Le poche forme che pratico mi servono per acquisire una certa struttura corporea e a sviluppare alcune qualità utili per il combattimento (equilibrio su una gamba sola, percezione dello spazio, senso del corpo, baricentro ecc...). E chiaro che quelle qualità le potrei lavorare anche singolarmente con esercizi specifici. E lo faccio. Con le forme fai prima perchè le alleni assieme, anche se in maniera più blanda.
Vedete?
Uno non fa in tempo a scrivere, che arriva puntuale la conferma ai suoi timori... per quel poco che ne so, e con rispetto parlando, questo è un esempio di "misconcezione" rispetto ai kata. Cioè si dice che:
1 - i kata sviluppano alcune qualità "motorie" (in senso molto lato)
2 - che le sviluppano
prima e in maniera più integrata (e questo sarebbe il
quid in più che il kata mi fornisce rispetto ad altre forme di allenamento
Peccato che non siano vere nè la prima nè la seconda.
1 - Se escludiamo il caso di un totale impedito, e tolte le finezze stilistiche, l'impegno motorio o coordinativo richiesto per eseguire un kata è relativamente blando: qui e altrove sento citare l'alzarsi su una gamba sola durante Gankaku come il non plus ultra delle difficoltà, quando è uno dei
primi esercizi che si fanno fare ai bambini delle elementari per sviluppare l'equilibrio!!!
Per
allenare e sviluppare una capacità, bisogna che l'esercizio offra uno stimolo, che ci sia un
gap significativo tra ciò che so fare e ciò che l'esercizio mi chiede di fare. Se lo stimolo è troppo blando, se il gap è ridotto, l'esercizio è inutile: non "poco" utile, ma inutile proprio.
2 - Non sta nè in cielo nè in terra che più obiettivi distinti vengano raggiunti più rapidamente con esercizi aspecifici e lavorando contemporaneamente su più fronti. L'apprendimento ottimale si ha quando per
un esercizio ci si prefigge
un obiettivo. Non posso concentrarmi sul dettaglio della forma tecnica se contemporaneamente devo gestire dei problemi di equilibrio per me inusuali, devo scegliere e risolvere i problemi uno alla volta.
Non esistono esercizi privilegiati per apprendere dieci cose nuove in maniera integrata; piuttosto le cose nuove si integrano naturalmente tra di loro man mano che vengono assimilate, una alla volta, e a loro volta serviranno da base per apprendere altre cose ancora.
Se il kata serve solo a questo, è uno strumento che ci offre qualcosa in meno, non qualcosa in più rispetto ad altri sistemi.
Anche la sua valenza "allenante", proprio come i bunkai citati nello stesso post, è una giustificazione, non una spiegazione soddisfacente.
Quindi cosa resta?