Kata: rapporto tra forme e combattimento

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Joker

Kata: rapporto tra forme e combattimento
« on: September 09, 2011, 19:08:51 pm »
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Intanto devo dire che sono sorpreso da certe cose che ho letto e mi auguro che l’atteggiamento deliberatamente provocatorio (a livello formale e sostanziale) assunto da alcune persone non si ripeta.

Per tornare in argomento vorrei specificare un paio di cose riguardo la mia esperienza.

Come sanno anche i sassi, il mio background è Shotokan. Non sono mai stato un rissaiolo ma nel periodo in cui facevo solo questo e manco sapevo cosa fosse il Jissen Karate e avevo i soliti classici pregiudizi sugli SdC, per due volte mi sono trovato a dovermi difendere.
Una è stata una scazzottata abbastanza normale, ma nell’altra si può tranquillamente dire che è entrata in gioco la mia stessa vita.
Essendo andata bene in entrambe le occasioni, e soprattutto avendo anche altri compagni di corso che nel corso degli anni mi hanno raccontato di come se la siano cavata in situazioni non dico analoghe, ma simili, posso dire che anche senza un allenamento a contatto pieno ho portato a casa la pellaccia.

Questo soprattutto perché, un po’ per mia abilità, un po’ per l’ambiente favorevole, un po’ per culo, sono riuscito a impostare lo scontro come volevo io. Ne sono uscito con solo un graffio ad un dito, e qui mi ricollego al discorso di Cortobraccio, che spesso c’è una concezione un po’ troppo assolutistica riguardo la “strada”.

Non so se avrei potuto evitare il rischio piuttosto che cercare una “prova”, forse sì, ma tant’è, così è stato, e ho capitalizzato l’esperienza, ripromettendomi di non cacciarmi più nei guai.

D’altra parte, l’impostazione mia e di alcuni miei compagni con cui più spesso scambiavo, è sempre stata quella di evitare lo skin touch e ammiccare al contatto ma va da se’ che senza equipaggiamento adeguato l’intenzione da sola non è sufficiente.

Quindi poi ho iniziato anch’io, all’alba dei 30, un corso di Karate dove la metodologia di combattimento è improntata in modo analogo a quello degli SdC, e nonostante il “successo” di cui sopra, ho finalmente potuto colmare certe lacune che, consciamente o istintivamente, facendo sempre un allenamento, per me ottimo come impostazione ma senza protezioni e quindi con contatto necessariamente limitato, ho sempre avvertito. Ce ne sono ancora molte ovviamente.

Quindi da un lato mi sento di dire che anche un Karate non Jissen fatto bene (e sottolineo che sebbene tutti dicano di farlo bene, in realtà ce n’è pochissimo) può dare comunque qualcosa in fatto di “fare a mazzate per strada”, e che quel qualcosa può anche bastare. D’altra parte c’è gente che fa rissa tutti i giorni senza sapere niente di AM.
Sono anche uno dei sostenitori dell’ippon kumite per sviluppare alcuni aspetti funzionali al combattimento (e non il combattimento stesso).

Ma d’altra parte, nonostante la mia esperienza, sono più che convinto che non usare l’equipaggiamento e le metodologie del contatto pieno renda la pratica monca di un suo aspetto fondamentale e che, diversamente da quello che è successo a me, spesso fa la differenza.

Infine, penso che sebbene il ring / tatami non sia la strada, nessuno meglio di un professionista del combattimento  può avere delle possibilità (perché di possibilità si tratta sempre) di scamparla quando è grigia. I discorsi che il ring è un gioco e che il combattimento per la vita è altro secondo me lasciano il tempo che trovano, poi se si hanno dei dubbi basta chiedere a Bas Rutten.

Appoggio quello che ritengo il miglior intervento della discussione.  ;)
« Last Edit: September 10, 2011, 00:49:21 am by Ryujin »

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Re:Kata: rapporto tra forme e combattimento
« Reply #1 on: September 09, 2011, 19:33:35 pm »
+1
E io ho fatto a pugni usando il balletto cinese.


E, secondo me, me la sono cavata per la sana aggressivita' non per le tecniche del fiore di loto che s'ingroppa il montone alato.




