Il fattore “Q”

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Offline Clode

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Re:Il fattore “Q”
« Reply #30 on: October 31, 2011, 10:38:59 am »
0
io sono allibito...va bheh siamo in un forum e si chiacchiera di cose più o meno serie...ma spesso devo dire ho assistito a discussioni interessanti e formanti.
Qui si sta discutendo di cosa?
Bisogna allenarsi tanto e bene...cosa altro c'è da dire?

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Manut

Re:Il fattore “Q”
« Reply #31 on: October 31, 2011, 11:25:35 am »
+1
io sono allibito...va bheh siamo in un forum e si chiacchiera di cose più o meno serie...ma spesso devo dire ho assistito a discussioni interessanti e formanti.
Qui si sta discutendo di cosa?
Bisogna allenarsi tanto e bene...cosa altro c'è da dire?

Ci sono studi sui tempi di apprendimento motorio e mentale,  sul potenziamento muscolare, sula velocità. Per nn parlare del fatto che le variabili in gioco sono tantissime, considerando il fatto che nn tutti rispondiamo agli stimoli allo stesso modo. Le discipline sportive e se volgiamo anche tradizionali, sono il frutto di studi passati che oggi facciamo senza neanche renderci conto.
Bisogna allenarsi tanto, si ma quanto? Il tuo tanto può essere diverso dal mio. Bisogna allenarsi bene... si ma quali sono i parametri che dicono se una cosa è fatta bene per tutti allo stesso modo.
Io penso che parlarne è importante, soprattutto per chi ha passato 10 anni della sua vita a ripetere le tecniche centinaia di volte per poi, forse, scoprire che in altro modo sarebbe stato piu produttivo.
« Last Edit: October 31, 2011, 11:31:25 am by Neco »

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Offline Clode

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Re:Il fattore “Q”
« Reply #32 on: October 31, 2011, 12:05:29 pm »
0
Quote
Ci sono studi sui tempi di apprendimento motorio e mentale,  sul potenziamento muscolare, sula velocità. Per nn parlare del fatto che le variabili in gioco sono tantissime, considerando il fatto che nn tutti rispondiamo agli stimoli allo stesso modo. Le discipline sportive e se volgiamo anche tradizionali, sono il frutto di studi passati che oggi facciamo senza neanche renderci conto.
ed il risultato è che bisogna allenarsi tanto e bene...

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Offline Clode

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Re:Il fattore “Q”
« Reply #33 on: October 31, 2011, 12:09:20 pm »
0
vabbè dai faccio il costruttivo...

Bene = riuscire ad eseguire il gesto tecnico il più simile possibile a ciò che si vuole ottenere
Quanto = Al limite del corretto gesto tecnico e del sovrallenamento...sessioni intense di non più di un paio di ore compresive delle necessarie pause di recupero...

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Manut

Re:Il fattore “Q”
« Reply #34 on: October 31, 2011, 12:24:00 pm »
0
Il fatto è che per eseguire gesti tecnici nn basta la semplice esecuzione del movimento, c'è chi riesce in pochissimo tempo, chi dopo anni e chi mai.

Una delle più gravi convinzioni è che tutti impariamo allo stesso modo, a scuola ancora oggi si impone un metodo di studio vecchio è poco produttivo, per questo il sistema scolastico italiano è inutile.
Le persone nn imparano allo stesso modo perchè siamo tutti estremamente diversi, i fattori in gioco sono tantissimi.


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Offline Bingo Bongo

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Re:Il fattore “Q”
« Reply #35 on: October 31, 2011, 13:07:06 pm »
0
Secondo me bisogno rendere semplice quello che è complesso.
Questo forum non è solo per gli sport da combattimento, ma di Artisti Marziali.
Quindi mi interessa poco discutere su quale sia il miglior piano di allenamento per preparare un incontro di Thai di un professionista.
Per esempio per Quantità si può solo e soltanto intendere il numero di ripetizioni?
Per Qualità si può solo e soltanto intendere il gesto tecnico?
Per me Qualità può significare riuscire a sopperire a una mancanza di Qualità nel gesto tecnico con un'altra Qualità.
Quindi Qualità come risultato di tutte le componenti. Non solo di quella specifica componente.
Un'atleta che non è in grado di fare la spaccata può essere lo stesso in grado di tirare un calcio alto o può sostituire questa mancanza tecnica con un'altra Qualità.

