Ho letto tutte le pagine (anche se alcune un po' in fretta e posso aver perso qualcosa)
Ma
Se alla 59a pagina trovo che si è giunti ad una 'definizione' che dice "Le differenze fra Sport da Combattimento e Arti Marziali non sono spiegabili in termini oggettivi"; vuol dire che si persiste su un punto sicuramente trito e ritrito, ma tutt'altro che sviscerato visto che quella affermazione è facilmente 'smontabile'.
Sottolineo che stiamo cercando di arrivare ad una definizione: Significa che bisogna essere precisi e non lasciare spazi ad ambiguità per arrivare in realtà a vergare con lettere di fuoco 'altro' (fà tanto Fattoria degli Animali). Suggerisco quindi di aggiungere
per iscritto alla definizione una
premessa del tipo: "molte delle arti marziali nella pratica odierna ecc..ecc.." (come ha sentito il bisogno di fare Dorje nella domanda che mi ha rivolto), o qualcosa del genere. Non potrà assurgere al titolo di dogma ma sarà più aderente alla realtà (e ho anche il sospetto che il partito dei separatisti si unirà magicamente a quello dei mischialisti).
Se poi trovi (cosa più che possibile) l'argomentazione passata insufficiente, o inconsistente o incompleta, quota pure il messaggio ed evidenzia le sue lacune affinchè il dibattimento continui con nuovi spunti, altrimenti ci si limita a fare un salto indietro e ripetere cose già dette.
quotoquotquoto..
Pensa solo che per la maggior parte delle persone che frequentano un corso di arti marziali, ti diranno che fanno sport (e che lo scopo della loro pratica è solo il benessere psicofisico)
Definisci "Anarchia". Se ti seguo la definisco come "gridare, bruciare auto e spaccare vetrine in occasione dei G8".
Una cosa è se stessa a prescindere da quel che ne pensa la maggior parte di chi crede di conoscerla.
Dico una cosa forte: detesto la cultura jpeg che a ogni passaggio accumula errori; se seguiamo questa strada ne diveniamo alfieri.
Soprattutto in discussioni dove il divertimento sta nella precisione
(poi se vogliamo buttarla in caipirinha ditelo che ci stò lo stesso
).