Quella mano che non vuole saperne di stare su

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Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #15 on: October 24, 2011, 12:26:55 pm »
0
Eccooolo la'!

Al di la dei formalismi tecnici, il movimento dell'Hikitè deve produrre questo risultato, altrimenti è inutile farlo.

Nel Jiyu Kumite non si usa di certo l'Hikitè formale così come rappresentato in figura, è più piccolo, essenziale (perchè già compreso e interiorizzato) ma c'è lo stesso, almeno nelle tecniche di Kumite che pratico io (Ryu dovrebbe sapere di che parlo).
Però c'è un però... il punto è che come ho mostrato laddove ci sia un po' di contatto hikite invece esce, e pure bello grande!

Quindi a mio avviso è bene essere consci del fatto che esiste l'hikite ed esiste il non hikite. Interiorizzare mettendo una via di mezzo tra guardia e hikite secondo me è controproducente perchè non si sviluppa tutto il surplus di potenza che c'è nell'hikite e non si copre il viso. Se si tiene su la guardia, fare hikite non si può.

In sintesi, se voglio fare hikite, faccio hikite e o la va o la spacca, se voglio tenere la guardia tengo la guardia...

Dunque ritorno al discorso che il fondamentale per me deve corrispondere alla pratica senza salti logici.
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Offline Dipper

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Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #16 on: October 24, 2011, 12:52:50 pm »
0
io ci vedo wing chun

La gente pensa sempre che il wing chun sia solo pugni a catena con le spalle rigorosamente bloccate,ma se consideriamo il principio del "colpisci il tuo avversario" e' evidente che questo pugno con l'altro che richiama al fianco e' wing chun.
Tremendi XD
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Offline steno

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Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #17 on: October 24, 2011, 13:15:38 pm »
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LOt perdonami, ma non riesco a leggere il tuo post perchè non riesco a staccare gli occhi dal tuo avatar.
qUOTO. :-[ :P
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Offline steno

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Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #18 on: October 24, 2011, 13:23:37 pm »
0
Quote
A mio avviso, stando questa lunga e probabilmente opinabile premessa, è necessario e fondamentale imparare a tenere la guardia su ed esercitarsi nel mantenerla anche durante gli attacchi, però si fa strada nella mia testa l'idea che nel momento in cui l'atleta è coinvolto in una situazione impegnativa (che per me, dilettante, è lo sparring, per un professionista è il match), quando l'imperativo è colpire e buttare giù (magari anche solo idealmente), affiora lo schema motorio più naturale per questo scopo, con "l'altra" mano nella zona compresa tra sotto la spalla e il fianco.
Sto iniziando a credere che il pugno con l'altra mano a copertura del viso debba inevitabilmente cedere qualcosa in potenza, a favore comunque di una maggiore protezione che garantisce molta più sicurezza.
Forse c'è inevitabilmente un trade off, come spesso accade, anche in questo aspetto.

Se tutto questo ragionamento avesse un fondamento (ribadisco il se), di conseguenza, il movimento dell'hikite non sarebbe altro che sfruttare e ottimizzare questo istinto naturale per quanto porti inevitabilmente al rischio di essere colpiti di rimando.

Rispondo in particolare a questa cosa, che effettivamente, lascia dubbi molto simili anche a me.
Ho fatto caso che, quando tiro senza un "abbozzo pratico" di hikite, cosa ben diversa dall'hikite formale del kihon, la sensazione diminor energia nell'impatto del pugno sia abbastanza netta.
Ho voluto fare un esperimento maccheronico, chiedendo ad un amico di tenere lo scudo mentre tiravo alcuni colpi, dicendo che gli avrei poi chiesto lumi sull'intensità percepita.
Ebbene, sono stato unb po sconcertato dal fatto che jiaku zuki non fosse il più potente, che invece è risultato nettamente essere oi sta zuki con hikite in avanzamento anzenkutsudachi...  :-\
Pare che comunque, i colpi portati con hikite avessero un'idea di percezione diversa sia in me che in uke, il quale non sapeva qual'era lo scopo del test, ma solo che doveva riportare le sensazioni dedotte ad ogni colpo, solo ora mi infastidisce non avergli fatto chiudere gli occhi per non fargli sapere che colpo arrivava...

Ma noto conclusioni simili e la cosa mi incuriosisce ancora di più :sur: :sur: :sur:
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Offline Shurei-Kan

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Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #19 on: October 24, 2011, 13:39:52 pm »
+1
Però c'è un però... il punto è che come ho mostrato laddove ci sia un po' di contatto hikite invece esce, e pure bello grande!
Sono d'accordo!   :thsit:
Quindi anche per te l'hikite è funzionale e serve.   :)
Quote
Quindi a mio avviso è bene essere consci del fatto che esiste l'hikite ed esiste il non hikite.

