Kajukenbo et simila

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Offline The Spartan

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Re:Kajukenbo et simila
« Reply #90 on: November 10, 2011, 15:13:09 pm »
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Oddio, in alcuni casi il metodo di allenamento nn può essere scisso dalla tecnica...
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Fanchinna

Re:Kajukenbo et simila
« Reply #91 on: November 10, 2011, 15:21:32 pm »
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Oddio, in alcuni casi il metodo di allenamento nn può essere scisso dalla tecnica...

per me invece è sempre così
quand'è che si possono scindere, scusa?

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Offline The Spartan

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Re:Kajukenbo et simila
« Reply #92 on: November 10, 2011, 15:25:45 pm »
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Chiedilo a chi lo ha scritto sopra....
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Re:Kajukenbo et simila
« Reply #93 on: November 10, 2011, 15:30:25 pm »
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Quando ero nel GS FFOO mi facevano allenare secondo metodi che, con quelli cui ero abituato in Dojo, avevano una distanza abissale, distanza decisamente minima rispetto ai metodi dei Pugili, degli Atleti, dei Nuotatori.
Eppure era sempre e comunque lo stesso stile e la stessa AM.
Scindere le due cose?
Beh ma per forza sempre....l'allievo fa quello che il maestro gli fa fare così come gli viene chiesto.

La questione "bagaglio tecnico/situazionale" è differente, poichè ogni disciplina tende a specializzarsi verso una determinata situazione, ma anche li conta la persona, perchè lo Striker che riesce a non finire per terra col Grappler, riuscirà a prevalere.....e viceversa.
Se la mancanza di lotta (o altro elemento a piacere) potesse determinare il minor valore della disciplina, allora dovremmo sostenere che un pugile, cui manca sia la lotta, che le proiezioni, che i calci, che le comitate e le ginocchiate, è in assoluto il più debole fra i combattenti 8)
Se vi sentite di sostenerlo....prego :whistle:
« Last Edit: November 10, 2011, 15:33:30 pm by BibeRonin45x3 »
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Re:Kajukenbo et simila
« Reply #94 on: November 10, 2011, 15:34:49 pm »
0
Quando ero nel GS FFOO mi facevano allenare secondo metodi che, con quelli cui ero abituato in Dojo, avevano una distanza abissale, distanza decisamente minima rispetto ai metodi dei Pugili, degli Atleti, dei Nuotatori.
Eppure era sempre e comunque lo stesso stile e la stessa AM.
era sempre la stessa AM perchè ti faceva fare le stesse cose
sempre a calci e pugni facevi  :)


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Re:Kajukenbo et simila
« Reply #95 on: November 10, 2011, 15:36:15 pm »
0
Quando ero nel GS FFOO mi facevano allenare secondo metodi che, con quelli cui ero abituato in Dojo, avevano una distanza abissale, distanza decisamente minima rispetto ai metodi dei Pugili, degli Atleti, dei Nuotatori.
Eppure era sempre e comunque lo stesso stile e la stessa AM.
era sempre la stessa AM perchè ti faceva fare le stesse cose
sempre a calci e pugni facevi  :)
Esatto!!
Ma con un Coach che usava metodologie decisamente più pressanti e, per puro caso, ero 10 volte più forte di prima....e pure di dopo ;)
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Re:Kajukenbo et simila
« Reply #96 on: November 10, 2011, 16:02:03 pm »
0
Ma la mia pseudoobiezione nn è per quello...
Provate a fare la boxe, per dirne una, senza quello che si fa nella boxe...
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Offline Bingo Bongo

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Re:Kajukenbo et simila
« Reply #97 on: November 10, 2011, 16:25:02 pm »
0
Quando ero nel GS FFOO mi facevano allenare secondo metodi che, con quelli cui ero abituato in Dojo, avevano una distanza abissale, distanza decisamente minima rispetto ai metodi dei Pugili, degli Atleti, dei Nuotatori.
Eppure era sempre e comunque lo stesso stile e la stessa AM.
Scindere le due cose?
Beh ma per forza sempre....l'allievo fa quello che il maestro gli fa fare così come gli viene chiesto.

La questione "bagaglio tecnico/situazionale" è differente, poichè ogni disciplina tende a specializzarsi verso una determinata situazione, ma anche li conta la persona, perchè lo Striker che riesce a non finire per terra col Grappler, riuscirà a prevalere.....e viceversa.
Se la mancanza di lotta (o altro elemento a piacere) potesse determinare il minor valore della disciplina, allora dovremmo sostenere che un pugile, cui manca sia la lotta, che le proiezioni, che i calci, che le comitate e le ginocchiate, è in assoluto il più debole fra i combattenti 8)
Se vi sentite di sostenerlo....prego :whistle:

Io non me la sento  :)
perché immagino un pugile in grado di schivare qualunque colpo e di muoversi con tale agilità e leggerezza da essere inafferrabile da qualunque lottatore. E al momento opportuno capace di sferrare un unico e definitivo gancio.
Dopo queste considerazioni sento di poter dire che un pugile potrebbe essere in assoluto uno dei più forti combattenti.