Ma qui e' pieno di luminari della difesa personale con studi teorici pari alla mia competenza in fisica quantistica,che pero' non ascoltano assolutamente campane diverse dalla loro, e questo certamente non giova alla discussione.
Peccato che la stupidità non sia dolorosa.
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Joker

Re:Kata: rapporto tra forme e combattimento
« Reply #2 on: September 09, 2011, 19:36:32 pm »
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Aggiungo del materiale a beneficio del posto di ryujin

Vi posto un kata, eseguito come comandano le federazioni, con ritmo, eleganza,...insomma tutte quelle cose che contano molto quando si va alle gare di kata, ma sono poi aria fritta per la DP (forse). Per i non karateka, il personaggio è uno dei membri della nostra nazionale, specializzato proprio nei kata, vincitore di un sacco di titoli, ecc...

Guardate attentamente per favore.

Kata JION by Luca Valdesi (ITA)

Prendiamolo come modello di uno che fa solo kihon e kata, che non combatte mai (raramente point karate) e riflettiamo. Probabilmente non sa una cippa di DP (forse non è vero perché è delle fiamme oro, ma passatemela buona), sicuramente non ha mai praticato karate full contact e oso dubitare che se tirasse full potrebbe scivolare pure lui su un mawashi geri  ;)

Insomma è carne da coltello, come direbbe qualcun qui.

Eppure...è veloce. Caxo, è considerato uno dei karateka più veloci al mondo tra le nuove generazioni! E' coordinato. Sa tirare un pugno e anche di più. Aggiungiamo che per il point karate ha almeno un minimo di riflessi. Il suo karate, quindi, non ha una certa utilità in strada? Mandatelo sul ring e ne prende un sacco e una sporta, fatelo aggredire in strada da uno bravo e ci resta secco, ma contro il delinquente meio non è capace di difendersi? Non è sufficiente per rimettere in riga i 3-4 bimbominkia del sabato sera?

A voi i commenti. Continuo a leggere, sempre.

NOTA (OT). Faccio notare che è la prima volta che posto nella sezione che mi spetta. Intervengo raramente, ma leggo tutto. La mia crisi nel karate si protrae da mesi e colgo l'occasione per ringraziare tutti quelli che scrivono a riguardo di queste cose sul forum perché mi stanno dando inconsapevolmente un aiuto preziosissimo!  :-* :-*

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Re:Kata: rapporto tra forme e combattimento
« Reply #3 on: September 09, 2011, 19:41:57 pm »
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Vi posto un kata, eseguito come comandano le federazioni, con ritmo, eleganza,...insomma tutte quelle cose che contano molto quando si va alle gare di kata, ma sono poi aria fritta per la DP (forse). Per i non karateka, il personaggio è uno dei membri della nostra nazionale, specializzato proprio nei kata, vincitore di un sacco di titoli, ecc...

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Re:Kata: rapporto tra forme e combattimento
« Reply #4 on: September 09, 2011, 19:44:42 pm »
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Joker, che fai di bello il 18? :whistle: :whistle:
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Joker

Re:Kata: rapporto tra forme e combattimento
« Reply #5 on: September 09, 2011, 19:45:00 pm »
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@mad Più o meno. Ma lui sa con quale parte del pugno colpire e gioca a ce l'hai! Vuoi mettere?  XD

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Joker

Re:Kata: rapporto tra forme e combattimento
« Reply #6 on: September 09, 2011, 19:48:08 pm »
0
Fino al 27 full immersion università. Poi prometto che avrete il miglior training dummy possibile! Altro che omino di legno, io sono più realistico, strillo pure! (invidia dei WCmen...)
 ;D ;D ;D

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Re:Kata: rapporto tra forme e combattimento
« Reply #7 on: September 09, 2011, 19:51:22 pm »
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Guarda che faccia parte delle fiamme oro non vuole dire niente,perché quelli dei gruppi sportivi si allenano solo su ciò che devono fare e basta.Finita la loro cariera sportiva non fanno servzi di pattuglia a meno che non siano loro stessi a chiederlo,perché vengono sempre assegnati a incarichi d'ufficio.Poi guarda affrontare un bimbo MINCHIA il sabato sera che é sballato e bevuto come un scimpanze é dura ma molto dura a me é capitato di far risse quando andavo a ballare la tecno e ti posso assicuraare che tirare giu uno pieno fino alla punta dei capelli di robaccia non é solo difficile ma difficilissimo.
Su rriatu a San Francisco/nun sapendo come agiscu/cu nu vecchiu camburrista/m'aggiu misu a pazziar./Pazziando e pazziando/di curtellu e di bastone/per sfregiar stu carognone/che tradisce la società./Mo si presenta nu picciottellu/culla coppola de sgarru/esci fore maresciallo/ca la faccie taggiu sfregiar./Mo se presenta nu capuposto/culla coppola de sgarru/co nu bastoncinu a manu/cinque lire tu m'ai dar./Cinque lire ieu nun le tegnu/cinque lire nu tel le do/si picciottu de prtima uscita/nu ppartieni alla società./Società cunsegna é bona/di curtellu e di bastone/per sfre