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Offline Darth Dorgius

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Re:Il fattore “Q”
« Reply #36 on: October 31, 2011, 13:18:11 pm »
+3
Questo forum non è solo per gli sport da combattimento, ma di Artisti Marziali.

Perché questa distinzione? Kickboxer e pugili sono artisti marziali esattamente come nak muay e karateka. :)
Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline Clode

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Re:Il fattore “Q”
« Reply #37 on: October 31, 2011, 13:29:28 pm »
0
Il fatto è che per eseguire gesti tecnici nn basta la semplice esecuzione del movimento, c'è chi riesce in pochissimo tempo, chi dopo anni e chi mai.

Una delle più gravi convinzioni è che tutti impariamo allo stesso modo, a scuola ancora oggi si impone un metodo di studio vecchio è poco produttivo, per questo il sistema scolastico italiano è inutile.
Le persone nn imparano allo stesso modo perchè siamo tutti estremamente diversi, i fattori in gioco sono tantissimi.
vedi neco è proprio questo uno dei punti cardine...
io pratico ed insegno a livello agonistico e sono passato dal sanda alla boxe alla Muay Thai. Una cosa ho imparato che l'apprendimento di questi stili passa per "la corretta esecuzione del movimenti eseguita tante volte a vuoto tante volte al sacco tante volte ai pao e tante volte in sparring".
Se poi chi insegna non sa come usare il sacco i pao etc allora è un altro paio di maniche.
Altre strade che non siano la ripetizione costante dle gesto tecnico sono assolutamente delle illusioni per sopperire a varie mancanze dello stile del praticante o dell'insegnante.
Detto in soldoni...uno si allena bene ma resta una pippa da colpa al metodo...

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Offline Bingo Bongo

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Re:Il fattore “Q”
« Reply #38 on: October 31, 2011, 13:55:47 pm »
0
Questo forum non è solo per gli sport da combattimento, ma di Artisti Marziali.

Perché questa distinzione? Kickboxer e pugili sono artisti marziali esattamente come nak muay e karateka. :)

Un artigiano quando produce qualcosa con le sue mani ha sempre una componente artistica. Questo differenzia il prodotto artigianale da quello industriale. E sono quindi d'accordo con te.
Di diritto quindi la distinzione non esiste, ma esiste di fatto. E' un luogo comune considerare gli sport da combattimento come un settore separato o come un sottoinsieme o un ramo delle Arti Marziali.
Io dico parliamo di Arti Marziali tenendo presente anche le componenti che non entrano in gioco in un evento sportivo.
Quindi non solo di piani di allenamento per lo sport, ma parliamo anche di concetti slegati dallo sport.
E facciamolo tenendo presente che tali concetti posso essere espressi in un contesto interdisciplinare e non necessariamente solo in un topic di stili interni cinesi.
Era per sottolineare che è per tutti  :)

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Offline Jack Burton

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Re:Il fattore “Q”
« Reply #39 on: October 31, 2011, 14:16:14 pm »
+1
..... a scuola ancora oggi si impone un metodo di studio vecchio è poco produttivo, per questo il sistema scolastico italiano è inutile.


come darti torto.....  :gh:
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Re:Il fattore “Q”
« Reply #40 on: October 31, 2011, 14:17:31 pm »
0

Io dico parliamo di Arti Marziali tenendo presente anche le componenti che non entrano in gioco in un evento sportivo.
Quindi non solo di piani di allenamento per lo sport, ma parliamo anche di concetti slegati dallo sport.

