Non ho letto tutti gli interventi perché fino a pagina 3 era una discussione piuttosto sterile, dico subito la mia. Premesso di considerare buoni maestri, che insegnino AM/SDC veri e non prodotti commerciali raffazzonati, seguono le mie considerazioni.
In entrambe si combatte, MA:
- SDC. Il risultato ha la precedenza su tutto: in nome dell'efficacia, sono ben accette nuove tecniche e strategie; la possibilità di ricevere un colpo, anche un solo livido, può essere trascurata se in cambio si può terminare l'incontro. Gli sdc trasmettono certi valori meglio delle am grazie al confronto diretto: umiltà, spirito di sacrificio, "no pain no gain", rispetto, eccetera...non hanno però la pretesa di insegnare massime di vita (meglio così) e soprattutto non c'è bisogno di ricorrere a determinate filosofie per spiegare elementi della pratica (se non tutta)
- AM. La vittoria non è prioritaria; è invece fondamentale l'incolumità dei praticanti e non sempre questi due aspetti vanno di pari passo. Altri fattori sono: il rispetto per la tradizione storica e il legame con una determinata visione del mondo. Il primo è più o meno marcato a seconda dell'am: in alcune sono accettati anche modifiche significative sulle tecniche, ne sono esempi il judo e il karate (si pensi alle differenze tra uno shotokan canonico e il kyokushin). Altre sono estremamente rigide sotto questo aspetto perché ritengono la conservazione storica un obiettivo fondamentale della pratica, sono esempi le koryu giapponesi, il kenjutsu, ecc...Secondo aspetto la sopracitata visione del mondo; non dico filosofia che è una parola troppo grossa. Quello che voglio dire, è che un'am è stutturata in funzione di una determinata cultura o, almeno, di un certo modo di considerare le cose. Per esempio, ritengo che il kendo sia fondato sullo zen, senza di esso perderebbe gran parte del significato. (A dirla tutta, conoscendo lo zen si può rispondere a molti dubbi sulle arti marziali giapponesi...). Analogamente, come si potrebbero capire (che non è sinonimo di approvare!) le am interne cinesi senza avere un'idea propria qi? Non sto dicendo che siano concetti giusti o errati, ma vanno compresi per praticare molte arti marziali. E ripeto, questo non è fare filosofia: basta avere un'idea dello zen e delle teorie cinesi per praticare, la religione/filosofia zen è molto più ampia, idem taoismo o buddismo.
Durata della pratica:
- SDC. Sempre in nome dell'efficacia, rientrano nel bagaglio anche quelle tecniche che richiedono un fisico estremamente atletico, si pensi ad esempio alla lotta libera. La possibilità di praticare anche in età avanzata e senza che le tecniche abbiano effetti a lungo termine dannosi sul corpo sono entrambi aspetti secondari.
- AM. Elemento distintivo di un'AM oggi (e d'altronde il termine è nato nella nostra era) è la possibilità di praticarle, o meglio coltivarle, per quasi tutta la vita. Ciò NON SIGNIFICA ASSOLUTAMENTE che si possano praticare senza mai fare vera preparazione fisica, solo che a livello non agonistico è possibile continuare a praticare ed essere in grado di eseguire la maggior parte delle tecniche, se non tutte. Ovviamente, in modo me
Un esempio: il diverso approccio in una collutazione che lascia intravedere il ricorso alla violenza (cioè quando si degenera dalle parole ai fatti). Entrambi disarmati, nessuno dei due è Fedor. Propongo i comportamenti ideali dei due partiti, ovviamente in realtà intervengono fattori psicologici e contingenti che creano imprevisti...
- SDC. da un praticante di sdc mi aspetto che, nel momento in cui l'interlocutore manifesta l'intenzione di aggredire, subito metta in atto le meccaniche strategiche e tecniche per combattere e si applichi per vincere nel più breve tempo possibile. Per essere concreto, immagino che il pugile cerchi la distanza per boxare, schivando gli attacchi e picchiando duro in risposta fino ad avere la meglio; analogamente il lottatore cercherà subito di atterrare ed eventualmente immobilizzare l'altro o fuggire (o massacrare in g&p). Non sono atteggiamenti kamikaze, ma c'è una determinazione verso questo obiettivo.
- AM. Sebbene l'inizio sia identico; un praticante di am non dovrebbe cercare la conclusione del combattimento in modo così diretto. Al contrario, si impegnerà più facilmente a temporeggiare, sia a parole sia mantenendo la distanza. Qualora sia costretto a difendersi ovvio che si difenderà, ma cercando di evitare il colpo risolutivo nella speranza che l'altro desista dal combattere. A questo punto molti di voi staranno sghignazzando ma, a parte che me ne sbatto, è doveroso fare alcune precisazioni. Innanzitutto è ovvio che, temporeggiando così, la situazione di pericolo si allunga, ergo aumentano le percentuali di rischio e imprevisti. Ma ricordiamoci che innanzitutto l'incidente è partito da una discussione, perciò io non abbandonerei mai la speranza di ritornare ad un pacifico dialogo. In secondo luogo, è vero che il rischio è duraturo, ma schermirsi dallo scontro è più sicuro che cercare di concluderlo! Inoltre, a parole e con spostamenti opportuni, è facile creare un'occasione per portare un colpo che, ripeto, ha lo scopo di far riflettere l'avversario, non di stenderlo (poi ovvio che ci sono gli imprevisti). Per banalizzare, posso dire che l'aggressore non si aspetta una risposta da chi indietreggia e prova a ragionare; il mio pensiero era un po' più fine ma questo in parte rende l'idea. Infine, molte AM sono pensate per cercare di evitare di ricevere anche un solo livido. Per riassumere in modo significativo questo approccio, vorrei citare Saburo dicendo Karate non è vincere, è l'idea di non perdere. Che vale per molte am.
NB: ho distinto am e sdc, ricordo che i sistemi di autodifesa sono una terza cosa. Ci sono poi più in generale sistemi di combattimento che mi è difficile far rientrare in una categoria in modo univoco, ad esempio il Krabi Krabong...ma direi che è più am
Caso strano la muay thai: al momento riesce a conservare tradizione ed efficacia (invidia del karate :'( ) abbastanza bene, a parte la svarionata dell'aver inserito la boxe. Ma per me è sdc...ora potete bannarmi
Alla luce delle mie riflessioni, evitate di dare per scontato che AM = SDC e cose del genere. Detto terra-terra, ricordiamoci che non si può vivere di assoluti. Quindi è buona cosa non fare troppa ironia sulle idee altrui (ma un pochino non guasta mai
), altrimenti vi aspetto sotto casa per dimostrarvi che me la cavo benone anche negli sdc oltre che nelle am
Ora ascolto volentieri tutte le critiche e ne parliamo