Notizie:La vera violenza delle statistische sulla violenza . Quando la mistificazione e la menzogna regna sovrana.
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Pubblicato il: 20/07/2009
In verità è da almeno un decennio che femministe di destra e di sinistra colpevolizzano e criminalizzano il genere maschile al solo scopo di ottenere finanziamenti statali per i loro centri antiviolenza. Diffondendo mistificanti dati statistici elaborati dall'Istat. I famigerati sei milioni di donne violentate e maltrattate altro non sono infatti che la proiezione statistica sulla popolazione femminile italiana compresa nella fascia d'età 15 -50 anni, dei dati risultati da un'intervesta telefonica "guidata" effettuata su un campione di 25 mila abbonate. In pratica una ricerca di marketing, spacciata poi come indagine scientifica, commissionata dall'allora Ministra Pollastrini, ma che anche la sua successora Carfagna continua a diffondere come oro colato. E checostituisce la piattaforma sulla quale la lobby femminista parlamentare ha votato all'unisono le nuove norme liberticide.
Prendendo spunto da una lettera pubblicata qualche giorno fa su la Repubblica delle Donne nella rubrica gestita dal Prof. Galimberti, ecco una tempestiva ed articolata risposta di Rino Bernart Della Vecchia, fondatore del Movimento Maschile Uomini 3000, cui si aggiungono altri contributi al dibattito.
Scrive Rino Barnart di Uomini 3000 al Prof. Galimberti ed alla lettrice
Cortese Professor Galimberti e Sig.ra Beatrice,
nel numero odierno di "D-la Repubblica delle Donne" la lettera della Sig.ra Beatrice contiene l'affermazione secondo la quale la mano violenta di un maschio familiare è la prima causa di morte delle donne nella fascia di età 16-44.
Affermazione che da tempo circola sui media di tutti gli orientamenti.
Tra l'altro ha formato oggetto di un manifesto elettorale di un partito di sinistra ed è stata trasmessa anche da reti Mediaset.
Veramente la fascia d'età presa in considerazione varia a seconda delle diverse fonti, (16-44, 15-50, 18-59) ed anche il termine di confronto muta di natura.
Talvolta si tratta del numero delle donne morte di tumore, talaltra di quelle decedute per un insieme, il più diverso, di
cause. E' stato anche affermato che la violenza maschile è la prima causa di morte per le donne, senza alcuna indicazione del termine di confronto. Modificando i riferimenti (fasce d'età, motivi e ambiti dei decessi) i rapporti tra i dati cambiano di poco, il loro significato non cambia per nulla.
Presento ora i dati (per anno) derivanti da una elaborazione di quelli
Istat (media degli anni 2002-2006 - In calce quelli completi) .
Decessi complessivi
Decessi femminili per qualsiasi causa...280.000 (maschi: altrettanti)
Per tumori .......................................... 70.000
Per violenza maschile ...............................140
Per violenza maschile di familiari ..................115
Nella fascia 15-59
Decessi femminili per qualsiasi causa...18.700
Per tumori ..........................................12.300
Per violenza maschile ..............................105
Per violenza maschile di familiari .................90
Il confronto avviene dunque tra numeri che differiscono non di alcuni fattori, ma di interi ordini di grandezza.
Nel caso presente, la Sig.ra Beatrice afferma dunque che 90 (ca.) è un numero più grande di 18.700 (ca.).
Ciò pone alcuni interrogativi.
Come è possibile affermare che 1 è più grande di 100, di 500 e di 1000?
Come è possibile che non veniamo colti almeno dal sospetto che le donne assassinate non possono, davvero non possono essere di più di quelle decedute per tumore?
Come mai nessuno si avvede di simile enormità?
Di fronte ad un tale stravolgimento, ad un rovesciamento di tali proporzioni che individua nei maschi (e nei maschi di casa) il pericolo numero uno per la vita delle donne, come è possibile che nessuno si chieda da dove venga, a cosa miri e quali effetti
possa avere una bugia di tali dimensioni e della quale è difficile trovare precedenti?
Cosa dice dei maschi una tale stupefacente deformazione? Cosa vuol dire di essi?
E cosa tradisce in coloro che l'hanno creata, in coloro che la diffondono e/o che non la denunciano?
Quale effetto può produrre nelle donne di ogni età, ma soprattutto nelle ragazze, una simile rappresentazione dell'altro sesso? Di tutto, si può dire, ma non certo stima e benevolenza. E cosa nell'animo delle nuove generazioni maschili?
Eppure la buona fede della Sig.ra Beatrice non è in discussione, come non lo è quella di tutti coloro che diffondo quei dati, quelle "verità incontrovertibili".
Il che non risolve il problema, lo aggrava.
Se siamo ciechi di fronte a queste follie, se prendiamo per buoni questi numeri che pur sappiamo, sentiamo a priori non possono essere veri, quali altre cecità ci colpiscono? Quali diverse oscurità deformano la nostra percezione e quindi anche i nostri sentimenti e i nostri valori? La nostra collocazione nel mondo e il giudizio sugli altri? In particolare, cosa c'è di oscuro, di impensato/impensabile (e forse di inconfessabile) nel conflitto tra i sessi?
Un enigma intrigante, giacché le bugie non vengono al mondo da sole e non sono sterili.
Sono feconde, purtroppo.
Grazie e saluti.
Rino Della Vecchia – Belluno
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Dati completi
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I CONFRONTI
"La violenza maschile è la prima causa di morte per le donne!" 140 contro 280.000
"Muoiono più donne per mano maschile che per qualsiasi altra causa nella fascia 15-59!": 105 contro 18.700
"Ne uccidono di più i maschi che il cancro!" 140 contro 70.000
"Ne muoiono più per la violenza domestica che qualsiasi altra causa!" 90 contro 280.000
"Ne uccidono di più i maschi che non il cancro nella fascia 15-59!" 105 contro 12.300
"Ne uccide più l' "amore" del tumore!" 90 contro 70.000
I DATI ISTAT
Morti per anno maschi e femmine per ogni causa 560.000 Femmine 280.000
Patologie del sistema cardiocircolatorio:... 130.000
Tumori .................................................. 70.000
Altre cause ............................................. 21.000
Patologie del sistema respiratorio .............15.000
Disturbi psichici e del sistema nervoso ..... 15.000
Patologie dell'apparato digerente ..............12.000
Cause esterne, traumatismi etc. ................ 11.000
di cui per omicidio e lesioni 160
Stati morbosi mal definiti, incerti etc. ....... 4.000
Malattie infettive e parassitarie ................ 2.000
Donne decedute per omicidio e lesioni 160
di cui per mano di donne .................... 20
Donne decedute per omicidio e lesioni per mano maschile 140 di cui:
in ambito domestico ............................ 115
nella fascia d'età 15-59 ....................... 105
nella fascia d'età 15-59 in ambito domestico ... 90
Donne di ogni età decedute per tumori ......... 70.000
Donne decedute per qualsiasi causa nella fascia d’età 15-59 ..... 18.700
Donne decedute per tumori nella fascia d’età 15-59 ............... 12.300.