi se sul pugile ci siamo come definizione, per marzialista tu chi definisci se non qualcuno iscritto a un corso di AM?
Definiamolo come Nicola!!!  :sur:
Hai visto che figata di allenamento nel suo JKD?  :sur:
High-functioning sociopath. With your number.


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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Il mito del pugile
« Reply #123 on: September 12, 2011, 16:56:18 pm »
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Occazzo allora la mia tesi non vale più e poi lui non fa AM ma solo calci-nelle-palle-dita-negli-occhi    XD
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Offline Saburo Sakai

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Re:Il mito del pugile
« Reply #124 on: September 12, 2011, 16:59:18 pm »
0
Quindi se sul pugile ci siamo come definizione, per marzialista tu chi definisci se non qualcuno iscritto a un corso di AM?

Purtroppo qui si apre un mondo soggetto a mille interpretazioni, come più volte si è discusso nelle specifiche sezioni (sia qui che sul FAM).

Io ti potrei dare LA MIA interpretazione, ma tale rimane.

Io mi definisco un marzialista perché:attraverso una pratica intensa e costante di una arte marziale combatto le mie debolezze, le mie carenze, le mie pigrizie, e questo mi stimola a cercare sempre di migliorarmi fisicamente, tecnicamente e caratterialmente senza adagiarmi sui risultati raggiunti. Questo passa attraverso un confronto aperto, sincero e costruttivo con gli altri, nella pratica come nella vita, è essenziale per raggiungere lo scopo sia dal punto di vista fisico che mentale. Coloro che mi mettono in difficoltà mi aiutano a fare meglio perché mi aiutano a capire i miei errori ed i miei limiti. Non dico di fare sport perché il mio giudice sono io stesso e sono molto più severo dei giudici esterni.
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Offline nicola

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Re:Il mito del pugile
« Reply #125 on: September 12, 2011, 16:59:46 pm »
0
Occazzo allora la mia tesi non vale più e poi lui non fa AM ma solo calci-nelle-palle-dita-negli-occhi    XD

sì, ma di alta qualità  XD XD XD
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Offline Sunny K

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Re:Il mito del pugile
« Reply #126 on: September 12, 2011, 17:03:53 pm »
+2
saburo, la tua definizione è applicabile a sportivi di qualsiasi risma, eruditi di un argomento, escursionisti, alpinisti, bricoleur, mistici, musicisti dilettanti e professionisti, gazzelle, progettisti di robot e alieni dallo spazio profondo.

Giusto per dire eh.
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Offline Giorgia Moralizzatrice

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Re:Il mito del pugile
« Reply #127 on: September 12, 2011, 17:06:40 pm »
0
Purtroppo qui si apre un mondo soggetto a mille interpretazioni, come più volte si è discusso nelle specifiche sezioni (sia qui che sul FAM).

Io ti potrei dare LA MIA interpretazione, ma tale rimane.

Io mi definisco un marzialista perché:attraverso una pratica intensa e costante di una arte marziale combatto le mie debolezze, le mie carenze, le mie pigrizie, e questo mi stimola a cercare sempre di migliorarmi fisicamente, tecnicamente e caratterialmente senza adagiarmi sui risultati raggiunti. Questo passa attraverso un confronto aperto, sincero e costruttivo con gli altri, nella pratica come nella vita, è essenziale per raggiungere lo scopo sia dal punto di vista fisico che mentale. Coloro che mi mettono in difficoltà mi aiutano a fare meglio perché mi aiutano a capire i miei errori ed i miei limiti. Non dico di fare sport perché il mio giudice sono io stesso e sono molto più severo dei giudici esterni.
Ok ma vedi per il pugile abbiamo una definizione facile e oggettiva per un marzialista no, poi ti credo che sorgono incomprensioni, ma solo perchè c'è un problema di fondo mica perchè quelli che fanno SDC vogliano essere superiori.
Il mondo degli SDC fortemente rivolto alla competizione  è un mondo in cui tutto è molto meno legato alla soggettività dato che lo gara o comunque lo sparring danno un termine di confronto piuttosto implacabile. 
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Offline Saburo Sakai

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Re:Il mito del pugile
« Reply #128 on: September 12, 2011, 17:06:53 pm »
0
saburo, la tua definizione è applicabile a sportivi di qualsiasi risma, eruditi di un argomento, escursionisti, alpinisti, bricoleur, mistici, musicisti dilettanti e professionisti, gazzelle, progettisti di robot e alieni dallo spazio profondo.

Giusto per dire eh.

Esatto !

Ma facendolo tramite un'arte marziale...

Altrimenti sarei un escursionista, un brioleur, un mistico ecc.ecc.