Anche qui siamo sempre d'accordo!  :thsit:
Quote
Se si tiene su la guardia, fare hikite non si può.
Ok!  :thsit:
Quote
In sintesi, se voglio fare hikite, faccio hikite e o la va o la spacca, se voglio tenere la guardia tengo la guardia...
Esatto!
Quote
Dunque ritorno al discorso che il fondamentale per me deve corrispondere alla pratica senza salti logici.
Lo sappiamo, lo sappiamo...... :gh:




Quote
Interiorizzare mettendo una via di mezzo tra guardia e hikite secondo me è controproducente perchè non si sviluppa tutto il surplus di potenza che c'è nell'hikite e non si copre il viso.
Qui non siamo d'accordo!  XD
Non ho detto di fare una via di mezzo, altrimenti non trai il beneficio presente nei 2 modi diversi con finalità diverse (Hikitè=surplus di affondo, non Hikitè=copertura del viso/mento).
Interiorizzare significa farlo! Eccome!! Ma senza più guardare la forma che ci ha permesso di comprenderlo fino in fondo (il pungno ben ruotato, ben tenuto al fianco, il gomito che forza verso il centro della schiena, ecc...). Quella è forma, didattica, ricerca di pperfezione tecnica e comprensione del principio ( :gh:) da aquisire. Interiorizzato significa che esegue la catena cinetica necessaria, anche con maggiore enfasi e quindi risultato, senza più fissarsi sui paletti rigidi della forma.
Quindi, in questo caso, l'Hikitè è più che presente ma non c'è più bisogno di farlo come in Kihon e Kata (riprenderò a studiarlo in quel modo solo la!) e il pugno/braccio rimarrà in una posizione più funzionale al Jiyu Kumite.

Sto parlando di O-Waza e Ko-Waza. Nell'O-Waza è presente il Ko-Waza. Nel Ko-Waza "dovrebbe" essere presente l'O-Waza.

Ma è cosi per tutte le tecniche Shotokan, ad esempio non eseguiremo mai in Jiyu Kumite un Soto-Uke così:

Quella è materia di studio, è allenante (anche se molti sostengono il contrario) ma la sua messa in pratica è diversa, anzi, essenziale.


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Offline Paguro49

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Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #20 on: October 24, 2011, 14:52:06 pm »
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Sottoscrivo e quoto al limone ;) ;) :gh:
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muteki

Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #21 on: October 24, 2011, 14:56:36 pm »
0
io rispondo col solito tamburello di miyagi in karate kid...

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Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #22 on: October 24, 2011, 15:03:50 pm »
0
Proprio questa interiorizzazione che mi lascia perplesso.

O waza e ko waza non è un concetto che può essere applicato a qualunque cosa, alla difesa sicuramente sì (perché difendersi non necessita di alcuna applicazione di forza fisica, come abbiamo visto l’altra volta) ma laddove la potenza sia richiesta  rimane il principio a mio avviso indiscutibile di papà Bas: “The more it travels, the more it hurts”.
Il jodan mawashi più potente che si riesce a portare è necessariamente grande e ampio.
Nessuna tecnica di attacco è più potente fatta piccola rispetto a grande.

Dunque per me hikite o si fa grande o non si fa e si rimane in guardia solida e sicura.
« Last Edit: October 24, 2011, 15:06:14 pm by Ryujin »
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Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #23 on: October 24, 2011, 15:19:39 pm »
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Interessante discussione....... :)



Non voglio diventare pesante e noioso ma.......

O waza e ko waza non è un concetto che può essere applicato a qualunque cosa.

Io non ne sarei così sicuro.......non nego che anche per me un tempo non lo era, nessuno o quasi mi ha mai detto che lo fosse......poi lo è diventato e ora comprendo meglio le parole di quel tizio che per primo me ne parlò.

Nessuna tecnica di attacco è più potente fatta piccola rispetto a grande.
Dunque per me hikite o si fa grande o non si fa e si rimane in guardia solida e sicura.

Ô waza per me è solo l’inizio, una parte del percorso che deve abbracciare tutto. Tra tecnica grande (Ô Waza) e tecnica piccola (Ko Waza) dal punto di vista dell’energia non ci deve essere differenza. Ô Waza prepara, al limite, Ko Waza che meglio si adatta all’applicazione in combattimento........[CUT!]..

