Un percorso

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Giampietro Simone

Re:Un percorso
« Reply #15 on: November 09, 2011, 14:29:13 pm »
+1
Il discorso fatto da Luca è molto grande ed io lo sto vivendo in prima persona. E' un discorso molto molto complesso ma vorrei riassumere il suo succo centrale. Quello che Luca voleva intendere è che Budo e SDC sono due anime separate, due percorsi diversi. Karate, Kung Fu, Silat e via dicendo sono arti marziali e sono bellissime. Quello di cui ci stiamo rendendo conto sono i limiti che sorgono quando l'arte marziale deve diventare applicata al torneo sportivo, soprattutto quando l'arte crea un torneo con un "suo" regolamento.

Machida che tutti conosciamo e osanniamo ha studiato Shotokan. Quando ha deciso di combattere nelle mma ha seguito un percorso: studio del grappling, sparring con guantoni tipo kick, e via dicendo.   Non so se sono riuscito a spiegarmi.
Lo shotokan di Machida è rimasto quello; non ha rivoluzionato il suo Karate mettendo altro, ad esempio aggiungendo la lotta al bagaglio tecnico dello Shotokan, o il lavoro al sacco come i thai-kick, etc.

Un limite probabile del Jissen Karate moderno è proprio quello: per far spazio al lavoro degli SDC (colpitori, sacco, tecniche a coppia, kihon  da jissen, sparring) deve per forza di cose mettere da parte una grande parte del lavoro tradizionale e della difesa personale(ricordiamoci sempre che il praticante non dedicando la vita e la giornata alla pratica ha dei limiti umani di tempo).

E non mi riferisco all'agonista. E' ovvio che l'agonista faccia di suo un lavoro di preparazione. Mi riferisco al praticante medio. E mi auguro che nn ci saranno interventi di fenomeni da forum  :vomit: che riescono a concentrano in due ore tre volte alla settimana tutto il bagaglio tecnico del Karate  e quello del Jissen :yawn:

OSU

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Re:Un percorso
« Reply #16 on: November 09, 2011, 14:32:53 pm »
0
Machida che tutti conosciamo e osanniamo ha studiato Shotokan. Quando ha deciso di combattere nelle mma ha seguito un percorso: studio del grappling, sparring con guantoni tipo kick, e via dicendo.   Non so se sono riuscito a spiegarmi.
Lo shotokan di Machida è rimasto quello; non ha rivoluzionato il suo Karate mettendo altro, ad esempio aggiungendo la lotta al bagaglio tecnico dello Shotokan, o il lavoro al sacco come i thai-kick, etc.

OSU
intanto ciao Giampietro[1]  :)
mi spieghi meglio questa frase
 1. mi sa che non ci siamo mai beccati prima sul forum

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Giampietro Simone

Re:Un percorso
« Reply #17 on: November 09, 2011, 14:51:08 pm »
+1
Machida che tutti conosciamo e osanniamo ha studiato Shotokan. Quando ha deciso di combattere nelle mma ha seguito un percorso: studio del grappling, sparring con guantoni tipo kick, e via dicendo.   Non so se sono riuscito a spiegarmi.
Lo shotokan di Machida è rimasto quello; non ha rivoluzionato il suo Karate mettendo altro, ad esempio aggiungendo la lotta al bagaglio tecnico dello Shotokan, o il lavoro al sacco come i thai-kick, etc.

OSU
intanto ciao Giampietro[1]  :)
mi spieghi meglio questa frase
 1. mi sa che non ci siamo mai beccati prima sul forum

Quello che intendevo dire è che il Karate è un arte marziale che esiste da tantissimo tempo ed ha un bagaglio tecnico enorme. Sicuramente come ogni altra disciplina si è evoluto nel tempo ma il karate rimane karate. Oggi giorno si tende a voler buttare l'mma in ogni cosa e a stravolgere ogni cosa.
IL Karate, il Judo, etc sono una cosa, gli sport da combattimento un'altra. Per non parlare del karate, è come se un insegnante di Judo rivoluzionasse lo stile. Lo chiama full contact judo inserisce la scherma in piedi, il lavoro ai colpitori, etc. E' logico che per far questo dovrà accantonare lo studio di gran parte del bagaglio tecnico dello stile originario.


