L'idea è bella quanto utopistica, nel senso che un gruppo che tenta di andare "al nocciolo" potrebbe essere appunto quello Milanese, ormai giunto al quarto raduno, si potrebbe aumentare il numero dei raduni, dei giorni dedicati ad essi, così come si spera di allargare sempre di più il numero dei partecipanti (anche perchè ne nascono delle gran belle amicizie) ma penso che non possa fare altro che rimanere un fatto privato, condiviso da molti, ma privato e clandestino in qualche misura.
Dargli una qualsiasi forma, significherebbe "organizzare" e ci sarebbero problemi, in primis perchè fatalmente nascerebbe una struttura, cosa di cui non si avverte minimamente il bisogno, in secondo luogo perchè questa darebbe noia, creerebbe scompiglio nei fossili, pesterebbe i piedi alle troppe differenti idee utilitaristico/sportive del Karate nostrano.
Se proprio devo sognare, preferisco sognare un batterio che si moltiplica, diventando tumore in seno all'idea di strutture federali e organizzazioni ufficiali, mangiando affiliati e tessere, che si staccano aprendo gli occhi a un mondo assai più interessante, fino a lasciare involucri vuoti sotto forma di Sigle.
Li forse, potrebbe crearsi lo spazio per una rinascita, di un solo soggetto, cui interessa solo una pratica portata avanti al meglio possibile, nel più completo dei modi possibili, indipendentemente dal fatto che i praticanti siano 3.000.000 o 300.
Ma è solo un sogno rivoluzionario un pò infantile, la realtà è che mi piace reinnamorarmi del Karate grazie al fatto che , ogni tanto, mi ritrovo con della bella gente, alcuni Karateka, altri che fanno altro, dove scopro che il Karate ancora esiste, che non è solo aria fritta e può stare con le altre pratiche senza soffrire di alcun complesso.
Il resto lo lascio volentieri a chi ne ha interesse, il mio interesse verso la "carta" è finito 18 e passa anni fa.