Visto che l'argomento è stato trattato molto approfonditamente e siccome ogni tanto spuntano ancora fuori frasi tipo: "E ma nelle AM è così e negli SdC è così", penso sia d'uopo aprire questo thread, partendo da questi due interventi:
Non esiste alcuna distinzione tra arti marziali e sport da combattimento, non vi sono contenuti prettamente filosofici, gli insegnamenti morali sono identici tra loro e con qualsiasi altro sport, lo studio culturale non riguarda tali discipline.
Tutto quello che c'e' e' una attivita' fisica volta al combattimento.
seguendo la tua definizione, cosa distingue uno SDC da una AM? Non può essere la fase di confronto regolamentato, perché quello c'è nella scherma, come nel pugilato, come nel karate.
Abbiamo appurato che non è l'aspetto mentale/filosofico, visto che esso è presente dappertutto (con la sola differenza che in certi sport non se ne parla, in altri sì).
Nulla. Solo che quando parliamo di SdC intendiamo implicitamente un regolamento. Quando parliamo di AM no.
Quando parliamo di pugilato o di scherma come di arti marziali, semplicemente stiamo parlando di aspetti (inclusi sempre e comunque nella pratica) che sono svincolati da tornei e match. Quando parliamo di scherma o di pugilato come sport invece intendiamo implicitamente anche il regolamento in uso nei confronti.
Pregherei di prenderla seriamente... Ci stiamo sbattendo per definire qualcosa che per anni è stato dato per scontato, e siamo giunti alla conclusione che è sbagliato. Sarebbe quindi nostro interesse avere la possibilità di "ridefinire" questo luogo comune, difendendo la nostra passione per le arti marziali.
EDIT:
Per chi volesse contribuire, questa la sintesi delle 90 pagine di thread:
Tesi: Non è possibile trovare un criterio per distinguere un'AM da un SDCObiezioni:
Le AM sono nate in un'ottica di DP-Anche le AM si evolvono, perchè il modo in cui sono nate dovrebbe costituire un criterio sensato di categorizzazione?
-Al giorno d'oggi la DP comprende molto altro rispetto allo street fighting (per approfondimenti
Difesa Personale ≠ Street fighting ), nessuna AM tratta tutti i campi della difesa personale.
Le AM insegnano la filosofia, gli SDC no-La filosofia è ben altro rispetto a qualche concetto e dato che le ore di studio interne al corso sono una parte molto marginale e spesso accessoria della pratica, questa differenza è inconsistente. (per approfondimenti
Spin off da "l'inviolabilità del programma": la filosofia e il suo studio e
LA FILOSOFIA NELLA PRATICA MARZIALE )
I confronti nelle AM non presuppongono l'esistenza di un regolamento, mentre negli SDC la pratica è vincolata a tale regolamento-moltissime AM hanno anche una parte sportiva.
-sparring le regole sono necessarie per evitare infortuni.
-l'introduzione di regole modifica la performance,non la natura della pratica.
Le AM hanno le forme, gli SDC no-Esistono parecchie AM senza alcuna forma (ad esempio la thai, il bjj,... )
Le AM sono complete mentre gli SDC no-Ci sono AM (ad esempio la scherma) che non trattano il combattimento disarmato e nemmeno la lotta e altre che non contemplano la parte armata (es bjj..)
Le AM tengono in particolar modo alle tradizioni e all'aspetto storico, mentre gli SDC sono più improntati all'efficacia in un contesto sportivo-La thai è un'AM che si è evoluta e che ha una componente sportiva molto forte e apprezzata anche all'esterno del regolamento specifico
-la rievocazione storica puo' essere un elemento accidentale della pratica,non la sua definizione. Moltissime "AM tradizionali" sono di fatto molto piu' giovani di gran parte degli sdc.
Il combattimento nelle AM ha come scopo quello di non perdere mentre quello degli SDC è di vincere- la presenza di un regolamento (e quindi del concetto di vittoria di una gara) non snatura una pratica (anche in un contesto di sparring street fighting oriented vigono regole)
- a livello pratico la differenza non è significativa per la scarsa diffusione di certi esercizi
( per approfondimento
AM vs SDC: combattere per non perdere vs combattere per vincere )
Riconoscimento oggettivo vs Riconoscimento soggettivo- dipende più dagli obiettivi che ogni praticante si pone che non dalla disciplina in sè
Gli SDC richiedono una fisicità maggiore rispetto alle AM, mentre nelle AM il ruolo maggiore è dato dalla "meditazione"- certe pratiche non sono presenti in tutte le AM
- anche con disabilità o nella vecchiaia si possono praticare discipline con una forte componente fisica
(per approfondimento
Muay thai in età avanzata Pugilato una disciplina per sempre? SAVATE A 70 ANNI!!! )
Le AM si distinguono per lo scopo che deve essere uccidere l'avversario - lo scopo è riferito al praticante non alla disciplina in sè
Osservazione: lo scopo di categorizzare è l'organizzazione e gestione razionale del sapere. Quando i criteri di categorizzazione sono poco definiti si devono introdurre eccezioni e le distinzioni iniziano a farsi sfumate.
A questo punto meglio abbandonare la suddivisione ed adottare un termine più generico, che nel nostro caso potrebbe essere "discipline da combattimento"