Scusami Gargo se faccio un intervento........poi chiudo l'OT.
In medio stat virtus.
Secondo me sono ugualmente giuste le idee di entrambi i filoni e sebbene ogniuno prediliga giustamente questa o quell'altra (la sua!) pratica, io le trovo più che conciliabili.
Mi spiego.
Nell'allenamento quotidiano cerco di lavorare molto sulle tecniche/caratteristiche che meno mi si addicono, mi piace lavorare sui
miei limiti psicofisici, trovarmeli brutalmente sbattuti in faccia e non sopporto tralasciare un qualcosa che mi crea difficoltà raccontandomi da solo la storiella della volpe e dell'uva. Comunque voglio almeno provarci e migliorare il migliorabile. Non saranno mai le mie tecniche preferite, non le adopererò in un emergenza ma mi fa bene seguire questa strada.
Per contro non posso non dedicare buona parte del mio allenamento a tecniche che meglio si addicono al mio fisico, carattere, attitudine. Qui si tratta di lavorare sui
miei punti di forza, riconoscerli e riuscire ad esaltarli al massimo rendendoli idealmente vincenti, applicabili e sicuri in ogni circostanza. Questa pratica da soddisfazione al mio Ego mi esalta molto e probabilmente è quella che mi fa migliorare maggiormente.
Le 2 cose però le faccio conciliare, si tratta di essere consapevole di propri limiti come dei propri punti di forza e dedicare un po' di tempo ad entrambi.
Da sempre sostengo che è cosa buona conoscere un qualcosa alla perfezione, che sia fatto bene, efficace e pronto all'uso in ogni circostanza. Ma sono anche convinto che più il ventaglio di conoscenze è ampio e maggiore sarà la possibilità di poter attingere a soluzioni diverse.
Tutto rigorosamente IMHO.
Scusa ancora a Gargo.......