E' il mezzo che definisce, non il fine...
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Offline nicola

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Re:Il mito del pugile
« Reply #129 on: September 12, 2011, 17:07:58 pm »
+1
Io mi definisco un marzialista perché:attraverso una pratica intensa e costante di una arte marziale combatto le mie debolezze, le mie carenze, le mie pigrizie, e questo mi stimola a cercare sempre di migliorarmi fisicamente, tecnicamente e caratterialmente senza adagiarmi sui risultati raggiunti. Questo passa attraverso un confronto aperto, sincero e costruttivo con gli altri, nella pratica come nella vita, è essenziale per raggiungere lo scopo sia dal punto di vista fisico che mentale. Coloro che mi mettono in difficoltà mi aiutano a fare meglio perché mi aiutano a capire i miei errori ed i miei limiti. Non dico di fare sport perché il mio giudice sono io stesso e sono molto più severo dei giudici esterni.

Questa definizione si può applicare anche a: alpinista, sub, giocatore di badmington, tubista, fresatore, pasticcere, regista...
Scusa la rudezza, ma questo non mi pare sia un topic filosofeggiante (aspetto che cmq merita il suo spazio ed è molto interessante), qui si sta parlando di pratica nuda e cruda. Pigli a cazzotti un sacco? salti la corda? Fai piegamenti, usi le scale, prendi in mano manubri e bilanceri, usi protezioni e tiri a contatto?
Insomma, la domanda si ripropone: chi è il marzialista?
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Re:Il mito del pugile
« Reply #130 on: September 12, 2011, 17:10:41 pm »
0
ops, preceduto sul filo di lana dal collega Sunny.
Giuro non ci siamo messi d'accordo prima.  XD
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Offline Barvo Iommi

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Re:Il mito del pugile
« Reply #131 on: September 12, 2011, 17:13:34 pm »
0
Questo passa attraverso un confronto aperto, sincero e costruttivo con gli altri, nella pratica come nella vita, è essenziale per raggiungere lo scopo sia dal punto di vista fisico che mentale.
guarda, questo è quello che, dalle parole di chi passa da una pratica all'altra, è proprio ciò che manca alle am in genere

è quello che io ho trovato in più passando dal jj al bjj per esempio

Poi che esistano isole felici, son daccordissimo, qua c'era una scuola di karate[1] che io all'epoca non avrei mai seguito, proprio perchè si pestavano come le bestie
 1. shotokan

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Offline Saburo Sakai

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Re:Il mito del pugile
« Reply #132 on: September 12, 2011, 17:14:47 pm »
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Ok ma vedi per il pugile abbiamo una definizione facile e oggettiva per un marzialista no, poi ti credo che sorgono incomprensioni, ma solo perchè c'è un problema di fondo mica perchè quelli che fanno SDC vogliano essere superiori.
Il mondo degli SDC fortemente rivolto alla competizione  è un mondo in cui tutto è molto meno legato alla soggettività dato che lo gara o comunque lo sparring danno un termine di confronto piuttosto implacabile.

Anche queste sono osservazioni giuste, le cui cause sono state più volte discusse...

Ma entrambi gli ambienti (SDC e AM) presentano vette di eccellenza e zone di dilettantismo.

Le Arti Marziali si sono ormai adeguate a molteplici scopi, e non tutti mossi da stimoli analoghi.

Ma anche negli SDC avvengono le stesse cose... pensate a quanti, come detto anche da altri, vi si avvicinano in maniera molto soft e ne rimangono sempre ai margini... pensiamo alle orme di fitness-scimmiottamento che nascono come funghi in qualsiasi paelstra alla moda...

Per rimanere in tema con il titolo della discussione, per favore, non viviamo di miti.  ;)

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Offline Saburo Sakai

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Re:Il mito del pugile
« Reply #133 on: September 12, 2011, 17:16:24 pm »
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qui si sta parlando di pratica nuda e cruda. Pigli a cazzotti un sacco? salti la corda? Fai piegamenti, usi le scale, prendi in mano manubri e bilanceri, usi protezioni e tiri a contatto?
Insomma, la domanda si ripropone: chi è il marzialista?

Esattamente è la pratica che mi definisce... il mezzo con cui voglio raggiungere il fine...  :)

I filosofeggiamenti, a ben vedere, sono alla base delle cose estremamente pratiche.  ;)
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Re:Il mito del pugile
« Reply #134 on: September 12, 2011, 17:21:47 pm »
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qui si sta parlando di pratica nuda e cruda. Pigli a cazzotti un sacco? salti la corda? Fai piegamenti, usi le scale, prendi in mano manubri e bilanceri, usi protezioni e tiri a contatto?
Insomma, la domanda si ripropone: chi è il marzialista?

Esattamente è la pratica che mi definisce... il mezzo con cui voglio raggiungere il fine...  :)

I filosofeggiamenti, a ben vedere, sono alla base delle cose estremamente pratiche;)

Benissimo. E quali sono queste cose estremamente pratiche?  :)
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