In principio era pensiero, il pensiero ha pensato se stesso creando la dualita', l'immaginazione dell'infinita possibilita' ha creato la molteplicita', cosi' l'originale pensiero col potere di creare il reale si e' frammentanto in muniscole scheggie di autoscienza,ancora in grado di creare l'azione, il movimento se vuoi, col pensiero, agendo su una realta' che esperiamo come materia (che altro non e' che energia rallentate e l'energia come manifestazione fisica altro non e' che pensiero decaduto); inutile dire che queste piccole coscienze non hanno piu' il potere originale ma attraverso la conoscenza e la comprensione del modello di mondo dell'altro possono progressivamente fondersi e riguadagnare il p.d.v. divino.
Ta-da' supermegasintesi dell'orgine di tutto quello che esiste
In realta' parlando di movimento attualmente ci sono due scuole di pensiero, i materialisti deterministi che stanno sfruttando alcune interpretazioni di test di neuroscienze per dire che il movimento si avvia prima che la coscienza ne esperisca l'avvenimento e quella fenomenologico/esistenzialista che considera il movimento come diretta conseguenza di un atto di volonta' (e con conseguente dibattito e giustificazione del perche' allora vi sia una differenza tra uomo e animale, entrambi si muovono ma solo per uno parliamo di volonta' o intenzione).
La brutta notizia e' che se pensi di "inserirti nel movimento" ti ritrovi a negare il libero arbitrio e questa e' sempre una seccatura...
Per quanto riguarda la supermegasintesi direi che, dal punto di vista semantico, non fa una piega.
Hai toccato però dei temi che richiederebbero un post a parte di filosofia e di psicologia.
Potremmo parlare per ore del libero arbitrio (esiste o non esiste?), del pensiero e della volontà (posso volere di non volere?) ecc..
, ma non vorrei "inserirmi" in problemi sui quali, dopo millenni, ancora si discute.
Inoltre di questo passo ci troveremmo necessariamente, alla fine, a parlare anche di Dio.
Invece vorrei parlare di cose molto più pratiche. Senza bisogno di dimostrazioni da laboratorio o tesi scientifiche.
Quando metto sullo stesso piano nascita dell'universo e movimento è solo per suggerire di non concentrare la nostra mente
sulle forze che il nostro corpo produce, ma sulle forze che il nostro corpo subisce...Per esempio la forza di gravità.
Se parliamo del pensiero nel contesto delle Arti Marziali è sempre perché dopo seguire un'azione.
Allora il mio corpo subisce, in qualunque postura esso sia, la forza di gravità.
Questa forza la subiamo come esseri viventi in qualunque momento senza farci caso, ma come Artisi Marziali la possiamo sfruttare consapevolmente e lo possiamo fare solo se "inseriamo"
consapevolmente il nostro corpo in questa forza. Non mi pongo il problema del libero arbitrio, non mi interessa in questo momento.
Voglio che la mia pratica o il mio combattimento inizi con un movimento che sia di consapevole inserimento in questa forza.
La cosa è molto semplice: se lasciassi tutto in mano alla forza di gravità cadrei a terra come un sacco di patate, giusto? Quindi
qualunque cosa io faccia il risultato della mia postura sarà il giusto equilibrio fra la forza di gravità e l'energia necessaria
a contrastarla. Solo con questo equilibrio (in questa condizione stiamo consumando solo il minimo indispensabile) posso sfruttare, per la successiva postura e tecnica, l'energia convogliata.
Se qualcuno pensa che sto girando intorno per poi arrivare agli stili interni si sbaglia. Non mi interessa lo stile.
E'così nella muay thai e nel taiji.
Quindi la domanda adesso è: voi fate questo consapevolmente? Se fate altro sono curioso di sapere cosa fate. Voglio sapere il vostro movimento da dove nasce.