Quando ho lasciato lo SHotokan avevo ben chiaro in mente cosa non andava in ciò che facevamo. Niente sparring , niente contatto , tantissimi kata , tantissimi bunkai , tantissimi kihon ... Mi sono dunque rivolto al mondo del jissen karate. ALcuni non mi hanno neanche risposto alle mail ( parlo di scuole italiane eh , non di scuole giapponesi che magari la mail in italiano o inglese neanche la leggono ). Altri mi hanno risposto chiedendomi di organizzare stages a costi allucinanti. Ho provato alcune scuole di persona rimanendo piuttosto deluso dal livello tecnico molto basso. Alla fine ho incontrato un Sensei che faceva parte di una scuola poco conosciuta. Si è posto modestamente e non mi ha chiesto cifre assurde. Allenandomi con lui mi sono reso conto che era davvero molto competente. I suoi allenamenti erano fisicamente durissimi , i suoi ragazzi erano forti. Grande esperienza negli SDC. Dopo un po' di tempo però ho cominciato di nuovo ad avere dubbi... Dove era il Karate in ciò che stavo facendo ? Praticamente si trattava di solo kumite " jissen style " e di un po' di kick in karategi. Ho mollato. Nel frattempo avevo stretto amicizia con un Senpai che sarebbe poi diventato praticamente un fratello. Karateka fortissimo , anima inquieta come me. Lui a differenza di me è un avventuriero. Si è recato diverse volte in giappone , per periodi abbastanza lunghi ( un mese ogni volta ) e ha toccato con mano diverse realtà. E' diventato allievo e branch chief per conto di uno dei maestri più rispettati nel panorama del karate a contatto pieno giapponese : una vera leggenda. E abbiamo entrambi cominciato a seguire gli insegnamenti di quel maestro. Tantissimi kihon , ancora kihon , kumite , ancora kumite. Per un po' credevamo di aver trovato il nostro " posto migliore " ( Shaman King docet ) ... dopo un qualche tempo i dubbi sono tornati. Facevamo due tipi di kihon. Quelli per il kumite e quelli " tradizionali ". Apparentemente due mondi separati. Quelli tradizionali parevano del tutto inutili. Quelli da kumite erano funzionali al kumite senza pugni al viso... Abbiamo cominciato a chiederci cosa ci sarebbe importato del kumite senza pugni al viso una volta che non avessimo avuto più l'età per competere o la voglia per portare i ragazzi a competere ... anche in ragione del fatto che in Italia competizioni di jissen ci stanno solo quelle aikk che sono chiuse agli esterni. Allora dico " vabbeh caco il kumite jissen style e mi concentro su un kumite coi pugni al viso ". Ok. MA con i kihon tradizionali che cazzo ci faccio ? Per un po' pratico e insegno solo kihon da kumite e combattimento con pugni al viso. Torna il problema che sto praticando Shudo o Shin KArate o , in buona sostanza , Kick in Karategi. Il mio amico continua i suoi viaggi in giappone e mi parla dei suoi incontri con grandi maestri. Tra questi due in particolare , appartenenti a scuole diverse , gli fanno un discorso che ci sconvolge entrambi. Parafrasando " ragazzi il jissen karate come si pratica oggi è solo roba da torneo. non c'entra niente col karate , il karate è altro ". A dirlo sono due leggende , due uomini considerati dei veri Samurai , dei Custodi del Budo. Cazzo. Ma allora noi che stiamo facendo ? Da lì ho chiuso il mio corso e congedato i miei allievi/ compagni. Mi sono messo a ragionare. La mia idea attuale è strana , fatico a spiegarla anche a me stesso. Non credo più che Budo e Sport possano convivere. Si finisce col creare un ibrido insensato. Ora come ora credo fermamente che lo SDC debba essere praticato a parte e che il Budo inteso come combattimento da strada o combattimento " per la vita " non possa includere lo sparring. Se dovessi dire cosa faccio adesso non saprei proprio come chiamarlo...