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Re:Kajukenbo et simila
« Reply #98 on: November 10, 2011, 16:32:56 pm »
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Lo prendono, lo prendono... :thsit:
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Re:Kajukenbo et simila
« Reply #99 on: November 10, 2011, 16:50:49 pm »
0
Lo prendono, lo prendono... :thsit:
Se lo prendono mi auguro che lo scassino di ginocchiate prima di portarlo a terra e strangolarlo...
Doveva stare più attento. 
 :)


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Re:Kajukenbo et simila
« Reply #100 on: November 10, 2011, 17:05:19 pm »
0
Quando ero nel GS FFOO mi facevano allenare secondo metodi che, con quelli cui ero abituato in Dojo, avevano una distanza abissale, distanza decisamente minima rispetto ai metodi dei Pugili, degli Atleti, dei Nuotatori.
Eppure era sempre e comunque lo stesso stile e la stessa AM.
Scindere le due cose?
Beh ma per forza sempre....l'allievo fa quello che il maestro gli fa fare così come gli viene chiesto.

La questione "bagaglio tecnico/situazionale" è differente, poichè ogni disciplina tende a specializzarsi verso una determinata situazione, ma anche li conta la persona, perchè lo Striker che riesce a non finire per terra col Grappler, riuscirà a prevalere.....e viceversa.
Se la mancanza di lotta (o altro elemento a piacere) potesse determinare il minor valore della disciplina, allora dovremmo sostenere che un pugile, cui manca sia la lotta, che le proiezioni, che i calci, che le comitate e le ginocchiate, è in assoluto il più debole fra i combattenti 8)
Se vi sentite di sostenerlo....prego :whistle:

Io non me la sento  :)
perché immagino un pugile in grado di schivare qualunque colpo e di muoversi con tale agilità e leggerezza da essere inafferrabile da qualunque lottatore. E al momento opportuno capace di sferrare un unico e definitivo gancio.
Dopo queste considerazioni sento di poter dire che un pugile potrebbe essere in assoluto uno dei più forti combattenti.
Quindi la disciplina intesa come parti mancanti o limitate (la lotta ecc) non centra nulla :thsit: :thsit:
Allora rimane il modo e il metodo con cui si prepara e si allena, ma quella non è la Boxe, perchè la Boxe è Gancio, Montante, Diretto, Schivata, Movimento dei piedi....
Quindi parliamo di come e quanto il pugile viene fatto allenare, con quali programmi e test (sparring, colpitori ecc) che è qualcosa di abbinabile, stante la volontà e la competenza individuale, da qualsiasi preparatore, che prepari Pugili, Judoka, Karateka o qualsiasi altro tipo di combattente.
Rimane che il punto, non è e non può essere nella disciplina, ma solo nel praticante e nel modo in cui pratica.
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Offline Bingo Bongo

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Re:Kajukenbo et simila
« Reply #101 on: November 10, 2011, 18:07:57 pm »
0
Quindi la disciplina intesa come parti mancanti o limitate (la lotta ecc) non centra nulla :thsit: :thsit:
Allora rimane il modo e il metodo con cui si prepara e si allena, ma quella non è la Boxe, perchè la Boxe è Gancio, Montante, Diretto, Schivata, Movimento dei piedi....
Quindi parliamo di come e quanto il pugile viene fatto allenare, con quali programmi e test (sparring, colpitori ecc) che è qualcosa di abbinabile, stante la volontà e la competenza individuale, da qualsiasi preparatore, che prepari Pugili, Judoka, Karateka o qualsiasi altro tipo di combattente.
Rimane che il punto, non è e non può essere nella disciplina, ma solo nel praticante e nel modo in cui pratica.
Perfetto, ora ci siamo! Non è Boxe, non è Judo, non è MT o WT. E' solo capacità del mio corpo di imitare uno stile formalizzato i cui principi definiscono i limiti entro cui lo stile deve esprimersi. Lo stile è solo una rappresentazione dei principi. L'intenzione mi permette attraverso la tecnica di esprimere un principio dello stile. Adesso siamo a un livello superiore.
Adesso possiamo smettere di preoccuparci di rimanere in equilibrio per andare in bicicletta. Adesso possiamo pedalare e rendere la nostra pedalata sempre migliore e pedalare sempre per più tempo :)
Adesso sappiamo come usare il nostro corpo. Non abbiamo più problemi e soluzioni.
Adesso possiamo finalmente solo combattere.

