Per come la vedo io il problema non è puramente tecnico, sebbene sia indubbio che ci siano tecniche più facili, pratiche e tendenzialmente migliori.
Il problema è nella testa di chi pratica, nella sua volontà e convinzione.
Ho scritto sul mio sito la mia idea sul perchè in linea di massima chi pratica uno SDC batte mediamente chi pratica un' arte marziale, e mi pare una cosa ovvia.. chi accetta di combattere, di mettersi in gioco, di fare sacrifici e soprattutto di imparare volontariamente a liberare l' aggressività e a prendere anche le botte, sarà chiaramente più preparato allo scontro di chi invece rifiuta per partito preso, per timore o per ideali di pace new age lo scontro non collaborativo con qualcuno...
Io conosco molte persone che praticano arti marziali (e magari si sentono pure forti) ma se gli parli di muay thai o pugilato sembra che gli stia parlando di un altro mondo, dove c'è solo violenza ed esaltazione.
Ma non dovrebbero essere più mortali le arti marziali "senza regole"?
Penso sia ipocrita attribuire la colpa a cosa si pratica, ce ne sono tanti che magari facevano karate o kung fu, le hanno prese e allora buttano sterco sull' arte, invece di rendersi conto che per imparare a sostenere uno scontro (anche a livello psicologico) bisogna lavorare in altro modo... e chi fa SDC o sistemi aggressivi di difesa lo fa di norma, e lo accetta proprio per quello, e se non gli sta bene lascia e dice "ok, per me questo è troppo duro, allora andrò a fare... arti marziali"...
Sul discorso delle reali esigenze di oggi non ci piove, chi pratica lo fa principalmente per passione personale. Chi lo fa davvero solo per imparare a difendersi, spesso rimane deluso (o si annoia al secondo mese e va a comprare un leopardo da guardia o una desert eagle..).
Sul non imparare nulla in 2/3 ore settimanali invece non sono completamente d'accordo, ma mi rendo conto che se calcoliamo anche il tempo in cui uno pensa, immagina e riflette sull' arte marziale, allora sì, solo chi ci dedica davvero impegno costante raggiunge dei traguardi. Se la si vive come un corso e basta, ovviamente no.