Ovvero?
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Offline Darth Dorgius

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Re:Il fattore “Q”
« Reply #41 on: October 31, 2011, 14:20:48 pm »
0
E facciamolo tenendo presente che tali concetti posso essere espressi in un contesto interdisciplinare e non necessariamente solo in un topic di stili interni cinesi.
Era per sottolineare che è per tutti  :)

Occhio però: se parli in interstile devi usare un linguaggio comune a tutti. E questo linguaggio dev'essere supportato da esperienze comuni facilmente replicabili, altrimenti il tutto ha poco senso.

Cittadino del Territorio Libero di Trieste.

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Offline Andy

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Re:Il fattore “Q”
« Reply #42 on: October 31, 2011, 14:24:39 pm »
0

Io dico parliamo di Arti Marziali tenendo presente anche le componenti che non entrano in gioco in un evento sportivo.
Quindi non solo di piani di allenamento per lo sport, ma parliamo anche di concetti slegati dallo sport.

Ovvero?
L'AM come veicolo per ambire all'altezza degli Dei ed allo sconfiggere gli avversari senza toccarli, usando l'energia dell'Universo.

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Manut

Re:Il fattore “Q”
« Reply #43 on: October 31, 2011, 14:28:55 pm »
0
Il fatto è che per eseguire gesti tecnici nn basta la semplice esecuzione del movimento, c'è chi riesce in pochissimo tempo, chi dopo anni e chi mai.

Una delle più gravi convinzioni è che tutti impariamo allo stesso modo, a scuola ancora oggi si impone un metodo di studio vecchio è poco produttivo, per questo il sistema scolastico italiano è inutile.
Le persone nn imparano allo stesso modo perchè siamo tutti estremamente diversi, i fattori in gioco sono tantissimi.
vedi neco è proprio questo uno dei punti cardine...
io pratico ed insegno a livello agonistico e sono passato dal sanda alla boxe alla Muay Thai. Una cosa ho imparato che l'apprendimento di questi stili passa per "la corretta esecuzione del movimenti eseguita tante volte a vuoto tante volte al sacco tante volte ai pao e tante volte in sparring".
Se poi chi insegna non sa come usare il sacco i pao etc allora è un altro paio di maniche.
Altre strade che non siano la ripetizione costante dle gesto tecnico sono assolutamente delle illusioni per sopperire a varie mancanze dello stile del praticante o dell'insegnante.
Detto in soldoni...uno si allena bene ma resta una pippa da colpa al metodo...

So che potremmo andare all'infinito, perchè alla base abbiamo visioni dell'apprendimento completamente differenti. Io oltre ad essere un marzialista sono anche un educatore, e la didattica è un argomento che suscita il mio interesse. E' vero che le arti marziali, come tutte le discipline, non sono per tutti, ma è anche vero che se aiutata in un certo modo, una persona può fare miracoli.
Studi passati hanno dimostrato come il quoziente intelletivo possa essere migliorato (nn in modo perenne) se ci si sottopone ad esercizi specifici. Ci sono casi di soggetti autistici che si sono diplomati e laureati (e di certo nn è stato lo spirito santo), ci sono persone che senza un braccio o gamba hanno ottenuto ottimi risultati nello sport anche superiore a certi normodotati.
Tu che insegni, dovresti aver notato che ci sono persone piu lente di altre ad apprendere ma che dopo anni, a paragone dei piu veloci nell'apprendimento, sono di pari livello.
In un sport agonistico (sdc), difficilmente si ha "tempo da perdere" con chi nn promette bene, quindi posso capire il tuo punto di vista, ma in un sistema di DP si deve fare proprio il contrario e concentrarsi su chi ha bisogno. Questo concetto rientra anche nel tradizionale, dove si cerca di migliorare la persona nella crescita personale e non nel confronto con altri.

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Manut

Re:Il fattore “Q”
« Reply #44 on: October 31, 2011, 14:33:31 pm »
+1
..... a scuola ancora oggi si impone un metodo di studio vecchio è poco produttivo, per questo il sistema scolastico italiano è inutile.


come darti torto.....  :gh:

ma tu guarda in quale post dovevo sbagliare  :D