Sarebbe come dire che oggi a fisica sarebbe utile partire dalla fisica aristotelica.
Non c'è un solo laureato in fisica che non conosca la fisica Aristotelica (filosofia) o di Newton (fisico).
Ogni fisico sa perfettamente che in passato si credeva fosse il Sole a muoversi intorno alla terra.
Ed è utile che sappiano questo perché permette loro di sapere che non devono farsi ingannar dalle apparenze durante la fase, una delle più importanti durante un esperimento, dell'
osservazione. Lo so che stai intendendo che la fisica di Aristotele non viene più applicata in fisica moderna. Questo non vuol dire che non sia utile, dal punto di vista della storia della fisica, conoscerla.
Il punto menzionato da xjej è un altro: non sta dicendo che ciò che la scienza non dimostra / studia / sa (ecc.) non esiste. Sta solo dicendo che (purtroppo) di tutti quelli che studiano certe cose (delle quali oggi la scienza non si occupa, per intendersi), nessuno ha mia dimostrato superiorità tecnica (o altro). Penso che questo sia un dato inconfutabile[1].
Perché è così?
Mi vengono in mente 2 cose:
1. Alcune pratiche non contribuiscono al miglioramento tecnico quanto altre.
2. Delle persone che studiano / insegnano certe pratiche, solo coloro i quali non le hanno capite veramente si espongono al pubblico, gli altri se le tengono per se stessi.
Diciamo quindi che la
pratica perfetta consiste nel fare le cose
più utili in assoluto per l'
obiettivo che vogliamo raggiungere.
Ora, dico una cosa banale che però ho sentito spesso (una cosa banale o un luogo comune non vuol dire che non ci sia un fondo di verità). Se prendiamo un praticante di Bagua e uno di Thai e quello Thai perde in combattimento allora vuol dire che la Thai è meno efficace del Bagua. Oppure che il lottatore di stile Thai è meno bravo. La superiorità tecnica è di un maestro di Bagua, rispetto a un maestro Thai, se si dice al maestro Thai di fare Bagua e viceversa. Superiorità tecnica e superiorità in un combattimento sono 2 cose diverse. Perché si misurano considerando variabili diverse.
Quello che tu vuoi dire è nessun maestro di arti interne (per esempio) ha dimostrato che il suo stile è più efficace in combattimento contro un maestro Thai (sia questo dovuto all'allenamento sia a una deficienza tecnica nativa). Però questo non dimostra la superiorità di uno stile. Dimostra che ha 23 anni è più probabile che un thai professionista su un ring vinca con un atleta che fa Bagua. Magari se si incontrano di nuovo a 50 anni le cose cambiano. Ora, io sono fuori dalla fascia agonistica da un pezzo. Preferisco sapermi difendere bene sempre che benissimo solo per un certo periodo di tempo.
Io però farei così: prenderei i 2 maestri e direi loro di osservarsi e poi scambiarsi gli stili per verificare la superiorità tecnica. Sarebbe interessante capire chi dei 2 è in grado di imitare meglio l'altro stile. E guarda che è probabile che vinca il maestro di Bugua proprio perché sarebbe più facile (in generale) applicare i principi della thai in un tempo minore che non per il thai applicare quelli del bagua.
Non mi è chiaro invece perché quelli che li hanno capiti se li tengono per se stessi. Nel senso che chi li ha capiti ha scoperto qualcosa che lo rende più forte e quindi lo vuole tenere per se o perché ha scoperto che sono sciocchezze e non vuole esporsi raccontandole pubblicamente? Se qualunque di queste 2 cose fosse vera, nessuno di noi sarebbe qui a parlare di Arti Marziali.
Vedi, come tu mi hai accusato di farmi scudo con la scienza, potrei accusarti di farti scudo con la tradizione.
Il problema di fondo è che bisogna iniziare a cambiare mentalità, passando dal conflitto scienza Vs. tradizione al binomio scienza & tradizione.
Io capisco perfettamente i tuoi punti di vista, ma mi trovo schierato con xiej perchè mi trovo nella situazione di aver subito la "filosofica-tradizione", con molte conseguenze nefaste in molti settori che ora stò ancora correggendo.
Volendo entrare nello specifico della discussione Ma Bu, alcuni studi hanno dimostrato che per i ragazzi al di sotto dei 16 anni è controproducente perchè molte volte il loro apparato muscolo scheletrico non è completo e non può sopportare quel tipo di sollecitazione.
Tuttavia, molti tradizionalisti, si ostinano a farlo praticare da prima di quella soglia di età, perchè "la tradizione impone"... e questo lo trovo estremamente sbagliato.
"
binomio scienza & tradizione" perfettamente d'accordo.
Però sei con xjej perché è impossibile negare che fare la cosa migliore per l'obiettivo che ci si pone sia sempre corretto, ma trovo che questo sia più vicino alla filosofia che alla scienza.
Il problema non è Ma Bu, ma il modo in cui è fatta praticare a un 16enne e siamo tutti d'accordo sul fatto che anche far fare body building con carichi pesanti a un ragazzo che si sta ancora sviluppando non fa bene, ma fa male fare Arti Marziali a 16 anni? No. Tantissimi maestri, sopratutto cinesi, ma anche fortissimi atleti thai hanno iniziato anche prima dei 10 anni ad allenarsi.
In questi casi è chiaro che la scienza può aiutarci a trovare il miglior compromesso fra le caratteristiche specifiche di quella persona e gli specifici obiettivi. E' come la formula per calcolare la fascia di frequenza cardiaca ottimale. E' meglio sapere come si fa che non saperlo.
Però secondo me il vero tema interessante sul quale dovrebbe essere spostata un pò la mira di questa discussione è questa:
se dovessimo creare una nuova arte marziale secondo voi basterebbe mettersi a tavolino e attraverso approfonditi studi anatomici e specifici allenamenti formalizzare un'Arte Marziale dove ogni cosa è il massimo per il fine che vogliamo ottenere (è come dire che non c'è niente di meglio del cuore per gli scopi per cui esiste il cuore) che sia più efficace di tutte le arti conosciute? O la mancanza di quest'arte per così dire "perfetta" e la presenza di una molteplicità di stili è perché esiste una componente non riconducibile a dimostrazioni scientifiche (almeno per ora. Penso alla creatività per esempio)?