un breve abstract che si ricollega anche con l'argomento "i kata della scherma" e sul concetto di lezione
"In "The Living Sword" [L'autobiografia di Aldo, Ndt], Nadi ha scritto: "Il mio stile è tutt'altro che fisso. Soprattutto, ho sempre cercato di sfruttare al massimo tutti gli errori del mio avversario – un principio fondamentale che non ho mai abbandonato. Indirettamente, questo mi ha portato a modificare continuamente il mio stile di combattimento, e così facendo ho dato ai miei avversari l'impressione di avere tanti metodi diversi." Ma il sistema di insegnamento di Aldo lascia intuire, come già il suo illustre padre e maestro, che il suo metodo pedagogico era solidamente fondato sulla scherma classica. L'accento era posto sulla precisione e sulla economia di movimento, ogni azione era seguita logicamente dalla sua contraria. In questo modo, la lezione era il riflesso di un un combattimento e automaticamente portava l'allievo a concepire intere frasi schermistiche. La lezione portava progressivamente dal semplice al complesso, con azioni che comprendevano le finte triple, e parate e risposte composte. Eppure il Maestro ha sempre sottolineato l'importanza di utilizzare in combattimento azioni semplici, e azioni complesse nella lezione, al fine di sviluppare destrezza e finezza."