Ok dico anche io la mia.
In primis non amo le gare di Kata, per il semplice motivo che, la necessità di parametrizzare ciò che si fa, in virtù della necessità di poter attribuire valutazioni e punteggi, ha contribuito moltissimo nel far smarrire il senso stesso di quella pratica.
A questo si aggiungono le aberrazioni inevitabili derivate da questa condizione, ossia la modifica dei movimenti, dei passaggi, delle intenzioni, per aumentare l'aspetto estetico, lo spettacolo, fino ad arrivare ai Kata inventati e ai Kata Musicali.
In questo senso credo che le gare di Kata abbiano un signor peso nel decadimento contenutistico del Karate.
Ma pensando in modo moderno, fatico a immaginare il lato sportivo del Karate senza competizioni in una così importante specialità della disciplina.
Quindi mi immagino ugualmente le gare di Kata, ma con un pizzico di logica e di intelligenza nella loro gestione.
Trovo stupido che possano gareggiare, uno contro l'altro, due Kata differenti, perchè è come nella danza, dove diventa improbabile una valutazione lucida e comparativa di due cose diverse, mentre occorrerebbe che i contendenti si confrontassero sullo stesso terreno, anche perchè oggi si da spazio al più scaltro, ossia a chi sceglie meglio il Kata da portare.
Io non lascerei alcuna scelta agli atleti, consegnerei un elenco di Kata possibili nella tal gara, dopo di che, una volta chiamati, farei si che fosse la giuria a chiamare il Kata da eseguire, lo stesso per tutto il turno (qualificazioni, ottavi ecc) in modo da poterne chiedere un secondo in caso di parità.
Se valuto il contenuto del Kata, allora un ragazzo deve poter vincere un mondiale con Heian Nidan, mentre oggi si arriva ad inventarli pur di farli spettacolari.
Detto questo, tradurrei in penalità tutte le componenti smaccatamente spettacolari, dalle pause estenuanti alle faccine da film, dai salti mortali alle urla disumane.
Vorrei rivedere uno che mi convince di abbattere avversari anche se non li vedo, vorrei risentire lo schiocco del Gi, la forza del Kime, sentir vibrare il terreno.
Ciò detto......non amo le gare di Kata