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Re:Un percorso
« Reply #18 on: November 09, 2011, 14:53:27 pm »
+2
Siccome sono un rompiballe e penso qualcosa di simile da un bel pezzo, in attesa che Simone spieghi, dico la mia.
Il Machida di turno, non fa il mischone, quando pratica Shotokan lo pratica in modo ortodosso, quando necessita di praticare grappling fa altrettanto, nel tentativo (immagino) di non inquinare e di non svilire nessuna componente di quello che poi diventa "il suo modo di combattere" che si compone delle sue esperienze e conoscenze.
Più o meno il discorso che faccio sull'insegnamento, quando dico che preferisco insegnare questo e/o quello nella loro forma più ortodossa, senza mischiare le "mie" esperienze e deduzioni, in modo da offrire agli allievi le stesse opportunità che ho avuto io.
Se mischio, inevitabilmente lo faccio, da una parte "in favore" di qualcosa, ma dall'altra "a sfavore" di qualcos'altro.
Quindi, se mischiassi due discipline, di fatto insegnerei entrambe in modo fallace e manchevole, col risultato di non offrire ai miei allievi ciò che faccio io, ma soltanto una brutta imitazione di ciò che faccio io, priva delle motivazioni, del percorso e del bagaglio che ha generato ciò che faccio io.
Per questo credo anche io che Machida, quando mette il Gi, torna sui Kihon e sui Kata dello Shotokan così come sono, poi nella preparazione della gara, dal Karate, dal BJJ eccetera, prende ciò che gli occorre secondo la strategia che ha in mente, a quel punto allena quella strategia attraverso quei particolari pezzi delle varie discipline.
Così facendo, si mantiene (o prova a farlo) in possesso di un bagaglio non stravolto e non inquinato.
« Last Edit: November 09, 2011, 14:55:55 pm by BibeRonin45x3 »
La divina scuola dello schiaffazzo argenteo vigila su di voi, mentre la divinissima università dello sputazzo ligneo vi inumidisce la vita

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Re:Un percorso
« Reply #19 on: November 09, 2011, 14:55:01 pm »
0
Machida che tutti conosciamo e osanniamo ha studiato Shotokan. Quando ha deciso di combattere nelle mma ha seguito un percorso: studio del grappling, sparring con guantoni tipo kick, e via dicendo.   Non so se sono riuscito a spiegarmi.
Lo shotokan di Machida è rimasto quello; non ha rivoluzionato il suo Karate mettendo altro, ad esempio aggiungendo la lotta al bagaglio tecnico dello Shotokan, o il lavoro al sacco come i thai-kick, etc.

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intanto ciao Giampietro[1]  :)
mi spieghi meglio questa frase
 1. mi sa che non ci siamo mai beccati prima sul forum

Quello che intendevo dire è che il Karate è un arte marziale che esiste da tantissimo tempo ed ha un bagaglio tecnico enorme. Sicuramente come ogni altra disciplina si è evoluto nel tempo ma il karate rimane karate. Oggi giorno si tende a voler buttare l'mma in ogni cosa e a stravolgere ogni cosa.
IL Karate, il Judo, etc sono una cosa, gli sport da combattimento un'altra. Per non parlare del karate, è come se un insegnante di Judo rivoluzionasse lo stile. Lo chiama full contact judo inserisce la scherma in piedi, il lavoro ai colpitori, etc. E' logico che per far questo dovrà accantonare lo studio di gran parte del bagaglio tecnico dello stile originario.
thanks  a entrambi :)


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Giampietro Simone

Re:Un percorso
« Reply #20 on: November 09, 2011, 14:57:13 pm »
0
Siccome sono un rompiballe e penso qualcosa di simile da un bel pezzo, in attesa che Simone spieghi, dico la mia.
Il Machida di turno, non fa il mischone, quando pratica Shotokan lo pratica in modo ortodosso, quando necessita di praticare grappling fa altrettanto, nel tentativo (immagino) di non inquinare e di non svilire nessuna componente di quello che poi diventa "il suo modo di combattere" che si compone delle sue esperienze e conoscenze.
Più o meno il discorso che faccio sull'insegnamento, quando dico che preferisco insegnare questo e/o quello nella loro forma più ortodossa, senza mischiare le "mie" esperienze e deduzioni, in modo da offrire agli allievi le stesse opportunità che ho avuto io.
Se mischio, inevitabilmente lo faccio, da una parte "in favore" di qualcosa, ma dall'altra "a sfavore" di qualcos'altro.
Quindi, se mischiassi due discipline, di fatto insegnerei entrambe in modo fallace e manchevole, col risultato di non offrire ai miei allievi ciò che faccio io, ma soltanto una brutta imitazione di ciò che faccio io, priva delle motivazioni, del percorso e del bagaglio che ha generato ciò che faccio io.
Per questo credo anche io che Machida, quando mette il Gi, torna sui Kihon e sui Kata dello Shotokan così come sono, poi nella preparazione della gara, dal Karate, dal BJJ eccetera, prende ciò che gli occorre secondo la strategia che ha in mente, a quel punto allena quella strategia attraverso quei particolari pezzi delle varie discipline.
Così facendo, si mantiene (o prova a farlo) in possesso di un bagaglio non stravolto e non inquinato.