Yoshitaka Sensei quando mostrava il suo Tsuki aveva le mani aperte alla distanza utile per Ko Waza, ma quando arrivava ti bucava. Non spingeva il pugno come fanno molti, penetrava. Ve lo assicuro! Con un cambiamento indecifrabile trasformava Ko in Ô. Questa visione mi ha accompagnato per tutta la vita. Anch'io non avevo capito a quel tempo.......[CUT!]..

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Offline Dipper

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Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #24 on: October 24, 2011, 15:38:44 pm »
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Secondo me questi testi vanno presi con le molle, e senza supporti pratici, non sono indicativi.

E' brutto da dire a chi ragiona di interiorizzazione dei movimenti, ma non esiste un movimento piccolo che sprigiona più energia del suo corrispondente grande, questa è biomeccanica.

Se vuoi sfondare una porta prendi più rincorsa possibile, per scagliare la freccia tendi l'arco al massimo, per fare un tameshiwari carichi il colpo, quando fai uno sprint le falcate sono grandi.

Gli esempi sono infiniti...
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Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #25 on: October 24, 2011, 15:40:43 pm »
0
Voi siete troppo saputi 8) 8) 8)
Direi financo SAPONI :gh: :gh: :gh: :gh: :gh:
Io mi abbevero alla vostra fonte :-* :-* :-* :-* :-*

Ma Ryujin necessita di un Kan :whistle: :whistle: :whistle: :whistle:
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Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #26 on: October 24, 2011, 15:49:35 pm »
0
Perchè brutto da dire?
E' razionale come 1+1=2!  :)
E da sempre questi discorsi mi trovano d'accordo al 100%.  :thsit:

Solo che poi......
..........per fare un tameshiwari carichi il colpo.........
Dicevo... :dis:. Solo che poi trovi uno che sfonda una tavola da 4cm, tenuta in verticale, con un UrakenUchi da 2cm di distanza e  :o siccome sai chi è (cioè un bbbestia disumana e non un cazzaro  XD) e ti dice che lo puoi fare anche tu io, Tamarro patentato, voglio quantomeno capire e provare.

Secondo me questi testi vanno presi con le molle, e senza supporti pratici, non sono indicativi.

Non sono testi, lo sono diventati perchè trascritti dopo chiare dimostrazioni.....

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Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #27 on: October 24, 2011, 15:52:25 pm »
0
Ah! Complimenti per   :D

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Offline Shurei-Kan

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Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #28 on: October 24, 2011, 16:14:49 pm »
0
Voi siete troppo saputi 8) 8) 8)
Direi financo SAPONI :gh: :gh: :gh: :gh: :gh:
Io mi abbevero alla vostra fonte :-* :-* :-* :-* :-*

Ma Ryujin necessita di un Kan :whistle: :whistle: :whistle: :whistle:



CHIAMATOOOooO!!!

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Re:Quella mano che non vuole saperne di stare su
« Reply #29 on: October 24, 2011, 16:30:29 pm »
0
Ah! Complimenti per   :D
Bella vero? 8)

Tornando a noi...

Perchè brutto da dire?
E' razionale come 1+1=2!  :)
E da sempre questi discorsi mi trovano d'accordo al 100%.  :thsit:

Solo che poi......
..........per fare un tameshiwari carichi il colpo.........
Dicevo... :dis:. Solo che poi trovi uno che sfonda una tavola da 4cm, tenuta in verticale, con un UrakenUchi da 2cm di distanza e  :o siccome sai chi è (cioè un bbbestia disumana e non un cazzaro  XD) e ti dice che lo puoi fare anche tu io, Tamarro patentato, voglio quantomeno capire e provare.

Secondo me questi testi vanno presi con le molle, e senza supporti pratici, non sono indicativi.

Non sono testi, lo sono diventati perchè trascritti dopo chiare dimostrazioni.....
Tutti i testi sono stati trascritti in base a delle presunte dimostrazioni passate, tuttavia mancando queste, il resto diventa non dico falso, ma opinabile, soprattutto perchè si può dimostrare facilmente il contrario guardando ad esempio cosa succede durante il G'n'P, dove chi sta sotto generalmente chiude la distanza per evitare che chi sta sopra carichi i colpi.

Riguardo la bestia... posto che le bestie per me sono un po' fuori discussione perchè io sono un essere umano, e se avessi dovuto diventare un superfighter sarebbe già successo, non metto in dubbio che l'uomo bestia in questione spezzi la tavoletta con l'uraken da pochi centimetri.
Ma non è il senso del discorso.
La stessa bestia potrebbe rompere di più con un caricamento maggiore, perchè così funziona il corpo umano.
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