aggiungo inoltre che otsuka II mi dava l'idea di un principe, costretto dalla sua responsabilità di discendente, ad una teca di cristallo, non ne abusava, sembrava (a me) appunto costretto ad ESSERE, sembrava distaccato e ciò gli dava (ai miei occhi) un aura di solitudine e dolcezza, diverso trovavo suo figlio kazutaka, di dimensioni maggiori del padre, si vedeva che gli piaceva.
vidi solo una volta suzuki, era diverso, era proprio ciò che ci si aspettava da un karateka, colpi secchi, mi dava l'idea di un militare sopravvissuto, devo dire però che non era in buonissime condizioni fisiche, sembrava soffrire di acciacchi\rigidità e gli serviva ogni tanto una sedia, benchè non si tirasse indietro dal mostrare lui stesso tutte le tecniche e fare flessioni.
probabilmente la diversità tra questi due uomini alimenta il dubbio stesso karate\jujitsu.
aggiungo che le considerazioni sono personali e potrebbero essere frutto di deliri allucinatori frutto della contaminazione del nesquik negli anni 80.