Penso che siamo d'accordo...

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Re:Un percorso
« Reply #21 on: November 09, 2011, 14:58:42 pm »
0
Si....solo che tu c'hai la sintesi......io sono logorroico :sur: :sur: :gh:
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Offline Saburo Sakai

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Re:Un percorso
« Reply #22 on: November 09, 2011, 15:00:07 pm »
0
Quello che intendevo dire è che il Karate è un arte marziale che esiste da tantissimo tempo ed ha un bagaglio tecnico enorme. Sicuramente come ogni altra disciplina si è evoluto nel tempo ma il karate rimane karate. Oggi giorno si tende a voler buttare l'mma in ogni cosa e a stravolgere ogni cosa.
IL Karate, il Judo, etc sono una cosa, gli sport da combattimento un'altra. Per non parlare del karate, è come se un insegnante di Judo rivoluzionasse lo stile. Lo chiama full contact judo inserisce la scherma in piedi, il lavoro ai colpitori, etc. E' logico che per far questo dovrà accantonare lo studio di gran parte del bagaglio tecnico dello stile originario.

Forse come dice Luca Bagnoli, sto fraintendendo... ma vi prego... se anche fosse così... non svegliatemi...

Sono commosso !  :'(ù

Lo spirito viene prima della tecnica.

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Offline Saburo Sakai

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Re:Un percorso
« Reply #23 on: November 09, 2011, 15:01:42 pm »
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Anche dal post di Ronin ovviamente... ma ormai c'ho fatto il callo...  :)
Lo spirito viene prima della tecnica.

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Giampietro Simone

Re:Un percorso
« Reply #24 on: November 09, 2011, 15:03:37 pm »
0
Ci terrei anche a sottolineare una cosa. Il Kyokushin primo stile di Jissen Karate ha un bagaglio molto grande, direi enorme e pur avendo innovato e ridato credibilità nel mondo al Karate, cmq non contempla lo studio della lotta e dei pungi al viso.

E' per questo che poco capisco stili di "full contact karate" che in un'ora due volte la settimana (come leggo dai loro siti) riescano a curare l'aspetto tradiizonale del karate più lo studio del fantastico e innovativo  "karate gloves"  :vomit: :vomit: :vomit: o shin karate  :vomit: :vomit: :vomit: (mi fa venire il vomito solo a scriverlo).


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Offline n.loy nonno bassotto

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Re:Un percorso
« Reply #25 on: November 09, 2011, 15:08:10 pm »
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Il discorso fatto da Luca è molto grande ed io lo sto vivendo in prima persona. E' un discorso molto molto complesso ma vorrei riassumere il suo succo centrale. Quello che Luca voleva intendere è che Budo e SDC sono due anime separate, due percorsi diversi. Karate, Kung Fu, Silat e via dicendo sono arti marziali e sono bellissime. Quello di cui ci stiamo rendendo conto sono i limiti che sorgono quando l'arte marziale deve diventare applicata al torneo sportivo, soprattutto quando l'arte crea un torneo con un "suo" regolamento.

Machida che tutti conosciamo e osanniamo ha studiato Shotokan. Quando ha deciso di combattere nelle mma ha seguito un percorso: studio del grappling, sparring con guantoni tipo kick, e via dicendo.   Non so se sono riuscito a spiegarmi.
Lo shotokan di Machida è rimasto quello; non ha rivoluzionato il suo Karate mettendo altro, ad esempio aggiungendo la lotta al bagaglio tecnico dello Shotokan, o il lavoro al sacco come i thai-kick, etc.

Un limite probabile del Jissen Karate moderno è proprio quello: per far spazio al lavoro degli SDC (colpitori, sacco, tecniche a coppia, kihon  da jissen, sparring) deve per forza di cose mettere da parte una grande parte del lavoro tradizionale e della difesa personale(ricordiamoci sempre che il praticante non dedicando la vita e la giornata alla pratica ha dei limiti umani di tempo).

E non mi riferisco all'agonista. E' ovvio che l'agonista faccia di suo un lavoro di preparazione. Mi riferisco al praticante medio. E mi auguro che nn ci saranno interventi di fenomeni da forum  :vomit: che riescono a concentrano in due ore tre volte alla settimana tutto il bagaglio tecnico del Karate  e quello del Jissen :yawn:

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Secondo ne ti metti troppi problemi, l'importante è imparare a fare bene le cose. Un pugno ben dato sarà sempre un pugno ben dato , cosi come pure un calcio o una gomitata e produrrà sempre il suo bel risultato.
Colpitori, sacco, sparring, sono usati da sempre nella Muay Thai che pure è un'arte marziale da duemila anni, eppure nessuno ha mai pensato che non siano utili ad un corretto sviluppo della tecnica o che addirittura possano essere d'ostacolo alla pratica della difesa personale. Il tempo, in realtà è l'unico discrimine, perchè se ti alleni due o tre volte alla settimana, indipendentemente dalla direzione della Tua pratica, difficilmente otterrai grandi risultati.
I bassotti hanno le mutande di ferro!!!

