Ciao luca
Mi e' piaciuto molto il tuo post, e' spero di non aver sbagliato a leggere perche' e' una cosa che ho vissuto anche io, ed anche piuttosto recentemente.
Il mio percorso marziale piu' o meno lo conosci; dopo le stronzate col kimono ci son stati krav maga e poi jkd affiancato alla thai.
La difesa personale,il combattimento per la vita, erano il mio pallino (me ne interesso ancora,solo un po' meno ossessionato).
La muay thai l'ho iniziata solo perche' tutti dicevano che menavano duro e mi dissi "ma perche' non imparare che torna sempre utile nella dp", poi mi sono innamorato,ma questa e' un altra storia.
Non saprei dirti con esattezza come sono andate le cose, ma a un certo punto sport e difesa personale si sono trovati a confrontarsi e i pensieri che ne sono usciti,per quanto semplici e ovvi, non sono stati cosi' facili da capire.
Breve parentesi: sapere una cosa e averla capita sono due mondi diversi.
Io SAPEVO che la difesa personale non e' la rissa col cattivone rubagirelle,sapevo che non si fa con due tecnichine del cazzo,sapevo che e' armata...sapevo un sacco di cose.
Solo dopo le ho CAPITE.
A quel punto ho realizzato che senza la ferocia della disperazione non si allena sul serio la difesa personale/budo. Certo si imparano un bordello di cose che possono tornare utili,ma son cose diverse.
A quel punto ho capito che praticavo per passione,perche' mi divertivo. Il resto era corollario.
Cosi' ho diviso le due anime,difesa personale da una parte,sport dall'altra.
La via del guerriero la lascio a chi va in guerra, io sono un giocherellone che si diverte, saper dare due cazzotti non mi eleva spiritualmente.
Forse prenderne un sacco diversi giorni a settimana...forse quello si.