Mi spiego meglio.
Tutte queste questioni, tutte assolutamente sacrosante, sono proprio, a mio avviso, il male del karate.
La parte Ju, la parte Go, qesta o quella tecnica, questo o quel modo di eseguire, questa o quella posizione, i vari aspetti e i vari approcci al combattimento, le varie strategie, tutto quanto, dovrebbero comporre, ne più ne meno, il Karate.
Invece, a causa di ignoranza, interessi personali, personalismi, pretesa di emergere, orticelli e invidie, per l'egoistica voglia di distinguersi a tutti i costi, nell'inutile speranza di prevalere e di ritagliarsi un pezzettino di notorietà, si è sempre fatto l'opposto, questo non lo faccio, quello lo modifico, quello non è karate eccetera.
Così troppi aspetti sono stati accantonati, troppe cose "fantasiose" sono state inserite a rinforzo della differenza da altri stili, alimentando i dubbi sulla validità (se fai robe astruse, non devi stupirti se la gente ne ride) e coprendo magagne e stupidate con spiegazioni mistiche e esoteriche, pretendendo "fede".
Idem per i Kata, strumenti che sono diventati marchio di fabbrica, alimentando la corsa a chi c'ha il kata più figo, moltiplicandosi oltre ogni ragionevolezza (come cazzo si fa ad avere più di 30 Kata senza essere scuola di ballo??
) inserendo una moltitudine di Bunkai codificati (ma non ci sono già i Kata ad essere codificati?) sempre più fantasiosi e distanti dalla realtà, difese da bazooka, pratiche tratte direttamente dai film.
Purtroppo la strada intrapresa (troppo tempo fa) è senza ritorno, come un meccanismo che si alimenta di se stesso, generando sempre più scuole, sempre più organizzazioni e federazioni, gradi improbabili, nuovi fondatori ogni piè sospinto, andando dritti verso una condizione di "non serietà" che coinvolge, chi più chi meno, tutti senza eccezioni.
Il lato Ju del Karate, dovrebbe essere anche metaforico e ideologico, inteso come "non scontro" e "cedevolezza" rispetto se stessi e le proprie stupide mire, i sogni di gloria e di potere, prendendo coscienza che un mondo così flagellato, al di fuori di se stesso, non può avere ne gloria ne potere, ne successo ne soldi, perchè nessuno può seriamente interessarsene senza stufarsi immediatamente.
Fateci caso, prendendo anche solo La Gazzetta dello Sport, pur guardando nei trafiletti, in barba a titoli mondiali e galattici prodotti in quantità industriale, piùttosto che parlare di Karate, scrivono di Tamburello, Corsa con i Sacchi, Ramino.......secondo voi perchè?
Il lato "filosoficamente" Ju del Karate, poteva essere la sua ricchezza e salvezza...ma tant'è. :'(
Chiedo scusa per la lungaggine polemica del post.