Ne esistono varie versioni, la cui interpretazione può cambiare.
Prendiamo alcuni esempi che trovo interessanti riguardo all'argomento che proponi:
2 . Il Karate non è un mezzo di offesa o di danno; nel Karate non si attacca mai per primi.
12. Il Karate non è vincere, ma è l’idea di non perdere; non pensare che devi vincere a tutti i costi, piuttosto pensa che non dovresti perdere.
Già questi penso contengano interessanti elementi di riflessione relativamente al rapporto tra il praticare un certo tipo di Karate, e gli SDC.
Si aprirebbe un mondo tuttavia... è anche questo ad esempio il motivo per cui ho smesso di fare agonismo, nonostante stessi iniziando a togliermi alcune soddisfazioni...
Col Karate puoi farci di tutto, come qualsiasi altra cosa... puoi farci il contatto pieno, puoi farci l'autodifesa, puoi anche farci le frittelle... ( 10. Vedi tutti i fenomeni attraverso il karate e troverai la sottigliezza. ) ...
Vuoi fare le gare di point ? Bello ! Tieni presente che sarà bene confrontarti solo con altri praticanti di point.
Vuoi salire su un ring contro praticanti di altre discipline ? Bellissimo ! Tieni presente che dovrai adattare il tuo allenamento alla tipologia di avversario - regolamento che vuoi affrontare...
Vuoi il BuDo ? Bello ! Lascia perdere tutto il resto... mettiti in tasca l'orgoglio, ed intraprendi un cammino né facile ne immediato
8. Non pensare che si pratichi karate solamente nel dojo.
9. L'allenamento nel karate si prosegue lungo tutta la vita.
20. Lo spirito deve sempre tendere al livello più alto.
Io credo che Funakoshi non avrebbe condiviso la tua visione; io credo che invitase al confronto interstile e all'apertura al mondo.
16. Quando un uomo varca la porta di una casa, si può trovare di fronte a un milione di nemici.
Penso non voglia dire soltanto che "fuori di casa e' pieno di cattivoni rubagirelle", credo stia dicendo che esistono infinite forme di avversari,da quelli fisici alla difficolta' della vita stessa. Il punto e' ragionare a mente aperta
13. Cambia secondo il tuo avversario. Pensiero che infatti riprende nel punto 13, cambiare secondo l'avversario significa qualcosa di piu' che usare strategie differenti,significa mantenere un dialogo con l'altro, significa imparare dall'altro, cambiare se' stessi nell'incontro con l'altro.
E ancora:
6. L'importante è mantenere il proprio spirito aperto verso l'esterno.
5. Nell'arte, lo spirito importa più della tecnica. e' evidente che invita all'integrazione,all'accettare il diverso.
8. Non pensare che si pratichi karate solamente nel dojo.
Questa che spesso viene presa unicamente come metafora del fatto che il karate e' in ogni gesto della vita vuole a un primo livello significare che un praticante di kartate non puo' limitarsi al suo dojo nello sviluppo del suo combattimento: ricordiamoci che per noi "karate" indica una precisa arte marziale codificata,ma nei fondatori l'arte non e' univoca e definita,ma indica proprio "la totalita' del combattere".
Passando al:
12. Non pensare a vincere, ma pensa a non perdere.
Io faccio fatica a vederci la chiave di volta che spiega che il karate non e' sport.
E' tipico dello sport dire che l'importante non e' vincere ma partecipare. E' lo sportivo che non e' interessato alla vittoria ma alla pratica,al dare tutto se' stesso e confrontarsi,crescere nel combattimento. Non perdere in primo luogo con se stessi.
(
5. Nell'arte, lo spirito importa più della tecnica. )
E' invece il "tradizionalista"/difesapersonalista che non puo' fare altro che vincere,c'e' la vita in ballo.