Invece esistono un sacco di arti marziali che non hanno alcun terreno di confronto ufficiale. Quindi, il contrario non è vero.
Non sono del tutto d'accordo.
Ovvero: chiaro che perlopiù non esistono regole, tuttavia la guerra stessa è una "gara", per vedere chi vince, chi è il più forte.
Il regolamento sportivo è inserito per poter limitare i danni (quindi accedere ad un terreno di confronto "civile", chiamiamolo così).
Ma la natura del perché ci si confronta va aldilà di qualsiasi regolamento e dovrebbe essere la norma per ogni pratica marziale. L'accettazione di un regolamento è - se vogliamo - parte dell'etica.
Ovvio che se uno ha il coraggio di partecipare ad eventi dai quali potrebbe uscire orrendamente mutilato (o non uscirne proprio).... Tanto di cappello.