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Offline n.loy nonno bassotto

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Re:Un percorso
« Reply #26 on: November 09, 2011, 15:10:14 pm »
0
Machida che tutti conosciamo e osanniamo ha studiato Shotokan. Quando ha deciso di combattere nelle mma ha seguito un percorso: studio del grappling, sparring con guantoni tipo kick, e via dicendo.   Non so se sono riuscito a spiegarmi.
Lo shotokan di Machida è rimasto quello; non ha rivoluzionato il suo Karate mettendo altro, ad esempio aggiungendo la lotta al bagaglio tecnico dello Shotokan, o il lavoro al sacco come i thai-kick, etc.

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intanto ciao Giampietro[1]  :)
mi spieghi meglio questa frase
 1. mi sa che non ci siamo mai beccati prima sul forum

Quello che intendevo dire è che il Karate è un arte marziale che esiste da tantissimo tempo ed ha un bagaglio tecnico enorme. Sicuramente come ogni altra disciplina si è evoluto nel tempo ma il karate rimane karate. Oggi giorno si tende a voler buttare l'mma in ogni cosa e a stravolgere ogni cosa.
IL Karate, il Judo, etc sono una cosa, gli sport da combattimento un'altra. Per non parlare del karate, è come se un insegnante di Judo rivoluzionasse lo stile. Lo chiama full contact judo inserisce la scherma in piedi, il lavoro ai colpitori, etc. E' logico che per far questo dovrà accantonare lo studio di gran parte del bagaglio tecnico dello stile originario.
Ma il Judo tradizionale, contempla lo studio degli atemi!
I bassotti hanno le mutande di ferro!!!

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Offline n.loy nonno bassotto

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Re:Un percorso
« Reply #27 on: November 09, 2011, 15:14:03 pm »
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Siccome sono un rompiballe e penso qualcosa di simile da un bel pezzo, in attesa che Simone spieghi, dico la mia.
Il Machida di turno, non fa il mischone, quando pratica Shotokan lo pratica in modo ortodosso, quando necessita di praticare grappling fa altrettanto, nel tentativo (immagino) di non inquinare e di non svilire nessuna componente di quello che poi diventa "il suo modo di combattere" che si compone delle sue esperienze e conoscenze.
Più o meno il discorso che faccio sull'insegnamento, quando dico che preferisco insegnare questo e/o quello nella loro forma più ortodossa, senza mischiare le "mie" esperienze e deduzioni, in modo da offrire agli allievi le stesse opportunità che ho avuto io.
Se mischio, inevitabilmente lo faccio, da una parte "in favore" di qualcosa, ma dall'altra "a sfavore" di qualcos'altro.
Quindi, se mischiassi due discipline, di fatto insegnerei entrambe in modo fallace e manchevole, col risultato di non offrire ai miei allievi ciò che faccio io, ma soltanto una brutta imitazione di ciò che faccio io, priva delle motivazioni, del percorso e del bagaglio che ha generato ciò che faccio io.
Per questo credo anche io che Machida, quando mette il Gi, torna sui Kihon e sui Kata dello Shotokan così come sono, poi nella preparazione della gara, dal Karate, dal BJJ eccetera, prende ciò che gli occorre secondo la strategia che ha in mente, a quel punto allena quella strategia attraverso quei particolari pezzi delle varie discipline.
Così facendo, si mantiene (o prova a farlo) in possesso di un bagaglio non stravolto e non inquinato.

Penso che siamo d'accordo...
A me sembra che abbiate detto due cose completamente diverse mah........
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Offline Dipper

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Re:Un percorso
« Reply #28 on: November 09, 2011, 15:34:13 pm »
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[Mod]Allora, il 3d è interessantissimo.
Se diventa la solita lagna avrà vita breve. Sarebbe un peccato... :ricktaylor:

Simone, nessuna sfida sul forum, nemmeno velata.
N.Loy, se Simone si sbaglia, motivare.
Grazie.

Quando posso scriverò quello che penso.[/Mod]
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Offline Dipper

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Re:Un percorso
« Reply #29 on: November 09, 2011, 15:52:25 pm »
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[Mod]Le decisioni prese dal mod eventualmente si discutono in privato, come da regolamento![/Mod]

Diobò ragazzi sto avendo uno sdoppiamento della personalità... :-X
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