Premetto che non ho avuto voglia di leggere 44 pagine di discussione...
Proverò a dire comunque la mia.
Secondo me la DP è un argomento complesso.
Molti dicono di stare insegnando DP, ma poi all'atto pratico insegnano solo a combattere (o a "picchiare" in alcune palestre).
Secondo me la DP è prima di tutto prevenzione.
E questa (lo studio elle situazioni e la prevenzione) non fa parte del programma storico di nessuna AM.
Fa parte però dell'educazione che ciascuno di noi ha (o avrebbe dovuto) ricevere fin da piccolo.
Anzi.
Da questo punto di vista trovo mooooolto più formante per la DP e l'educazione dell'individuo il mio insegnante di boxe (o quello di basket) che mi dicevano che discorsi come "per strada cosa faresti se..." in palestra non ne vogliono sentire, perchè "in strada è pericoloso fare a botte, e non ne viene fuori mai nulla di buono" oppure che "se sento che fuori di qui ti metti a fare a botte con qualcuno qui dentro non ci metti più piede".
Piuttosto che corsi dove ti insegnano che se uno prova a spingerti o ad afferrarti per la maglietta allora devi prenderlo a pugni, poi a gomitate, poi buttarlo a terra e finirlo a calci.
Perchè in fondo "meglio un brutto processo che un bel funerale" e "non rimango certo ad aspettare che tiri fuori un coltello, meglio sistemarlo prima".
Discorsi fatti da chi "insegna" AM (dicendo di insegnare DP).
Ora, come fare per sbloccare una persona insicura (classica vittima del bullismo) non credo sia insegnargli ad uccidere (cosa che comunque richiede un allenamento ben diverso da quello da palestra).
Non mi pare che nelle forme e nelle tecniche segrete e mortali ci siano dei metodi per far fronte a problemi psicologici di questo tipo.
La DP imho è principalmente psicologia.
Cioè non basta insegnare la tecnica x o y, ma bisogna lavorare sull'individuo e assicurarsi che quando verrà il momento riuscirà a fare qualcosa, anzichè restare paralizzato dalla paura.
E ci sono delle persone, come me, che anche se conoscessero e saprebbero eseguire tecniche mortali, probabilmente sceglierebbero di non farlo, per scrupolo morale.
Perchè ho ricevuto un'educazione di questo tipo.
E sono del parere che questo tipo di cose non fanno parte del programma nè delle AM nè degli SDC.
Non basta insegnare dei disarmi da coltello per dire di fare DP, e non basta insegnare tecniche pericolose "vietate dai regolamenti" per dire di essere "pronti per la strada".
Al di là di questo mi chiedo come mai se pure in strada i nostri aggressori non si sentono vincolati a alcuna regola o codice di condotta noi, persone CIVILI (o almeno ci definiamo tali), ci dovremmo sentire sollevati qua qualunque obbligo morale?
Anche per strada siamo soggetti ad un "regolamento" che decide quello che possiamo o meno fare.
Per ultima cosa, lo scontro fisico dovrebbe servire non per mettere KO l'aggressore (così impara a mettersi contro il guerriero), ma a creare l'occasione per scappare.
A questo proposito ogni cosa (AM o SDC) va bene, perchè non dovrebbe esserci (se non in casi estremi) un vero e proprio combattimento.
Se io scelgo di rimanere e combattere vuol dire che sono accordo e consenziente a lottare.
Se dovessi selezionare una disciplina fra le tante come "la più adatta alla DP" per prima cosa scarterei quelle che proclamano di insegnare indiscriminatamente "tecniche mortali".
Prima di tutto perchè molti istruttori non si curano di scegliere a chi insegnarle, in quanto potrebbero avere degli attaccabrighe come allievi.
Anzi, mi è capitato di vedere come proprio i più attaccabrighe e violenti si rivelano poi gli allievi "migliori" che progrediscono più in fretta.
Secondo perchè l'applicazione reale delle tecniche mortali di da un biglietto di sola andata per il carcere più vicino.