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Re:Kata: rapporto tra forme e combattimento
« Reply #9 on: September 09, 2011, 19:58:00 pm »
+1
Non era per dire che il karate e' ginnastica,era per dire che un ginnasta ha qualita' infinitamente superiori a un  karateka ma anche a moltissimi campioni di sdc.


Pero' resta sempre quella piccola regola del "per imparare a combattere devi combattere".

Perche' ok che delle buone qualita' fisiche aiutino ma allora karate o danza non cambia,e' inutile atteggiarsi ad arte letale.
E poi succede che un giocatore di rugby mena piu' forte di una marea di marzialisti...e allora c'e' qualcosa che non va', non crede?
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Re:Kata: rapporto tra forme e combattimento
« Reply #10 on: September 09, 2011, 20:01:28 pm »
0
Il nönno ha centrato il punto :thsit: Il vantaggio di Valdesi sta non nei suoi kata ma nella preparazione fisica, che è un fattore (ahimè :dis:) determinante.
Un vantaggio degli SDC rispetto alle AM è che solitamente questo aspetto è più curato.

Concordo pure con Mad.
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Re:Kata: rapporto tra forme e combattimento
« Reply #11 on: September 09, 2011, 20:11:32 pm »
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Mad, io sono di quelli che ha un'alta considerazione della ginnastica artistica e la consiglio sempre a quelli che cercano nelle AM tradizionali le cose acrobatiche ;)

Ho anche specificato che atleti di questo stampo (vd. video) hanno poche possibilità contro gente esperta a combattere. Ma secondo me quello che fa lo può proteggere contro le aggressioni di livello medio-basso. Non parlo di veri combattimenti, ma, ad esempio, essere capaci di evitare una bottigliata in testa e assestare un buon pugno sul muso. Non è niente di che, ma queste situazioni penso siano piuttosto frequenti. E penso ci riesca meglio del grosso e un po' impacciato giocatore di rugby.  :)

Perche' ok che delle buone qualita' fisiche aiutino ma allora karate o danza non cambia,e' inutile atteggiarsi ad arte letale.

Quindi secondo te le tecniche che vedi nel kata non servono proprio assolutamente indubbiamente a nulla?  ???
Dai a danza non ti spiegano il caricamento! (ad esempio)
Così distruggi le speranze di metà degli utenti della sezione!  :'(

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Re:Kata: rapporto tra forme e combattimento
« Reply #12 on: September 09, 2011, 20:13:06 pm »
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Sicuramente si, perchè con tutta la preparazione fisica che fa, sicuramente fisicamente è una BESTIA!! :) :) :) :)
[/quote]

Domanda hai mai afrontato dei bimbo MINCHIA sballati?
IO SI e tutta la preparazione fisica non serve a una cippa.
Non ti parlo di sballati di alcool ma ti parlo di gente che si sballa di cocaina,chetamina,pastglie ecc...
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Re:Kata: rapporto tra forme e combattimento
« Reply #13 on: September 09, 2011, 20:19:51 pm »
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Pure io concordo con Nonno e Ryujin, ma ricordo che il vantaggio non si limita alla mera forza fisica. Sotto al video avevo parlato di un buon mix di forza, velocità, scatto e coordinazione ad esempio. Naturalmente, ripeto che nulla di ciò è sufficiente in sé per un combattimento serio.

@lucal: sgambetto  ;)

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Re:Kata: rapporto tra forme e combattimento
« Reply #14 on: September 09, 2011, 20:22:06 pm »
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WHAT?SGAMBETTO?Fattosta che fate di tutto per non rispondere alla mia domanda.
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