Come molti sanno pur essendo "inquadrato" in un'organizzazione mi considero un cane sciolto libero di poter provare (in questo senza veti da parte di Moni) tutto quello che può avere a che fare con la mia pratica; negli ultimi anni un istruttore che mi ha veramente colpito è stato Idan Abolnik e uno dei motivi risiedeva nel fatto che ad appoggiarlo nel nostro paese fosse uno come Adriano Peccini di cui mi avevano sempre parlato benissimo e che mi ha sempre fatto un'ottima impressione mediatica.
Pur con mille stravolgimenti intercorsi, dopo, credo, più di due anni di tentativi sono finalmente riuscito a partecipare ad un evento organizzato lui.
Il corso si è svolto in un campo di tiro a ridosso di Cerveteri (e per la nostra gioia come tatami di fatto abbiamo avuto un terreno misto a roccia di tufo che ha lasciato più di un segno...
) per due giorni, dalle 9 fino alle 18 il sabato (con una parentesi notturna dedicata all'uso della torcia tattica e al combattimento nell'oscurità che ahimè mi sono perso...) e la domenica fino alle 17 circa.
L'argomento, come dice il nome stesso del corso che di fatto è il primo passo di una progressione didattica multidirezionale e multilivello (io ho un'idea precisa su cosa fare dopo...), era il Combat Shooting inteso nn soltanto come mero apprendimento delle tecniche di estrazione ed uso della pistola israeli style ma anche lo studio e le analisi di tutte le situazioni di CQB in cui ci si ritrova ad utilizzare l'arma in contesti diversi come la perlustrazione di ambienti ristretti o muovendosi attraverso la folla o dovendo gestire, prima della possibile estrazione o utilizzo, l'aggressione di soggetti disarmati o armati di coltello.
Sono state poi mostrate cose relative all'eventuale procedura di "fermo" di un soggetto, dal cd ingaggio all'ammanettamento, passando per classiche tecniche di hand to hand combat e arrivando persino ad alcune tecniche di combattimento col coltello; coltello che viene anche utilizzato in simultanea con la pistola.
Il lavoro è andato avanti in maniera progressiva e se le prime ore sono state quasi esclusivamente dedicate alle tecniche di estrazione e puntamento (e dopo 2-300 volte che scarrellavo con la Glock la pelle del pollice è volata via :'(), poi si è passati a lavorare anche con scenari precisi e all'immancabile lavoro sotto stress reso oltremodo realistico nn solo dal terreno assolutamente inadatto a una pratica marziale standard ma anche dal fatto di doversi concentrare ignorando totalmente i "rumori di fondo" che armi di vario genere regalavano a noi corsisti.
Il lavoro è stato sicuramente intenso ma nn quanto Adriano avrebbe probabilmente voluto...purtroppo un'utenza del corso nn uniforme (il che è surreale da un lato considerando che l'unico nn "professionista" fossi io...) ha reso complicato andare oltre un certo livello e una certa intensità, cosa che oltre a radicare alcune mie convizioni testimonia una volta di più l'importanza della preparazione anche solo per affrontare un corso del genere.
Personalmente, pur conoscendo certe dinamiche di apprendimento, sono rimasto stupito del punto a cui sono stato portato alla fine di queste due giornate.
Adriano si è rivelato un insegnate preparatissimo (è stato piacevole parlare insieme dell'universo KM e simili per nn parlare poi di aneddoti marziali...), aperto, stracompetente, dotato di una didattica cristallina e, cosa nn da poco, con i piedi per terra...un esempio per tutti gli appassionati di discipline "reality based" e una fortuna per chi come me continua ad avere "fame" (tra l'altro entrambi a malincuore abbiamo rinunciato alla possibilità di farci un'oretta da soli causa paternità...).
Credo di aver incontrato raramente qualcuno al suo livello.
Il corso è stato interessantissimo, fisicamente probante (i miei glutei ancora maledicono tutte le cadute sul misto tufo...), ricco di importanti spunti tecnici (ed è questo il meglio, apprendere e avere anche altro su cui lavorare dopo...) e di riflessione.
Personalmente conto di avere altre occasioni in futuro per rilavorare con lui e consiglio a tutti quelli che sono interessati di provarlo almeno una volta.
Chiudo facendo i complimenti all'assistente di Adriano....un ragazzo normalissimo, studente modello laureato in Ingegneria, che pratica solo da due anni...e che potrebbe far zittire tanti di quelli che sostengono che certe cose nn possono avvenire.