Premetto che la disciplina è d'obbligo, ma non dobbiamo mai dimenticare che non siamo sotto le armi.
Personalmente, mi limito a battere le mani dicendo ad alta voce: "ORDINEEEEEE" oppure "DISCIPLINAAAAAAA" e questo nel giro di un paio di secondi, pone fine alla caciara nel corso adulti.
Il momento di gazzarra deve essere concesso, sia per stemperare, sia per mantenere un clima disteso e sereno, unico modo per ottenere l'apprendimento.
Ho avuto uno che faceva sempre di testa sua, l'ho richiamato più volte, l'ho preso in privato e gli ho detto che se non cambiava atteggiamento potevo anche mandartlo via.
In un'altro caso, gli ho detto che se non gli interessa quello che insegno, può tranquillamente andare da altri, che non era obbligato a venire da me, ma era obbligato a comportamento corretto e marziale.
Dopo due lezioni ha ricominciato, il problema è che distraeva e faceva perdere tempo anche agli altri, quindi gli ho detto pubblicamente, poco prima del saluto di fine lezione a due lezioni da fine mese:
"Tizio, alla fine del mese, puoi fare a meno di versare la quota mensile del mese dopo, tu non sei più mio allievo, perchè dimostri che non ti interessa imparare, ma solo disturbare gli altri".
Ha provato in mille modi a non farsi mandare via, ma sono stato fermo ed irremovibile.
Agli altri, la prima lezione che lui non c'era dissi: "ragazzi, io non obbligo nessuno ad imparare da me, ma chi viene, mi segue seriamente, non è un problema fare quattro risate durante la lezione, ma è un problema trasformare la lezione in un circo".
Nessuno disse nulla, ma tutti annuirono.
Ora se esce un po di confusione, per un mezzo minuto lascio fare, se va a calare da solo bene, sennò batto le mani e li invito all'ordine, che si ristabilisce in qualche secondo.
Con il corso dei piccoli è un problema diverso, ho allievi dai 7 ai 10 anni, massimo 11 anni, la disciplina li deve essere necessariamente gestita in maniera molto differente, complice anche le naturali tendenze dei piccoli a far cagnara.
Li si tratta di tarare la lezione sulle loro esigenze ludiche, interconnettendo con una determinata cedenza i vari pezzi del programma della lezione, più almeno due cose alternative nel caso: "non sia giornata".
Solo quando qualcuno fa qualcosa di davvero sbagliato e gli altri assecondano o non mi avvisano, si fanno esercizi punitivi di gruppo, perchè come dice il detto: "è ladro chi ruba, ma anche chi tiene il sacco", altrimenti la punizione spetta solo a chi ha creato il problema.