 :)

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Fanchinna

Re:Kajukenbo et simila
« Reply #102 on: November 11, 2011, 08:18:38 am »
0
momento
io sono il primo ad aver sostenuto che
uno stile è una forma egoistica di vedere la cosa
se è un vestito fatto su di me andrà bene solo a me, al massimo a gente con una corporatura simile
se il mio stile si basa sui calci alti e viene in palestra una persona bassa e con poca elasticità se sono onesto lo rimando a casa
ma siccome c'è di mezzo la quota ... "... no  ma vedrai che anche tu, con il tempo, piano piano...."
balle balle

dall'altra parte va però capito il senso didattico della forma
che guida il principiante nell'arte di movimento che quella determinata scuola insegna

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Re:Kajukenbo et simila
« Reply #103 on: November 11, 2011, 08:33:51 am »
0
Per quanto legga, mi sono perso il filo del discorso.

Secondo me iniziate ad andare nella filosofia.
Non avere timore, innanzi ai tuoni nemici.
Sii impavido e retto, cossichè Dio possa amarti.
Dì sempre il vero, anche se ti conduce alla morte.
Salvaguardia gli indifesi e non fare torti.
E' il tuo giuramento!
(schiaffo)
E questo, affinchè te ne ricordi!
Sorga un cavaliere.

Cit - Le Crociate (Kingdom Of Heaven)

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Offline Bingo Bongo

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Re:Kajukenbo et simila
« Reply #104 on: November 11, 2011, 15:38:32 pm »
0
uno stile è una forma egoistica di vedere la cosa
Si, se non diamo una valenza negativa alla parola "egoistica".
Tipicamente gli stili del sud della cina hanno colpi corti e basati sulla velocità di esecuzione anche perché al sud...fa più caldo e le persone erano/sono meno coperte. Gli stili del nord devono prevedere tecniche ampie e potenti anche perché le persone al nord erano/sono molto più vestite. Sono i bisogni a essere giustamente egoistici. E lo stile è anche la soddisfazione di un bisogno. Quindi la tua considerazione oltre a essere corretta è anche necessaria. Questo vale per tutti gli stili. Fare la thai con i moonboot dei bei pantaloni invernali e un bel giaccone imbottito non è certo l'ideale. Figuriamoci se dovessimo fare capoeira. Certo si può comunque combattere però magari utilizzeremo soprattutto la parte pugilistica per risolvere un problema di combattimento.

Per quanto legga, mi sono perso il filo del discorso.
Secondo me iniziate ad andare nella filosofia.
Dalla filosofia siamo partiti  :)
Io penso che un artista è un artista. Nel nostro caso siamo Artisti Marziali e quindi la nostra espressività si esplica nel "dipingere" un combattimento, ma il combattimento non è altro che un problema e gli stili soluzioni..."egoistiche" per riprendere il concetto dell'amico fanchinna.
In palestra ci sono delle routine, degli schemi che vanno rispettati. Siamo degli attori che devono seguire il copione. E nel combattimento devo rimanere entro lo stile che alleno.
Quando avevo 14 anni pensavo alle arti marziali anche quando dormivo. A scuola, a casa, in palestra, a Natale. Solo che semplicemente sbagliavo. Studiavo gli stili invece dei principi. Poi ho capito su cosa dovevo concentrare i miei sforzi ed erano i principi. La prima volta che mi sono messo davanti a un muro e ho pensato adesso faccio qualcosa di diverso da quello che conosco...Non ho mosso un muscolo. Posso fare qualcosa di diverso da quello che conosco? Si, se smetto di pensare alla tecnica. In quel momento ho capito cosa vuol dire "combattimento immaginario" cosa vuol dire la "forma". Cosa vuol dire concentrare se stessi su un punto.
Ho pensato che dovevo colpire il sacco in un punto inusuale e dovevo farlo in 100 modi diversi quello che dovevo automatizzare erano i principi, non la tecnica. 100 colpi in equilibrio, stabilità, precisione, velocità ed esplosività, fluidità e senza soluzione di continuità. Allora ho sentito il corpo diventare una cosa sola con l'intenzione. Se i principi fanno parte di noi allora basta dire "colpisci". Non è necessario indicare come farlo. Lo facciamo.
Ecco adesso fra allenamento e stile, come ho letto in qualche post, non c'è davvero più differenza.